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Ischia Film Festival

Prison Beauty Contest: identità, vanità e speranza nel carcere

Il direttore del carcere brasiliano di Pirajui decide di restituire l'autostima alle detenute organizzando un concorso di bellezza in prigione

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Prison Beauty Contest

Prison Beauty Contest è tra i film in concorso all’Ischia FIlm Festival, in quella che si può considerare a tutti gli effetti la categoria più intrigante, complessa e innovativa: location negata. Come sottolineato dal direttore Michelangelo Messina, questa categoria è decisamente importante a livello sociale, oltre che cinematografico.

Dall’odio razziale alla crisi climatica, dalla violazione dei diritti umani alle difficoltà legate all’integrazione e alla convivenza tra popoli, i film appartenenti a ‘location negata’ non sono semplici virtuosismi destinati al grande schermo, ma vere e proprie lenti d’ingrandimento sulle grandi e attualissime difficoltà del nostro pianeta. E Prison Beauty Contest, per l’appunto, entra di diritto tra le opere più particolari di questa edizione.

Sinossi

Il direttore del carcere brasiliano di Pirajui decide di restituire l’autostima alle detenute organizzando un concorso di bellezza all’interno della prigione. Il concorso di bellezza potrebbe essere visto come una sorta di ribellione contro l’uniforme carceraria. Il film segue tre personaggi: Joyce, in gara per il titolo di Miss Primavera, Angel, per il titolo di Mister (categoria transgender) e Sueli, per il titolo di Miss Taglia Forte.

Prison Beauty Contest: tra redenzione e rappresentazione

Sorprendente, toccante e profondamente umano. Siamo pronti a riconoscere la bellezza dove meno ce l’aspettiamo? A capire che anche in carcere può esserci desiderio, sogno, dignità? Srđan Šarenac ci accompagna all’interno di una realtà profondamente complessa, e lo fa con una sensibilità rara. Non giudica, non edulcora, non ironizza.

Al contrario, lascia spazio alle detenute, ai loro sorrisi, esitazioni, cadute di tono e momenti di grazia. Una regia rispettosa, quasi invisibile, e proprio per questo potente. Non ci sono voci off giudicanti, né musiche drammatiche a suggerire come dovremmo sentirci. Solo presenza, ascolto, prossimità. Come ha affermato il regista su Business Doc Europe:

“Il concorso di bellezza in carcere aiuta i detenuti a ritrovare l’autostima, a non sentirsi sconfitti, a sentire che c’è una via d’uscita alla fine della loro pena detentiva e a non sentirsi depressi. È un percorso edificante quello che affrontano. Possono competere. Possono esercitarsi in passerella, possono indossare abiti favolosi, possono indossare scarpe normali. Tutte cose che non sono permesse in carcere. Durante il concorso di bellezza in carcere, sentono che la loro vita è preziosa”.

La storia di Srđan Šarenac

Srđan Šarenac è un pluripremiato regista, sceneggiatore e produttore, attivo nel panorama europeo da circa 25 anni. Ha conseguito la laurea in Regia presso l’Accademia di Arti Drammatiche di Belgrado e si è specializzato alla Media Business School in Spagna e al Binger Film Lab nei Paesi Bassi.

Nel 2009 ha fondato la casa di produzione NOVI FILM. Il suo documentario Village Without Women (2010), presentato in anteprima all’IDFA, ha vinto 14 premi in oltre 80 festival ed è stato distribuito in 50 paesi. The Road Movie (2016), selezionato da festival come IDFA, Hot Docs e molti altri, è uscito in 80 sale nordamericane, qualificandosi anche per gli Oscar.

Nel 2017 ha diretto Two Schools, proiettato in 30 festival internazionali e vincitore di 3 premi. Il suo ultimo film, Bulgarian Dream, ha ottenuto 2 riconoscimenti ed è stato visto da circa 200 milioni di spettatori.

Prison Beauty Contest: identità, vanità e speranza nel carcere

  • Anno: 2025
  • Durata: 80 Min
  • Genere: Documentario
  • Regia: Srđan Šarenac