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Sentiero Film Factory

‘Quasi certamente falso’: tra appartenenza e ricerca di libertà

Guerra, speranze di vita migliore e identità che brucia

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Presentato al festival Sentiero Film Factory di Firenze, Almost Certainly False (Quasi certamente falso), della regista turca Cansu Baydar ha già avuto un buon successo di critica e di pubblico. Dopo la presenza a ​​​​Venezia 81 – Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, a Orizzonti Short Films Competition 2024, ha vinto, tra gli altri, il premio come miglior cortometraggio al ​Baku International Film Festival 2024, in Azerbaijan, e all’Antalya Golden Orange Film Festival 2024, in Turchia. E, sorprese, ne può ancora riservare molte.

Tra routine quotidiana e slancio verso il futuro

Dopo essere fuggiti dalla guerra in Siria, Hanna dai capelli ricci e ribelli (Rahaf Armanazi) e il suo irrequieto fratellino Nader (Isa Karatas) sopravvivono a un quartiere degradato e polveroso di Istanbul. Luoghi angusti che soffocano e quasi tolgono il respiro.

Hanna trascorre le sue giornate imparando a fare la manicure per guadagnarsi da vivere, sognando di trovare il modo di emigrare in Europa, precisamente in Germania. I colori delle unghie dipinte con la grazia, la cura, l’attenzione e la dedizione di un’artista, ricordano quelli di un arcobaleno. E, forse, saranno loro a liberare la mente e a dare voce alla ricerca di libertà, come la chiave della porta da varcare per raggiungere l’agognato futuro.

Quando però Hanna incontra un ragazzo turco, İbo (Ferhat Akgün), durante una serata di finta allegria e spensieratezza passata fuori tra una sigaretta e l’altra, si ritrova a dover bilanciare la sua identità e i suoi desideri con le esigenze del fratellino. Cosa prevarrà?

Il cielo, questo amico inseparabile

Il racconto si svolge sotto un cielo in continuo cambiamento ed evoluzione, protagonista anch’esso e, a volte, ignaro spettatore di storie che parlano di guerra, sfollamento forzato e ricerca di una vita migliore. Una fuga che combatte contro i desideri semplici di molte persone: vivere, godersi la vita ed esplorarla, lottando contro le relazioni complesse, i traumi passati e le infanzie perdute da “vite precedenti e fragili”.

Il cortometraggio, di 20 minuti, esplora i temi universali dell’appartenenza e della ricerca della libertà, offrendo al contempo al pubblico l’opportunità di confrontarsi con la propria vita e le proprie emozioni, gettando così luce sugli irreparabili danni nascosti, ma tangibili, che la guerra provoca nella vita di molti giovani ‘sospesi’. Che, proprio per questo, rimangono assillati da dubbi e timori. Finirà questa sofferenza, prima o poi?

Cansu Baydar

Nasce, nel 1993, nel distretto di Keşan a Edirne, in Turchia, vicino al confine con la Grecia, da una famiglia di immigrati. Frequenta il liceo Vefa e si laurea presso i dipartimenti di Cinema, Televisione e Cinema dell’Università di Bahçeşehir. Completa il primo anno di università alla Berlin International. Durante il suo soggiorno, realizza progetti con i rifugiati e un documentario sulla libertà di movimento, coprodotto da Arte e ZDF. Ha lavorato come assistente alla sceneggiatura e alla regia nel progetto cinematografico Iguana Tokyo e nella serie Hamlet, entrambi scritti e diretti da Kaan Müjdeci. Oltre che come assistente alla regia nella serie Bir Başkadır, scritta e diretta da Berkun Oya.

Almost Certainly False (Quasi certamente falso)

  • Anno: 2024
  • Durata: 20'
  • Distribuzione: Lights On
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Turchia
  • Regia: Cansu Baydar