In questa guida vi segnaliamo 5 film premiati con l’Oscar che meritano particolare attenzione.
Gli Oscar sono, senz’ombra di dubbio, il premio cinematografico più famoso al mondo e di recente si è conclusa la 95° edizione.
Abbiamo visto trionfare Everything Everywhere All At Once come miglior Film, ma anche The Whale con la statuetta di miglior attore e Niente di nuovo sul fronte Occidentale come miglior film straniero.
Ad ogni modo la cerimonia si è conclusa da meno di una settimana e, per ingannare il tempo fino alla prossima, varrebbe la pena di dare uno sguardo a ritroso nel tempo e di riguardarci i vincitori degli anni passati.
In questa guida vogliamo segnalare 5 film premiati agli Oscar nelle passate edizioni che meritano particolare attenzione.
5 film premiati agli Oscar: Lawrence d’Arabia 1962

Kolossal storico diretto da David Lean che vinse ben 7 statuette inclusa miglior film e regia.
È il racconto biografico del celebre soldato britannico che guidò gli arabi contro agli ottomani.
In ogni inquadratura vediamo l’abilità del regista e del direttore della fotografia e in ogni battuta il talento degli sceneggiatori e in ogni espressione lo sforzo degli attori nel rendere al meglio i personaggi che interpretano.
Il film è un capolavoro perché nessun reparto ha fallito il suo scopo.
Nota di merito alla colonna sonora di Maurice Jarre (premiata con l’Oscar) e a Peter O’Toole che dovette accontentarsi della Nomination.
5 film premiati agli Oscar: L’ultimo imperatore 1987

L’ultimo imperatore
Altro kolossal storico autoriale, questa volta diretto dall’italiano Bernardo Bertolucci che si aggiudicò ben 9 statuette tra cui miglior film, regia (unica vittoria per un italiano se escludiamo Frank Capra che era naturalizzato statunitense) e miglior sceneggiatura.
È la biografia dell’ultimo imperatore della Cina e, pur nell’ostentamento di mezzi e nello sfarzo della messa inscena, non perde mai di vista l’umanità dei personaggi e le passioni che li muovono.
È un racconto di un uomo, non comune certo, ma comunque di un uomo e Bertolucci non arriva mai a giudicare o a condannare il protagonista quando “perde la retta via” ma gli riserva un profondo e umano rispetto.
Oscar anche al direttore della fotografia Vittorio Storaro (terza statuetta vinta) assiduo collaboratore del regista.
Il film è su Prime Video
5 film premiati agli Oscar: Alla ricerca di Nemo 2002

Alla ricerca di Nemo
Primo film d’animazione targato Disney-Pixar ad aggiudicarsi la statuetta come miglior film d’animazione.
Parla di un pesce pagliaccio che intraprende un difficile viaggio attraverso l’oceano per salvare suo figlio rapito da un sub.
È una storia divertente e toccante al contempo e che fece commuovere grandi e piccoli anche grazie alla colonna sonora del maestro Thomas Newman.
Il fatto che i protagonisti siano mossi da passioni umane e universali (come la paura di un padre nel distaccarsi dal figlio) rende questa storia accessibile e condivisibile da chiunque.
Piccola curiosità: nella versione italiana il protagonista è splendidamente doppiato da Luca Zingaretti.
Il film è su Disney+
La forma dell’acqua 2017

La forma dell’acqua
Film Fantasy dal genio di Guillermo del Toro vincitore di 4 Oscar incluso Film e Regia.
Parla di una donna muta che si innamora di un mostro marino dotato di poteri miracolosi, il tutto sullo sfondo della guerra fredda.
È una metafora per raccontare come i “diversi” si sentano isolati in una società di “normali” e anche di come si diano reciproco conforto e sostegno.
Bellissima la fotografia (purtroppo non premiata) e anche le scenografie (che invece ricevette la statuetta) che contribuiscono efficacemente a creare l’atmosfera da Favola-Horror tipica del regista Messicano che orchestra tutti i reparti con maestria insolita per i registi contemporanei.
Peccato per Michel Shannon che, nonostante ci regali un’incredibile e sadica performace, non è stato neppure nominato.
Il film è su Disney+
Nomadland 2020

Nomadland
Film drammatico che vinse tre statuette (film, regia e attrice protagonista)
Racconta di una donna che, per scelta di vita, viaggia da una parte all’altra degli Stati Uniti, sopravvivendo grazie a lavori umili, dopo che il marito è morto anni prima.
È un film “multistrato”: è una metafora politico-sociale della società americana dopo la grande recessione del 2007-2013 ma anche un film che parla di un lutto che ha lasciato una ferita che fatica a rimarginarsi.
Indubbiamente il viaggio è una metafora di libertà e la protagonista (spirito libero infatti) rifiuta di legarsi perennemente ad un luogo o ad una persona ma, ciò nonostante, è continuamente in cerca di nuovi incontri perché, come scriveva Hamingwey:
“Un uomo da solo non ha uno straccio di possibilità”
Bellissimi i paesaggi resi ancora più accattivanti dall’accompagnamento musicale di Ludovico Einaudi.
Il film è su Disney+