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Stop e-Motion Days

‘Living large’: una piccola, grossa, storia d’amore

'Living large' (2024) di Kristína Dufková è in concorso agli Stop E-Motion Days di Mestre

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Il film in stop-motion di Kristína Dufková è in concorso alla prima edizione degli Stop E-Motion Days di Mestre

Living large (Život k sežrání) è un lungometraggio animato in stop-motion del 2024 della regista ceca Kristína Dufková. Il film è una produzione Barletta Productions, Novanima e NOVINSKI, co-produzione Czech Television, MAGIC LAB e RTVS. È stato presentato come categoria Feature Film agli Stop E-Motion Days di Mestre (VE) nel 2025.

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Living large è il lungometraggio di esordio di Kristína Dufková. Ha partecipato nel concorso Contrechamp all’Annecy International Animation Film Festival nel 2024, al Cartoon Movie di Bordeaux nel 2022, al Shanghai International Film Festival, Locarno Film Festival e The Young Horizons IFF nel 2024.

Il racconto di Living large

Living large è la storia, in commedia e colorata, di Benjamin Pipetka, dodicenne con il pallino per la cuisine e per la musica punk, in lotta contro se stesso e la propria obesità. Il rientro a scuola dopo le vacanze appare un ritorno nostalgico alla monotonia goliardica dell’aula, delle umilianti lezioni di educazione fisica, e dei compiti a casa. Ma è anche motore di rivoluzione: Benjamin avrà infatti modo di fare una scoperta sorprendente. La pubertà ha colpito, soprattutto le ragazze! Di una di loro si innamora follemente, Klara. Per conquistarla, Benjamin decide di cambiare stile di vita, di combattere, come mai prima d’ora, contro le insicurezze e il bullismo che gli vietano una vita tranquilla.

Spalleggiato dal suo migliore amico Erik, il personaggio della Dufková – e prima ancora di Mikaël Ollivier, dal cui libro (La vie, en gros, 2001) è tratto il film – supera il momento di crisi tra bolle di sapone, tanto cibo e voglia di fare la differenza.

Il film in stop-motion di Kristína Dufková è in concorso alla prima edizione degli Stop E-Motion Days di Mestre

Fotogramma di ‘Living large’ (2024). Da sinistra: Erik e Benjamin seduti al banco nella loro classe. I due suonano nella stessa band punk che ha sala prove in un soppalco in casa di Erik, munito di amplificatori, batteria acustica e con un poster degli AC/DC affisso alla parete

Hungry, hungry, hungry, hungry, hungry – for life!

Il monito di Living large sta nelle lyrics di una delle canzoni di repertorio che Benjamin con la propria band di compagni di classe intona a squarciagola: “Hungry, hungry, hungry, hungry, hungry for life“. Un leitmotiv innocuo e scherzoso dei primi minuti di film che si rivela però una verità scottante per Ben. Egli, presto, dovrà fare una scelta: l’amore lo vorrebbe vedere cambiato, ma la fame ha anche lei le sue richieste. Allora, la dolce serenità a cui era abituato, la compagnia della scimmietta Punky e l’amore di una madre separata dal padre, che può vedere spesso attraverso lo schermo del computer, verranno rovesciati come una frittata dall’arrivo di Klara. Lui, il giullare, che si prende sul ridere con ironia e dissacrante umorismo; lei, la bella dama di corte, sembra per lui inarrivabile.

“Ben deve prima piacere a se stesso – nel modo in cui è fatto. Solo così potrà poi pensare di cambiare stile di vita” (Variety)

Fantasie 2D e mostri

Una storia d’amore che si tramuta in una storia di accettazione, dice Dufková, con Benjamin che approva il suo vero io mentre si lancia in bicicletta tra le nuvole insieme a Klara. I pensieri di Ben sono fatti della stessa sostanza dell’immaginazione, mentre gli incubi che lo agitano di notte sono specchio vero di paure e dubbi. Fantasie e sogni si tramutano in disegni a due dimensioni, dai colori pastello, spensierati; cupi e grigi quando quelli diventano angoscia, panico, terrore.

La regista sottolinea, in questo mix di stili di disegno e arte animata, la contrapposizione netta tra due tipi di Ben. Quello che vive la vita là fuori, di tutti i giorni, tra casa, scuola e sala prove. E quello che abita la sua mente, tra la paura di ingrossarsi come un palloncino e poi scoppiare, e la felicità di incrociare lo sguardo di Klara.

“Il libro (di Ollivier, ndr) era scritto in prima persona, dunque volevo poter catturare le emozioni di Ben e comprendere cosa provasse. L’animazione è solo un modo migliore per raccontare queste storie. È più facile esagerare certe cose, cosa che invece verrebbe più difficile fare con l’azione dal vivo” (Variety)

Il bullismo a scuola, la depressione seguita alla dieta e al rifiuto di Klara, che in un primo momento non ricambia i sentimenti di Benjamin, diventano per quest’ultimo una stanza nera, dove può sentire unicamente la propria voce. Chiusosi in se stesso, dovrà toccare il fondo per darsi la forza di risalire. E, finalmente leggero, librarsi in volo.

Il film in stop-motion di Kristína Dufková è in concorso alla prima edizione degli Stop E-Motion Days di Mestre

Fotogramma di ‘Living large’ (2024). In primo piano Benjamin. Alle sue spalle, da sinistra, il padre e la madre. I tre sono nell’ascensore che li porterà nello studio di un nutrizionista. Sarà il principio di un grande cambiamento per Ben

Living large (Život k sežrání)

  • Anno: 2024
  • Durata: 80'
  • Distribuzione: Goodfellas
  • Genere: animazione, commedia
  • Nazionalita: Repubblica Ceca, Slovacchia, Francia
  • Regia: Kristína Dufková