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8½ di Federico Fellini

8½ è un film del 1963 co-scritto e diretto da Federico Fellini. È considerato uno dei capolavori di Fellini ed una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi, fonte d’ispirazione per generazioni di registi. Con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo e Rossella Falk

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è un film del 1963 co-scritto e diretto da Federico Fellini. È considerato uno dei capolavori di Fellini ed una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi, fonte d’ispirazione per generazioni di registi. Con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo e Rossella Falk.

Un uomo sui quarantacinque anni trascorre un periodo di riposo in una stazione climatica di cura. La forzata pausa si risolve in una specie di bilancio generale della sua esistenza: un bilancio fatto di rapporti con personaggi reali, e di fantasticherie, ricordi, sogni, che si inseriscono all’improvviso negli avvenimenti concreti delle sue giornate e delle sue notti. Nei suoi sogni fanno parte i ricordi del padre e della madre, morti, con i quali egli discorre teneramente, come con persone vicine. La paura della vecchiaia e della morte, gli si rivelano attraverso immagini in cui egli vede se stesso morto, mentre intorno, la vita continua senza di lui. E tutto questo non fa che rendere consapevole quello smarrimento che egli si portava dietro da anni e che le cure della esistenza quotidiana e del lavoro avevano in parte mascherato.

Dopo aver girato Le tentazioni del dottor Antonio, episodio del film corale Boccaccio ’70, per la testa di Fellini comincia a girare l’idea di un nuovo film, ma non un’idea precisa, piuttosto un accumulo di idee vaghe che tentano di mescolarsi tra di loro. Quando parla del progetto all’amico Ennio Flaiano questi sembra più scettico che convinto; come si può filmare il pensiero di un uomo, la sua immaginazione, i suoi sogni?

La scrittura della sceneggiatura non procede, non c’è un progetto preciso e Fellini non ha neanche un titolo da dargli: si accontenta per ora del provvisorio , poiché questa pellicola viene dopo sei film interamente da lui diretti (Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, Il bidone, Le notti di Cabiria e La dolce vita) più tre “mezzi” film, in quanto codiretti con altri registi (cioè Luci del varietà, girato assieme ad Alberto Lattuada, l’episodio Agenzia Matrimoniale ne L’amore in città e l’episodio Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio ’70).

Ma quando tutto è pronto sorge un problema di cui Fellini non ha parlato a nessuno: il film non c’è più, l’idea che aveva in testa è sparita. Quando è ormai deciso a comunicare la disfatta al produttore Angelo Rizzoli, Fellini viene interrotto da un capo macchina di Cinecittà che lo chiama per festeggiare il compleanno di un macchinista.

Tra i festeggiamenti gli arrivano gli auguri per il nuovo film, che ormai non c’è più, ma una volta seduto su una panchina arriva il lampo di genio: il film parlerà proprio di questo, di un regista che voleva fare un film ma non si ricorda più quale, cosicché il protagonista, Guido Anselmi, interpretato da Marcello Mastroianni, diventa la proiezione di Fellini stesso per un nuovo capolavoro del regista, con cui arriverà al terzo premio Oscar della sua carriera, forse il più importante di tutti.

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  • Anno: 1963
  • Durata: 138'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Federico Fellini