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‘Majonezë’: l’urgenza della ribellione ai David di Donatello 2025

Un'ostile famiglia patriarcale e la necessaria disubbidienza nel corto di Giulia Grandinetti candidato ai David

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Majoneze corti David 2025

Dopo Tria – Del sentimento del tradire, film vincitore del Corto Dorico 2022, Giulia Grandinetti nel 2024 scrive e dirige Majonezë, una storia di ribellione interiore. Presentato alla Cineteca di Bologna nella sezione Visioni Italiane e selezionato per i David di Donatello 2025, il corto è ora disponibile su MUBI.

Majonezë

Elyria (Caterina Bagnulo) è una giovane ragazza che vive con la sua famiglia ortodossa nel villaggio innevato di Ersekë, in Albania. Porta al pascolo un gregge di pecore e conduce una vita semplice e rurale, soffocando nelle rigide regole patriarcali l’attrazione per la libertà. Sedotta dal serbo Goran (Alessandro Egger), un uomo deviato dal disordine, Elyria sfugge alle severe responsabilità di figlia e cerca l’emancipazione dal padre e da una comunità lontana dal progresso.

Immagini a contrasto

Majonezë è un film che parla con le immagini. La pellicola in bianco e nero accentua i forti contrasti che si avvertono in tutto il racconto. Al rigoroso rituale funebre, accompagnato da ceri e iconografie, si contrappone la vacuità di un matrimonio volgare, imposto con la sporcizia del ricatto.  Il sistema austero e indeformabile di misure patriarcali si scontra con l’apparente, e solo illusoria, smodata felicità carpita nell’anarchia più dissoluta che distingue l’arena sociale di Goran. Persino la lite tra questo e il padre di Elyria (Julian Jashar) calca lo storico conflitto culturale tra Serbia e Albania.  Alla fine però, il silenzio corrosivo di un pranzo a tavola si rivela assordante quanto uno sparo e provoca nell’ecosistema comunitario un grido di ribellione, silente ma visivo e riflettente.

Al quarto appuntamento di INDOCILI al Cinema Beltrade di Milano la sceneggiatrice e regista Giulia Grandinetti presenta il suo progetto:

Majonezë è un film  dicotomico. Ha un linguaggio che rimanda allo scontro tra opposti, il maschile e il femminile, le due fazioni politico-culturali. È un fuori luogo sospeso che mette in contrasto queste differenze. Anche l’oro che subentra nel film non è un colore ma un materiale che si ottiene attraverso un riflesso ricevendo luce e creando ombra. Torna la dicotomia di forze che combattono tra loro, forze tra cui siamo spesso schiacciati nei nostri percorsi di crescita.”

Una testimonianza del tempo

Secondo l’intervista per MUBI Podcast, Giulia Grandinetti racconta che è da un viaggio esplorativo nei Balcani nel 2019 che prende forma Majonezë. Con il coinvolgimento dei cittadini di Ersekë all’interno del progetto e facendo dell’incontro con gli abitanti il cinema da zero, la regista mischia le carte in tavola e riscrive le regole d’applicazione nel processo creativo: nessun professionista. Da questi frammenti di realismo e dal nomadismo sperimentale, il corto si plasma con l’urgenza di raccontare una storia che attraverso il mezzo cinematografico diventi testimone del tempo.

“Il cinema è come un’operazione antropologica. Perché funzioni ci deve assomigliare.”

 

La rivoluzione

Le urla che attraversano il film sono atti di sovversione: segnali acustici di una soggettività che reclama spazio e riconoscimento. Laddove la quotidianità anestetizzata si fa gabbia e l’identità è compressa nei ruoli imposti da un sistema sociale ormai anacronistico, il grido diventa emancipazione che infrange il torpore dell’adattamento. È nella modestia di una comune maionese che Elyria compie la sua trasformazione interiore: una richiesta minuta, quasi grottesca nella sua banalità, si carica di significati più ampi. La maionese è la scintilla di un risveglio, la manifestazione di un bisogno autentico, non mediato né addomesticato, la rivendicazione di una presenza.

Così, nel paradosso di una rivoluzione che inizia da un gesto minimo, Giulia Grandinetti, con un corto di 23 minuti – che definisce come un’intesa tra sconosciuti – ci lascia con una domanda scomoda ma necessaria: quante richieste semplici abbiamo smesso di pronunciare e quanti silenzi abbiamo normalizzato?

Majonezë

  • Anno: 2024
  • Durata: 23'
  • Distribuzione: Lights On
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Giulia Grandinetti
  • Data di uscita: 28-April-2025