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Film da Vedere

I delfini di Francesco Maselli, con Tomas Milian e Claudia Cardinale

Amaro ritratto di un gruppo di giovani della provincia italiana industrializzata di inizi anni '60. Francesco Maselli, che sceneggiò il film insieme ad Alberto Moravia, non fa sconti, mettendo alla berlina un gruppo di rampolli dell'alta società

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I delfini, un film del 1960 diretto da Francesco Maselli. Presentato alla XXI edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, delinea un ritratto dell’alta borghesia della provincia italiana dei primi anni sessanta. La sceneggiatura è di Ennio De Concini, Francesco Maselli, Alberto Moravia Aggeo Savioli, la fotografia di Gianni Di Venanzo, il montaggio di Ruggero Mastroianni e le musiche di Gianni Fusco. Il film fu prodotto da Franco Cristaldi. Con Claudia Cardinale, Antonella Lualdi, Betsy Blair, Sergio Fantoni, Anna Maria Ferrero, Tomas Milian, Gérard Blain. Nel 1998 il film è stato restaurato dalla CristaldiFilm, in collaborazione con la Fondazione Scuola Nazionale di Cinema – Cineteca Nazionale, nell’ambito della campagna Adotta un film – 100 film da salvare, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Il restauro è stato diretto da Giuseppe Rotunno.

Sinossi
In una cittadina italiana di provincia i giovani della ricca borghesia si trastullano tra noiose feste e squallidi amori. Vengono introdotti nel giro anche una ragazza povera che, incinta, costringerà il ricco Alberto a sposarla; e un medico di città, Mario. Il buon tempo di questi “delfini” durerà solo un anno: tra matrimoni e fallimenti verranno a galla tutte le loro ipocrisie e falsità.

Amaro ritratto di un gruppo di giovani della provincia italiana industrializzata di inizi anni ’60. I delfini non sono altro che un gruppo chiuso, una cerchia di persone destinate nel bene o nel male a ereditare un cospicuo patrimonio lasciato dai genitori: questa è la differenza tra loro e i comuni mortali che sono al di là della vetrata del caffè Meletti. Il locale è un loro punto di ritrovo e di esposizione alla pubblica piazza, un modo per marcare il territorio, è difficile entrare a far parte del loro giro, o si ha la “grana”, oppure bisogna essere una bella donna, ma con il rischio di fare la fine della ragazza usa e getta. Francesco Maselli non fa sconti, non trova un pregio per questi rampolli dell’alta società le cui vite sono senza uscita. L’unico che comprende un po’ è Anselmo (Gérard Blain), il narratore del racconto, quello che ricalca il personaggio consapevole, in pratica quello del pentito, ma che alla fine cede per debolezza. Poi c’è Fedora (Claudia Cardinale), la bella ragazza aspirante delfina, la cui unica ambizione è entrare nel giro. Naturalmente ci riuscirà frequentando il bello del gruppo, l’arrogante e cinico Alberto (Tomas Milian). Maselli utilizza la suggestiva piazza centrale di Ascoli, una piazza vuota, con le auto di lusso parcheggiate di fronte al caffè pronte a scattare per una futile destinazione o per un insignificante festa, forse per rimarcare il destino de I delfini, che si riassume in una corsa nel nulla, come quella che fa Alberto dove noncurante sorpassa persino un ambulanza. Una pellicola importante con un grande cast, dove gli attori danno una buona interpretazione corale nel rappresentare il gruppo di giovani, un film dove non era facile rappresentare la noia e la futilità di certi personaggi senza lasciare lo spettatore nella monotonia della visione. Un film perfetto, senza la minima sbavatura, appassionante dalla prima all’ultima scena: da confrontare con ciò che faceva Michelangelo Antonioni in quegli anni per capire come gli stessi temi (decadenza morale della borghesia, estraneità reciproca all’interno della coppia) potessero essere trattati in modo ben diverso. Maselli non è mai più riuscito a ripetere un simile exploit.

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  • Anno: 1960
  • Durata: 110'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Francesco Maselli