Rodin di Jacques Doillon si rivela semplicemente un biopic in costume, che ci fornisce informazioni su un pezzo di vita ed arte del 40enne scultore, finalmente...
Dopo The Lobster e il premio della Giuria dello scorso anno, Yorgos Lanthimos porta in concorso al Festival di Cannes una moderna tragedia greca che va...
Amatissimo qui e a ragione assoluta, dopo la Palma d’Oro più ‘intima’ di Amour (2012), in Happy End Haneke riprende il suo indefesso e accusatorio dialogo...
Abel Ferrara è riuscito, solo dopo molti anni da quando gli era nata la voglia e la necessità, a dare forma filmica al suo Pasolini. Insieme...
Fai bei sogni è un inno di amore e di terrore verso la figura della madre, che Bellocchio attraversa ripercorrendo la vicenda autobiografica di Massimo (indossato...
Il minimalismo formale e sostanziale dei Dardenne, sottratto al superfluo-superficiale tecnico e narrativo, è carico di una densità espressiva straordinaria, che eleva-svela le contraddizioni, le qualità,...
Stone è riuscito a spiegare i meccanismi di controllo dell’intelligence americana. È riuscito a farci capire come il potere e le dinamiche politico-sociali si giochino oggi...
La sezione Panorama di Alice nella Città porta alla nostra attenzione un argomento attualissimo e delicatissimo: la follia della jihad e la sua ombra occidentale, il...
Chi l’ha detto che la giovinezza è l’età più bella della vita? Home conferma la domanda in pieno. L’adolescenza è un periodo terribile. Fien Troch ha...
Spira Mirabilis, tanto impegnativo per l’attenzione quanto stupefacente per i frutti che permette di raccogliere, è il recente lavoro documentaristico della coppia Massimo D’Anolfi-Martina Parenti, che...
La misoginia e la religione risultano ancora indissolubilmente legate nel XXI secolo. Martin Koolhoven ce lo ricorda nel concorso elaborando con Brimstone un western da lui...
L’apertura di Venezia Classici e delle pellicole restaurate che hanno fatto la storia del cinema nella lucente sala rossa, il Giardino, nuovo fiore sbocciato al lido...
La differenza di un uomo e una donna davanti ad una mela, all’eternità. Così Wim Wenders in conferenza stampa sintetizza il suo Les beaux jours d’Aranjuez,...
Prevenge, film di apertura della Settimana della Critica, e Hounds of love, scovato nelle Giornate degli autori, tengono ferma l’asticella sulla sottomissione- subordinazione del femminile al...
Tom à la ferme si avvale di un’estetica completamente diversa, che annulla, nell’abbracciare un genere (il thriller psicologico), i cliché (sia visivi che di tratteggio dei...
Una pellicola naïf è la vincitrice di Un certain regard, la sezione del festival che si affianca alla selezione ufficiale per la ricerca di ‘quel certo...
Paul Verhoeven è la sorpresa dell’ultimo minuto. Elle ravviva una chiusura di questa edizione del festival di Cannes accompagnata da pellicole fischiate e imbarazzanti. Adattamento cinematografico...
NWF porta a Cannes nel Concorso la sua riflessione su un tema assolutamente attuale e indispensabile: il ruolo della bellezza in un tempo in cui l’uomo...
Brillante Mendoza aggiunge al puzzle impressionista della sua infernale Manila un altro tassello prezioso con Ma' Rosa, pellicola presente nel concorso ufficiale, più misurata (se nel...
Noa Baumbach dimostra di conoscere bene il mondo che racconta, lasciandosi però calcare la mano nel mettere in scena situazioni e personaggi estremizzati troppo nel “no...
La pellicola di Atom Egoyan è perfetta fino alla 'veritá da thriller' che la snatura completamente, privandola di quell'illuminazione sulla 'cura' e la pulizia materiale del...
Un film di finzione ed un doc che ci immergono nel confronto tra io e mondo. Tra interno ed esterno. Dentro rapporti di forza impari e...
The Lobster convince nel tema scelto e nella sua resa narrativa, nella quale viene evidenziato come la vera libertà sta nel rispettare la reale natura dell’essere...
Tornata alle origini, depurata di giurie (tranne il pubblico), premi, caccia alle anteprime, rivalità con Venezia, la kermesse romana impone a se stessa di mettere al...
Eccolo qui, il Leone d’Oro di Venezia 72: una pellicola, Desde Allà stilisticamente non nuova, anche se il minimalismo targato Latino-America di cui è impregnata Lorenzo...
Tecnicamente e narrativamente carico di un’attesa che oscilla tra il timore dell’irreparabile e la rassicurazione, straordinario nei cambi di piani, prospettive, ‘veli fotografici', 11 minuti possiede...
Sangue del mio sangue è una pellicola che rende palpabile l’eternità dell’esistere nel suo tempo soprannaturale tutto terreno. Un’eternità portata addosso da esseri-simboli, metafore di tutti...
Rabin, the last day (in concorso) è il tributo che Amos Gitai, instancabile e necessario interprete visivo anche della realtà e complessità del popolo d’Israele, rende...
Il documentarismo del ‘potente’ e ‘minimalista’ Frederick Wiseman assorbe con In Jackson Heights (presentato Fuori Concorso) la straordinaria ed affascinante anomalia di uno dei 5 quartieri...
Il magazine QUISINE, costola del portale gastronomico QUANDOO nell’esplorare le tendenze del gusto, coinvolge il cinema e la sua capacità di incarnare icone di vita e...
Un film necessario nella testimonianza e nel nero che disvela, Las Elegidas dentro Un Certain Regard: opera seconda del messicano David Pablos, che indaga l’infernale piaga...
Straordinaria pellicola Taklub, di potenza rarissima e preziosa. Il miglior film tra le pellicole viste in questa edizione di Un Certain Regard
Apichatpong Weerasethakul con una macchina da presa che prevalentemente lavora per quadri di immagini, prospettive, e un lento movimento di macchina, supremamente e naturalmente si fa...
Zvizdan si rivela davvero una buona prova di cinema dentro un occhio mobile, che lega prospettive di sguardo a prospettive di anima, di natura
Due opere prime in concorso per la Camera d'Or al Festival di Cannes
Probabilmente Peter Greenaway (allo stadio in cui attualmente si trova la sua evoluzione) è il migliore rappresentante di una contemporaneità visiva estetico-critica, di scoperta-rivelazione, di sperimentazione...
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Performanti e concorrenti. Questi i due aggettivi del nuovo millennio che poggiano saldamente sullo squarcio aperto dall’ultima pellicola dei Dardenne: uno squarcio che i due cineasti...
Una potenza visiva e narrativa subdola e penetrante ‘acceca’ questo film, come la discesa agli inferi dell’uomo che Sokurov nel suo "Faust" compie. Un autore, Gust...
Alessandro Piva torna al lungometraggio di fiction attraversando una strada già percorsa nel suo bell’esordio di origine ("La capa gira"). Con "I Milionari", pellicola anch’essa parte...
"Lulu", dell’enfant prodige del cinema argentino Luis Ortega, è stato presentato nella sezione Mondo Cinema, la porzione che la Festa del Cinema di Roma dedica a...
Merito a Martone di aver scardinato il cliché di un Leopardi ai più sinonimo di pesantezza, rendendoci un italiano modernissimo nella sua chiave di lettura esistenziale...
L’Italia che è priva di coscienza civile, sabotata nei tentativi coraggiosi e non politicamente corretti di cercare la verità di vicende chiave della nostra democrazia, deve...
Guido Lombardi è clamorosamente inciampato. Speriamo che si rialzerà con il prossimo lavoro, e che possa più propriamente emanciparsi dentro un cinema completamente libero ed esplorativo...
Abel Ferrara è riuscito solo dopo molti anni da quando gli era nata la voglia e la necessità a dare forma filmica al suo Pasolini, essere...
"Red Amnesia" purtroppo annoia, e per uno stile visivo molto piatto e inanimato, neppure minimale, dove la suspance iniziale non viene per nulla vitalizzata, e per...
La immaginazione che Konchalovsky accende col suo occhio mobile, penetrante, vivido e vivace, tecnicamente alto nell’usufruire di tutte le possibilità visive scardinatrici-penetrative nell’attenzione e nella meraviglia,...
Shinya Tsukamoto ci regala con "Fires on the plain" (Nobi), in concorso nella selezione ufficiale, una pellicola di talento visivo e metaforico straordinari
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Philippe Garrel realizza con "La gelosia" una mistificazione estetica ed etica e inganna i suoi spettatori dentro una messa in scena elitaria innanzitutto nei corpi, e...
"Maidan" è un documentario che riproduce esattamente la ‘filosofia di rappresentazione’ Loznitsana. Un occhio fisso su squarci di vita da piazza, attraverso il quale viene mappata...
Gatlif è abilissimo nel mostrarci quanta bellezza possa contenere la cultura gitana e quella turca: nella libertà del vivere che noi abbiamo dimenticato
"Relatos Salvajes" dell’argentino Damián Szifrón addensa nella forma del racconto visivo breve, storie di ‘straordinaria follia’. Alcune ben compiute sia visivamente che narrativamente, altre un po’...
"The Owners", terza pellicola del giovane regista kazako Adilkhan Yerzhanov, presentata nella selezione ufficiale e in sessione speciale, è un crudo e metaforico racconto dell’aberrazione politico-umano-sociale...
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Il cerchio si chiude, o meglio, ricomincia, con la porzione finale della riflessione di Von Trier sul proprio ideale femminile. Il secondo capitolo di "Nymphomaniac", parimenti...
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Dentro una realtà di margine, urbana e di vissuto, Bodo Kox e la sua immaginazione si insinuano con una tale spontaneità attraverso simboli, poesia, ironia, sentimento...
Robert Lepage e Pedro Pires traducono "Lipsynch", riflessioni teatrali-multimediali di Lepage sugli organi corporei quali mappe identitarie ed emotive, nel cinematografico "Triptyque" presentato dentro la sezione...
Yôji Yamada non è Yasujirô Ozu, anche se ne trae ispirazione da sempre. "The Little House" (probabilmente candidato ad un premio all’interno della sezione del Concorso),...
Reza Dormishian, classe 1981, arriva a Berlino dentro Panorama (sezione dedicata a nuovi autori, debutti visivi, sorprese-scoperte) portando con sé una pellicola seppur ancora acerba (suo...
Che il sesso sia il nemico sociale per eccellenza è un dato di fatto, che lo si sia fatto diventare nemico sociale, permettendone un controllo mirato,...
"Cathedrals of Culture": l’occhio del 3D ribalta la percezione di sei icone dell’architettura moderna
"Pierrot Lunaire": LaBruce rivisita Arnold Schönber dentro un Querr emblema dello smarrimento contemporaneo
Un modellino perfettamente costruito che non stupisce, con un uso del 3D eccessivo e poco immaginifico, uguale a tanti altri filmoni anche nella sovrabbondanza di ostacoli...
"E’ difficile essere un dio" è realmente una pellicola che ha regalato l’eternità agli spettatori. Un film per tutti i secoli. Universale, perché capace di valere...
Vítor Gonçalves dopo vent’anni da "Midnight" (1988) e da "A Girl In Summer" (1986), con "A Vida Invisível" torna dietro la macchina da presa imbastendo una...
L’impeccabile riflessione di Micheal Rowe è contenuta in uno stile qualitativamente alto fotograficamente e tecnicamente, nell’assenza di qualunque suono musicale ingannatore-induttore di emozioni artificiali, dentro un...
La Juala de Oro, primo lungometraggio di Diego Quemada - Diez, si candida ad una Camera d’Or (premio per l'opera prima) che spero possa portarsi a...
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Con La vie d’Adèle, chapter 1 e 2 (Blue is the warmest colour) Abdellatif Kechiche dà forma all'assoluto di eros e sentimento in un ritratto visivamente...
Gianfranco Rosi, documentarista indipendente che ha sempre cercato di coniugare racconto del reale e struttura di cinema in una forma che superi la semplice e mera...
"Stray dogs" è il ritorno dopo quattro anni ad una versione visiva lunga di Tsai Ming liang, uno dei cineasti più innovatori di questa contemporaneità visiva...
La comune passione per l’estetica drammatico-documentaristica e il legame anche cinematografico di entrambi con l’Asia, ha portato Amiel Courtin-Wilson e Michael Cody a fondare il collettivo...
Patrice Leconte arriva al lido Fuori Concorso con una pellicola ‘d’altri tempi’. Non tanto per la collocazione storica (inizi del ‘900), quanto per la materia di...
L’occhio di Gitai rende il tempo autentico che Israele e Palestina dovrebbero concedersi reciprocamente. Mio Leone d’Oro, per l’innovazione di linguaggio che il cineasta israeliano ha...
"Mary is happy Mary is happy" è un riuscito esperimento destrutturato, una sfida a ‘tradurre’ in narrato una delle sequenze comunicative più usate da milioni di...
Agnès Troublé, nota come Agnès B., nel suo debutto dietro la macchina da presa, dirige e scrive per se stessa "Je M'Appelle Hmmm...", una favola contemporanea...
Il regista Claudio Giovannesi era presente a Berlino durante la manifestazione e ha risposto alle domande di Andrea D'Addio che ha presentato la serata.
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Bella opera prima dentro Un certain regard, la pellicola di Chloé Robichaud fa della corsa il territorio mentale di una giovane anima in crescita.
Sorrentino con "La grande bellezza" e’ tornato a casa. E ci e’ tornato con una riflessione matura, feroce e malinconica, senza inganni, sull’esistere contemporaneo. La messa...
La competizione ufficiale arriva in Africa con "Grigris", spaccato intimo e civile di una piccola fetta di Ciad raccontata attraverso il suo singolarissimo protagonista
Arriva a Cannes fuori concorso Johnnie TO con la sua ultima creatura... E di creatura si tratta, perchè il cinema di questo prolifico ‘mostro doppio’ fermenta...
Borgman, dell’olandese Alex van Warmerdam, appare come un calcio all’occhio e una sferzata interiore di pari energia. Un disvelamento, che raggiunge le nostre viscere inconsce senza...
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Antek, bimbopacco-bimbodeisogni- bimboamatissimo- bimbodelriscatto- bimboricatto, è l’unico essere che Natalia sente veramente proprio.
Silent City è una 'strana' e affascinante pellicola: semplice eppure stratificata, di un’intimità soffusa ma pervasiva, bidimensionale nei rimandi alla terra e all’acqua, all’interno e all’esterno,...
Questo piccolo e prezioso doc di Marcel Barrena ci insegna che ‘tornare’ alla meraviglia primordiale è la cura più sana per vivere pienamente il presente e...
Una Susanne Bier di Teheran, con l’occhio ‘verista’ made in Uk: questa è Tina Gharavi, giovane regista di origini iraniane.
Transeuropae Hotel di Luigi Cinque è un viaggio poco riuscito nell’ esoterismo, nella scienza e nella poesia della musica.
Two hundred thousand dirty, dell’esordiente Thimoty L. Anderson, è un contratto fuck contro l’immobilismo esistenziale dai tratti Kaurismakieschi.
Sì, pare troppo semplicisticamente chiudere la Becort: anche a 60 anni la vita apre possibilità, resurrezioni, amori. Anche a 60 anni si può cambiare direzione.
Haewon, studentessa, vive uno stato emotivo transitorio aggravato dalla partenza della madre: da un lato vuole porre fine alla sua relazione col professore di cinema, dall'altro...
"Soğuk", alias "Cold", nasce e si sviluppa sorretto e ‘giustificato’ dal suo latente soggetto: il freddo. Un freddo che paralizza corpi ed esistenze, schiacciate in un...
Presentato fuori competizione, "Dark Blood", l’incompiuto-riassemblato film dove il bello e dannato River Phoenix ha impresso sulla pellicola la sua ultima interpretazione
L’armonia del vivere è necessità e lotta per la sopravvivenza. Non si esce dal cerchio in cui siamo chiusi. Emir Baigazin ce lo mostra in una...
"Prince Avalanche" è un ritorno alle origini dell’eclettico regista indie americano, di piccola e silenziosa poesia.
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Il tema affrontato da questo lavoro collettivo presente in Cinema XXI (fuori concorso), è di urgente necessità: l’invisibilità, vizio e virtù di questa contemporaneità alienante, massificata,...
Le donne che la carrellata umana della Muratova ci mette davanti, sono sicure di sé, si nutrono di arte e bellezza, non gettando all’aria la fragilità,...
La grande carestia che sconvolse la regione cinese dell’Henan settant’anni fa, intersecata in un conflitto mondiale e ‘locale’ (scontro tra Cina e Giappone), sacrificata a discapito...
Vedere l’invisibile, sentirlo, parlarci, renderlo entità immanente, quotidiana, indispensabile per filtrare il peso e mistero del vivere, la sua magia e bellezza.
Amos Poe, una delle figure di primo piano del No Wave Cinema (1975-85), parallelo visivo dell’irrazionalismo vitale del punk esploso nell’East Village, si appropria di un...
Il Torino Film Festival è prossimo a soffiare le 30 candeline
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera…
Brillante Ma Mendoza, filippino, è un regista da annotare e scoprire (per chi non lo conoscesse) all’interno del panorama cinematografico mondiale. "Sinapupunan" ci sorprende nell'atmosfera che...
Tutto è evaporato, come neve al sole. L’esplosione non c’è stata: intensità ridotta. L’aura simbolica, quel ‘cripticismo-immaginifico’ di 'attraenza' (per i confini dell’immaginazione e degli stimoli...
Un millennio di estasi… così Koji Wakamatsu introduce "Sennen no Yuraku". Con questa fiaba-filastrocca della vita, il regista giapponese abbassa la pressione (ma non la presa),...
In conferenza stampa, Olivier Assayas toglie qualsiasi dubbio sulle sue intenzioni: “ Non ho volutamente dato una definizione sociale, ho voluto rappresentare la classe media –...
Rama Burshtein, donna e regista israeliana, porta in concorso con "Lemale Et Ha’Chalal" una riflessione che ha il pregio di produrre stimoli opposti e contraddittori, giungendo...
A Venezia Ciprì arriva da solo. Separazione rischiosa, ma che segna anche la fine di un percorso a cui pure creativamente si giunge. E la sorpresa,...
Evento collaterale denso e importante, necessaria presenza nella veste di strumento di memoria che il cinema non può dimenticare di incarnare, specie in un momento storico...
Scimeca si ispira al racconto di Giuseppe Cadili per rivolgersi innanzitutto (ma non solo) al destinatario di questo cortometraggio allargato: la giovinezza, nel raccontare-educare a comprendere...
"Superstar" di Xavier Giannoli, in concorso per questa edizione, decide di trattare l’‘intrattabile’: la totale perdita di confine tra il reale e il virtuale, osmosi collettiva...
Novus e Renovatio, i due cardini che riassumono gli interventi di Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, e Alberto Barbera, direttore ‘ritrovato’ del Festival
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Deliziosa scoperta: Jhon Mucllduff, irlandese di Belfast, e la sua opera prima "Behold the lamb" (2011) si candidano ad alta evidenza nella sezione del concorso internazionale
Aspromonte (2011) di Hedy Krissane e Canepazzo (2011) di David Petrucci: due opere prime di lungometraggio italiane che gettano un’ombra inquietante sulle produzioni nostrane......
Primo lungometraggio del concorso internazionale e opera prima di Rύnar Rύnarsonn, "Volcano" (presente a Cannes ’64 nella Quinzaine des réalisateurs) è una storia totalmente umana nella...
Il secondo documentario internazionale in concorso visionato al Riff, "Raising resistance" (2011) di Bettina Borgfeld e David Berne, ci mostra e ci svela tutto l’orrore della...
Tagliato il nastro al via di questa XI edizione del Rome Indipendent Film Festival – Riff Awards, realtà ormai più matura e sicura di sé ad...
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Il Miglior Documentario del Visioni Fuori Raccordo 2011 è "Rock Man": primo lavoro italiano dedicato alla nascita ed all’evoluzione del Reggae nel nostro Paese.
La "Menzione Migranti" del Visioni Fuori Raccordo 2011 è andata a "Good Buy Roma": stimolante e atipica riflessione sulla riqualificazione urbanistica e sociale.
Un bel viaggio, (R)esistenza, dove Napoli urla la sua maledizione all’egoismo sociale e alla mancanza di coscienza civile che aleggia sulla nostra Italia
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Sokurov sceglie un’angolazione diversa dalla quale osservare il "Faust". Non traspone letteralmente la tragedia goethiana, piuttosto sceglie di operare sull’ineplicito, sull’humus sottostante i suoi versi
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
Wuthering Heights (Cime tempestose), densa e palpabile visione dell’unico ed omonimo romanzo di Emily Brontë, non si aggiudicherà sicuramente il Leone d’Oro, ma ci si augura...
Eran Jkoliri potrebbe piacevolmente spiazzare tutti i pronostici, perché il suo "Ahtithalfut (The exchange), cinematograficamente per nulla ‘maestoso’, ha una forza tutta speciale. Il regista israeliano...
Abel Ferrara in "4:44 Last day on earth" ci racconta le ultime 24 ore prima della fine dell’uomo, stroncato dalla dissoluzione dell’ozono.
Marco Bellocchio, uno dei pochi autori e registi italiani che può a testa alta fregiarsi del titolo di ‘maestro’, il 9 settembre alle 17.00 riceverà in...
Con "Alps" seguiamo le vicende di quattro personaggi che si sostituiscono ai defunti impersonificandone gli atteggiamenti, i pensieri e le fattezze, su commissione e a pagamento,...
A cosa aggrapparsi quando si prende definitivamente atto della propria incapacità di realizzare se stessi come si desidera? Solondz ci dà la soluzione: il sogno.
"Pasta nera" di Alessandro Piva: un’interessante e luminosa testimonianza legata ad uno dei periodi più drammatici per il nostro Paese, la seconda guerra mondiale.
In "Shame" veniamo proiettati dentro un vero e proprio inferno, che la città di New York simboleggia egregiamente quale icona suprema della civilizzazione e tecnologizzazione. Michael...
Bello e riuscito gioco psicologico, "L’arrivo di Wang" è un gioco attualissimo, intelligentemente non stereotipato nel confrontarsi con un concetto di "diverso" ormai privo di credibilità,...
Sal Mineo è un nome sconosciuto ai più (me compresa), ma notissimo se si cita una pellicola che l’ha visto protagonista insieme a James Dean: "Gioventù...
Cronenberg focalizza l’attenzione sull’ingresso nella vita e nelle teorie freudiane di due personalità determinanti nel loro sviluppo: l’allora giovane psichiatra Carl Gustav Jung e Sabina Spielrein,...
Polanski, adattando la pièce teatrale della francese Yasmina Reza, "Le die du carnage", mette in scena la meschinità e i limiti del falso uomo contemporaneo
Nella nostra aborigenia perduta..."Sadeke Balai" (Warriors of the Rainbow: Seediq Bale) di Te-Sheng Wei, inConcorso a Venezia '68, ci rende il senso del sacro smarrito
Appunti discontinui e cinefili. Uno sguardo sul cinema d’autore. Rubrica a cura di Maria Cera
DVD DEL MESE:"Ottimismo democratico" dà il titolo a questo prezioso cofanetto edito da Kiwido, che per la prima volta riunisce e ci rende in dvd un...
RIFF, decima edizione: "L’ultimo re" ci introduce al culmine della guerra di Troia, vissuto dai vinti, ossia le donne Troiane, ancora vittime dell’inutile ma ingorda sete...
RIFF, decima edizione: Elisabetta Rocchetti con la sua opera prima si concentra su solitudini e inquietudini generazionali, sotto la lente di ingrandimento di un 18enne (Ludovico)...
DVD DEL MESE, allegato a Taxi Drivers N 25: "Incubo sulla città contaminata" di Umberto Lenzi. In una Londra dalle atmosfere alienanti ed universali si consuma...
DVD DEL MESE (allegato al N° 24 di TAXI DRIVERS, attualmente in edicola): "Ingannevole è il cuore più di ogni cosa". Dall'omonimo libro di J.T. Leroy,...
Grammatica filmica capace di rendere appieno il significante che mostra, con ritmo, respiro e taglio densi di ‘verità percettiva’, di sostanza, anche nel riflesso del sole...
«"Memories of a burning tree" (2010) è un esperimento decisamente riuscito. L’Asia si mescola all’Africa nella sezione Concorso, attraverso l’occhio del regista malesiano Sherman Ong, già...
«Uno dei registi di punta della nuova cinematografia coreana relegato in Italia nelle visioni festivaliere e senza una distribuzione… Un vero peccato, perché "Mother" (2009), presentato...
« "Due vite per caso" di Alessandro Aronadio denota l’impegno di volersi avvicinare quanto più possibile all’intangibile, a ciò che sta dietro, sotto, dentro di noi».
"Nanà è una 40enne single, chiusa in se stessa dopo una storia andata male. Di estrazione borghese, è la classica donna che ha tutto e non...
«Carico di numerosi riconoscimenti e trasposto in un trailer decisamente “allettante e pericoloso”, "Revanche", nella sua visione completa, si autoridimensiona».