fbpx
Connect with us

Reviews

The Prodigy – Il figlio del male, l’horror diretto da Nicholas McCarthy con la protagonista di Orange is the new black

Tra reincarnazione e serial killer, The Prodigy - Il figlio del male si inserisce nella schiera dei film horror con pochi ma efficaci colpi di scena ed un parterre di volti presi dal piccolo schermo

Pubblicato

il

In The Prodigy, Sarah e John Blume (Taylor Schilling e Peter Mooney) sono una coppia giovane ed innamorata, in attesa del loro primo figlio. Quando il piccolo Miles nasce sembra perfetto in tutto e per tutto, e crescendo si rivela un piccolo genio, precoce seppur schivo con gli altri bambini. Ma ben presto strani episodi si verificheranno e faranno emergere una verità sconcertante.

The Prodigy gioca con i canoni del genere horror

The Prodigy – Il figlio del male di Nicholas McCarthy è uno di quegli horror nella media, senza infamia e senza lode, che si lasciano guardare ed intrattengono giocando con tutta la serie di canoni appartenenti al genere. Non sono molti ma sono comunque ben scanditi i cosiddetti colpi sulla poltrona, derivanti soprattutto da un uso avveduto del sonoro, la cui sospensione fa subito presagire l’arrivo di qualcuno o qualcosa che spaventerà lo spettatore in sala.

A ciò si deve ovviamente aggiungere ambientazione e scenografia, per cui ogni horror che si rispetti vuole la presenza di luoghi isolati, spesso labirintici e per lo più bui, e di oggetti che possano avere un significato ambivalente, oggetti di utilizzo comune che diventano armi o mezzi di comunicazione impensabili.

La particolarità di The Prodigy

Particolarità di The Prodigy, e forse unico punto di distacco e di interesse del film, che non può evidentemente contare sulla sceneggiatura, alquanto lacunosa e prevedibile, è l’idea della reincarnazione come alternativa alla possessione.

Pensare che delle anime (non necessariamente malvagie) possano continuare ad esistere dopo la morte del tramite fisico, e vagare alla ricerca di un altro corpo in cui installarsi per portare a termine delle questioni rimaste in sospeso, non è certamente qualcosa di nuovo, ma il modo in cui viene inserito il discorso all’interno di un film horror si rivela una soluzione differente e proprio per questo invitante.

Buona la scelta del cast, per cui si è attinto in buona parte dall’universo del piccolo schermo: la Schilling è la star di Orange is the new Black, Mooney viene da Rookie Blue e dal più recente Burden of truth, mentre il villain Paul Fauteau si è fatto apprezzare in Frontier. Unica eccezione è il piccolo e bravissimo Jackson Robert Scott, già notato in IT (nei panni di George Denbrough).

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

  • Anno: 2019
  • Durata: 92'
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Nicholas McCarthy
  • Data di uscita: 28-March-2019