Rivisto a quasi trent’anni dalla sua uscita al cinema, Balla coi lupi fa ancora un’ottima figura: è un western epico e revisionista che si batte appassionatamente per la causa dei Nativi americani, a costo di qualche schematismo nella sceneggiatura, ma animato da un idealismo che non si può non ritenere sincero e assai apprezzabile. Kevin Costner vi trova uno dei migliori ruoli di tutta la sua carriera e ha il coraggio di assumersi anche la regia, per la prima volta; il film ebbe un notevole successo, trionfò agli Oscar e fu il portabandiera di una visione rinnovata degli Indiani d’America, che nel western classico molto spesso erano stati rappresentati in maniera distorta e piena di pregiudizi.
Costner in sede di regia fa un lavoro onesto, con alcuni pezzi di bravura, come la caccia al bisonte, piena di autentica tensione e montata benissimo, oppure la scena iniziale in cui il protagonista si espone in maniera incosciente al fuoco nemico; non si tratta di un film rivoluzionario per i canoni del western, ma nel complesso il bilancio è eccellente. Potendo contare sulla fotografia di Dean Semler, dai cromatismi ricercati, e sulla partitura musicale di John Berry dall’incedere solenne, il racconto si snoda agevolmente, coinvolgendo per buona parte della sua lunga durata, riallacciandosi al migliore spirito “liberal” hollywoodiano.
La scrittura di Michael Blake poteva lavorare di più sulle sfumature, ma si capisce che l’urgenza del messaggio a favore del popolo degli indiani Lakota era prioritaria su qualunque altro elemento narrativo. Dunque, un’opera di pregevole fattura che si pone accanto ad altri film del filone revisionista, come il celebre Piccolo grande uomo di Arthur Penn. Maestoso, intenso, commovente e senza la retorica compiaciuta di prodotti analoghi, Balla coi lupi si guadagna un posto d’onore nel genere, non sfigurando affatto in un inevitabile confronto con i grandi maestri di sempre.
Il film è stato uno dei più straordinari eventi cinematografici degli ultimi anni. Per realizzarlo Kevin Costner ha dovuto superare mille ostacoli: nessuno voleva finanziare il suo western, in buona parte parlato in lingua Sioux. Contro ogni previsione il progetto è stato realizzato, Balla coi lupi ha conseguito un successo incredibile e ha ottenuto ben sette premi Oscar, incassando oltre 424 milioni di dollari nei botteghini di tutto il mondo (in Italia guadagnò 23 miliardi di lire). Oltre ai riconoscimenti per la Miglior Regia, il miglior Film e la Migliore Sceneggiatura, il film vinse anche per la Fotografia, il Montaggio, il Sonoro e le Musiche.
Per la collana Il collezionista, Eagle Pictures ha reso disponibile per la prima volta in blu ray Balla coi lupi nella versione integrale di 234 minuti, con audio in italiano e originale (DTS-HD Master Audio 5.1) e sottotitoli in italiano per non udenti opzionabili. Assai ricca la sezione dei contenuti extra, in cui sono presenti il commento del regista, il trailer originale, lo speciale Balla coi lupi, lo speciale Kevin Costner, il backstage e le interviste.