Pierfrancesco Campanella è un regista poliedrico, indomito, assai creativo che, sebbene abbia al suo attivo una filmografia non molto vasta, si è senz’altro distinto per originalità nel panorama cinematografico italiano. Il suo cinema si estende in un arco di tempo che va dal 1986, anno in cui esordì con Cattivi Pierrot, poi divenuto La trasgressione, da lui scritto e interpretato e presentato in anteprima in una sezione collaterale della Mostra del Cinema di Venezia, fino al 2003, quando realizzò il thriller Cattive inclinazioni, interpretato da Eva Robin’s, Florinda Bolkan, Franco Nero e Mirca Viola. Nel frattempo videro la luce Bugie rosse (1993), con Tomas Arana, Alida Valli, Lorenzo Flaherty e Natasha Hovey, e Strepitosamente… flop (1990), con Dalila Di Lazzaro, Donatella Rettore e Urbano Barberini. E proprio in occasione della pubblicazione in dvd di quest’ultimo lungometraggio, è sorta l’opportunità di tornare a parlare di un film ingiustamente avvolto da tempo nell’oblio e che, invece, per le sue particolare caratteristiche meriterebbe la più viva attenzione.
Campanella, sul finire degli anni Ottanta, riuscì a scattare la fotografia esatta, sebbene attraversata dai toni graffianti di una satira scanzonata e a tratti impietosa, di una generazione di giovani allo sbando che, sedotti da vacui sogni di gloria, brancolavano nel buio alla ricerca di un fantasmatico successo, per il quale erano disposti a ogni tipo di compromesso. Quindi, nonostante la leggerezza generale e l’iconografia volutamente da b-movie senza pretese, Strepitosamente… flop in realtà metteva alla berlina una cultura edonistica che in quel periodo si era molto diffusa e radicata, alimentando le velleità di parecchi sprovveduti che credevano di poter sbarcare il lunario a buon mercato, senza possedere i requisiti minimi necessari. Il mondo del cinema, e dello spettacolo in generale, era, ed è, assai impervio, pieno di difficoltà e, dunque, a maggior ragione, se non si ha il talento richiesto, avanzare pretese risulta più che mai inopportuno e destinato a un clamoroso fallimento.
Dalila Di Lazzaro, nel pieno del suo splendore, interpreta probabilmente il personaggio più amaro: il suo è il ruolo di un’attrice di fama, ma sempre a rischio di perdere il successo guadagnato nel corso degli anni, perché il mondo che le gravita intorno non concede sconti. Più sbarazzina, invece, è Donatella Rettore, nei panni di una talent scout televisiva, che cerca di sedurre un bel giovane che lancia nel mondo dell’etere. La sua fu una prestazione particolarmente apprezzata dal pubblico e dalla critica che vide il film quando uscì nelle sale. Ad impreziosire ulteriormente il tutto concorse la fotografia di Roberto Girometti, un uomo di cinema di grandissima esperienza, che seppe valorizzare lo sfondo e i personaggi che si muovevano in esso.
Strepitosamente… flop è più che mai interessante perché impresse egregiamente sulla pellicola l’atmosfera di un’epoca, con le sue cadenze, virtù (pochi) e vizi (molti), e, dunque, rivederlo oggi a distanza di trent’anni fornisce allo spettatore l’opportunità di immergersi nel clima di quel periodo, consentendogli, col senno di poi, di esprimere una valutazione e di confrontarsi con quel passato da cui tutti noi, volenti o nolenti, proveniamo.
Fa piacere, infine, segnalare che altri film di Pierfrancesco Campanella saranno ripubblicati in dvd, per la gioia degli ammiratori del regista e, più in generale, degli amanti di quel cinema dimenticato e che, invece, merita di tornare alla luce (Cattive inclinazioni uscirà all’inizio di Aprile e Bugie rosse a Maggio ancora una volta con CG Entertainment).
Distribuito da CG Entertainment, Strepitosamente… flop è finalmente disponibile in dvd, in formato 1.78:1, con audio Dolby Digital 2.0. Bella e ricca la sezione extra in cui sono presenti il backstage del film, le interviste esclusive al regista e al direttore della fotografia, il trailer inedito e la galleria fotografica. Inoltre è stato inserito Pensiero giallo, un cortometraggio diretto da Pierfrancesco Campanella.
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