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Rome Independent Film Festival

‘Andrà tutto bene’ Una quarantena naïf

Una clausura da lockdown leggera e trasognante

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Andrà tutto bene

Alessio Gonnella dà il via al Concorso del Riff con Andrà tutto bene: suo primo lungometraggio che ci porta indietro, ma non troppo, nella claustrofobica reclusione da Covid. Sceglie di abbracciare quel momento inglobandolo nel vuoto emotivo della fine di un amore.

Il trentenne Michele (Carlo Palmieri che letteralmente indossa il suo personaggio), trolley alla mano, si aggira, solo, nel buio e nel silenzio di un centro storico. Lo ritroviamo a casa di un’amica, totalmente depresso e sconsolato: è stato appena cacciato dalla sua ex, una disfunzionale emotiva, come lui stesso la definisce, di cui è ancora innamorato. O forse ha soltanto paura di stare da solo.

L’appartamento è condiviso dal proprietario, Samuele (il brillante Marco De Francesca), quasi quarantenne e altri due coinquilini. Uno è perennemente chiuso in camera. L’altra, Aniko (Giorgia Faraoni, difficile da dimenticare), è una ragazza di origini ungheresi, ispirata dal disegno. Il Covid, proprio quella notte, prende concreta forma nel lockdown. Michele, per fortuna o suo malgrado, si ritrova, così, in una convivenza a tre.

Andrà tutto bene

Andrà tutto bene costruisce la metafora della clausura da lockdown su esistenze già ingabbiate dentro se stesse: Michele è il più trasparente nella sua fragilità. Incapace di soffrire da solo, anche il suo tormento interiore è sempre vissuto in due. Si aggrappa, confuso, ad Aniko, spirito libero,  inquieto, che annusa gli altri con istinto e prende ciò che serve. Samuele, eterno bambino, finge un controllo sulle piccole cose. Organizza immediatamente per tutti la giornata tipo per superare l’angoscia da reclusi: dalla colazione, allo yoga, alla cultura, alla cena. Incapace, però, di una vista a lungo termine sulla sua stessa vita.

Uno stile candidamente ‘no sense’

Alessio Gonnella costruisce il racconto dentro una surreale quotidianità. La claustrofobia materiale è quasi impalpabile. La macchina da presa ce ne offre solo una percezione: tutti sembrano liberi di poter uscire di casa quando vogliono. Gli spazi ristretti dell’appartamento, come vasi comunicanti, permettono un’interazione strampalata, tra tentativi di un reale scambio di pensieri e parole tra i vari coinquilini e situazioni naïf. La fissità del tempo del lockdown, quando combacia con la consapevolezza della propria fissità, non lascia scampo. Ma è un momento, forse può solo durare un momento appena una consapevolezza del genere.

Andrà tutto bene, genuinamente acerbo, cresce nella sua identità man mano che il racconto avanza. La musica di Nicola Miele lo accompagna con un sorriso dolce e malinconico.

 

 

Andrà tutto bene

  • Anno: 2023
  • Durata: 75
  • Genere: Naïf
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Alessio Gonnella
  • Data di uscita: 19-November-2023