Il collettivo Hariel rivoluziona il Concorso della Settimana Internazionale della Critica n.40 dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il primo cortometraggio interamente realizzato dall’Intelligenza Artificiale.
THE PØRNØGRAPHƏR, secondo lavoro del trio Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini, primo con la firma del collettivo Hariel, è un esperimento generativo volutamente disturbante.
Una videochiamata asincrona, dove tre entità maschili si sovrappongono in una falsa interlocuzione, dentro un dialogo in realtà tra se stessi e ciò che stanno guardando. Le istantanee sovraimpresse incarnano ibridi fisici-sessuali disgustosi, capaci di immergerci immediatamente in una dimensione parallela di nichilismo terrificante, putrido inconscio a cui risaliamo ‘geneticamente’ nel marchio di assorbimento-fagocitazione di immagini, di dimensioni irreali, di cui il nostro occhio e il nostro corpo, l’intero nostro essere si nutrono da anni e anni, per sovraesposizione.
La selezione a Venezia per i tre registi rappresenta una legittimazione di grande autorevolezza nei confronti del cinema algoritmico. Rafforza l’impegno di Hariel nel dare forma e nell’esplorare un  approccio culturologico all’impiego dell’AI nel cinema, come espresso nel loro manifesto umanista per un cinema in intelligenza artificiale, pubblicato il 1° aprile 2025.
#7 La nostalgia per gli autori che hai amato è un veleno.
L’IA open-source [il cui codice è accessibile e modificabile] è il suo antidoto.
Desidera forme che siano solo tue.

HARIEL è il collettivo italiano per un cinema in intelligenza artificiale, fondato da Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini. Il suo lavoro si concentra nell’esplorare le nuove estetiche emergenti dall’uso di modelli generativi, sia closed-source che open-source, spingendo i confini della narrazione cinematografica nell’era digitale.
Vedremo con il tempo e le sperimentazioni se l’AI potrà realmente proporsi come demiurgo di un nuovo sentiero del visivo-narrativo. Se saprà uscire dalle sue inevitabili gabbie e classificazioni. La strada è appena agli albori e THE PØRNØGRAPHƏR indossa ancora le sembianze di un esperimento.