Torna in Italia Rendez-Vous 2023, la kermesse, giunta alla sua XIII edizione, che apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti. Il viaggio, partito dalla Capitale, farà poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, alla Cineteca di Bologna, al Cinema Massimo di Torino, agli Institut Français di Milano e di Palermo.
Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut français Italia e co-organizzato con Unifrance. La direzione artistica è affidata a Vanessa Tonnini.
Il festival beneficia, come sempre, del sostegno di BNL BNP Paribas, della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea, dell’Hotel Sofitel Rome Villa Borghese e di France 24, la chaîne d’information internationale.
Rendez-Vous 2023: il film d’apertura
Il film d’apertura della XIII edizione di Rendez-vous 2023 è Mon Crime – La colpevole sono io, di François Ozon, commedia poliziesca dal cast stellare: Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon e André Dussolier.
Tratto da una pièce del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil, il ventiduesimo lungometraggio di François Ozon è una scoppiettante e sofisticata commedia poliziesca, che mette in scena situazioni rocambolesche, bizzarre e inaspettate, arricchite da dialoghi taglienti e un ritmo incalzante.
La storia si svolge nell’incantevole Parigi degli anni Trenta. L’attrice Madeleine Verdier – giovane, bella, squattrinata e senza alcun talento – viene accusata dell’omicidio di un famoso produttore. Con l’aiuto di Pauline, la sua migliore amica, nonché avvocatessa disoccupata, Madeleine viene assolta per legittima difesa. Inizia così una nuova vita di gloria e successo, da icona femminista, finché non viene fuori la verità…
Tre anticipazioni
Arnaud Desplechin torna al Festival Rendez-vous 2023, per presentare, al Cinema Nuovo Sacher, in anteprima italiana, Frère et sœur – Fratello e sorella.
Con quest’ultimo lungometraggio, selezionato in Concorso al Festival di Cannes 2022, Desplechin segna un nuovo capitolo dedicato alla riscrittura del suo romanzo intimo, una radiografia luminosa e sottile dei conflitti familiari. Il sontuoso duello di amore e odio, messo insieme dal cineasta, è affidato alla maestria di due grandi attori: Marion Cotillard e Melvil Poupaud.
La sinossi: Louis (Melvil Poupaud) e Alice (Marion Cotillard) sono fratello e sorella. Lei è un’attrice affermata, lui un insegnante e poeta ribelle. Alice odia Louis ed è per questo che non si vedono da più di vent’anni. È la morte dei genitori a costringere i due a ritrovarsi, all’improvviso, faccia a faccia. Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2022, Desplechin torna sul terreno familiare dopo l’inganno di Tromperie e tra melodramma e western gira non soltanto una storia d’odio inspiegabile e indicibile, ma uno dei suoi film più intimi e toccanti.
Il film sarà prossimamente in sala con Movies Inspired.
Arriva a Roma Le lycéen di Christophe Honoré. Il film sarà presentato al Cinema Nuovo Sacher dal protagonista Paul Kircher.
Nel suo quattordicesimo lungometraggio per il cinema, Honoré ci regala l’opera più personale. Attingendo alla sua memoria, compone lo struggente ritratto di un adolescente, perduto, ribelle, e della sua lotta per la vita.
La sinossi: Lucas (Paul Kircher) ha appena 17 anni quando la sua vita viene sconvolta da una perdita tremenda: la morte del padre. Rimasto solo insieme alla madre (Juliette Binoche), mentre il fratello maggiore (Vincent Lacoste) si è trasferito per conto suo a Parigi, Lucas deve lottare con tutte le sue forze per riuscire a riportare la speranza e l’amore nella propria vita. Immergendosi nel suo passato e ispirato da L’adolescente di Dostoevskij, Honoré realizza una coreografia esistenziale delicata e commovente sull’elaborazione del lutto e la tentazione dell’abisso.
Prossimamente su MUBI
Albert Serra sarà a Roma per presentare Pacifiction – Tourment sur les îles, al Cinema Nuovo Sacher.
Choc cinematografico del 2022, chef-d’œuvre, Pacifiction è stato salutato dalla critica come il film dell’anno.
La sinossi: De Roller è l’alto funzionario del governo francese nei territori d’oltremare della Polinesia. Da anni tesse relazioni e intercetta malumori nella popolazione locale. Quando a Tahiti comincia a girare voce della presenza di un sottomarino che sembrerebbe indicare la ripresa dei test nucleari, De Roller cerca di minimizzare e calmare le acque. In Concorso a Cannes 75, l’ipnotico e poetico spy-thriller di Serra con un magistrale Benoît Magimel (César 2023 come miglior attore) è una feroce e imperdibile riflessione sull’eredità coloniale francese e sull’ineffabilità del nostro mondo.
Il film, distribuito da Movies Inspired, esce in sala l’11 maggio.
Gli altri film in programma al Rendez-Vous 2023: i primi quattro titoli
Sono tanti altri i titoli presenti al Rendez-Vous 2023 oltre a Mon Crime.
Plus que jamais di Emily Atef
Hélène (Vicky Krieps) e Mathieu (Gaspard Ulliel) sono una coppia solida e felice: stanno insieme da molti anni e il loro legame è davvero profondo. Quando a Hélène viene diagnosticato un serio problema di salute e la necessità di un difficile trapianto, la donna sceglie di partire da sola per la Norvegia, alla ricerca della pace.
Dopo aver diretto Trois jours à Quiberon e la serie Killing Eve, Emily Atef esplora la spinosa tematica del fine vita con un dolce e solare mélo che evita ogni retorica grazie alla sensualità della sua messa in scena e dei suoi interpreti. È l’ultima interpretazione di Gaspard Ulliel, scomparso nel 2022.
Le Parfum vert di Nicolas Pariser
Durante uno spettacolo, un attore viene avvelenato e muore sul palco. Martin (Vincent Lacoste), uno dei comédiens e amico della vittima, è testimone dell’omicidio e diventa il principale sospettato. Braccato dalla polizia e dall’organizzazione che ha commissionato il delitto, con l’aiuto della fumettista Claire (Sandrine Kiberlain) svelerà il mistero che si cela dietro “il Profumo verde”.
Film di chiusura della Quinzaine des Réalisateurs 2022, quest’elegante e spassosa spy story combina un’impeccabile coppia di attori, il mondo di Tintin e quello di Hitchcock.
Un petit frère di Léonor Serraille
Rose (Annabelle Lengronne) è una donna emigrata in Francia dalla Costa d’Avorio alla fine degli anni Ottanta. Madre di due figli, Ernest e Jean, si trasferisce nella periferia di Parigi, da dove la loro vita si dipana, di città in città, nel corso di due decenni.
Divisa in tre capitoli, l’opera seconda di Léonor Serraille (vincitrice della Caméra d’or nel 2017 con Jeune Femme) è l’intimo e agrodolce
ritratto di una famiglia e del tempo che passa: tra rimpianti e speranze, un romanzo di identità e integrazione che dribbla ogni idealizzazione e cliché narrativo.
Goutte d’or di Clément Cogitore
Ramsès (Karim Leklou) ha 35 anni e fa il medium nel quartiere cosmopolita della Goutte d’or. È bravo nella sua professione: ha messo in piedi un solido business della consolazione, unendo alla manipolazione un tocco di poesia. L’arrivo di un gruppo di bambini provenienti da Tangeri turba l’equilibrio del suo cabinet de voyance e di tutto il quartiere. Fino al giorno in cui Ramsès ha una vera visione.
Al suo secondo film, Cogitore immerge il pubblico tra le strade di Barbès, nel cuore di Parigi, costruendo un enigma affascinante e aperto a qualsiasi risoluzione.
Altri quattro film
Petites di Julie Lerat-Gersant
Camille (Pili Groyne) ha 16 anni ed è incinta. Separata da una madre affettuosa ma tossicodipendente, si ritrova in una casa famiglia. Qui stringe amicizia con Alison (Lucie Charles-Alfred), già madre ma decisamente immatura, e si ribella a Nadine (Romane Bohringer),
un’educatrice disincantata con un’enorme dedizione per il suo lavoro. Questi incontri rivoluzionano la sua vita e quella gravidanza indesiderata. Il ritratto intimo di una giovane donna che impara a crescere e a lottare per un futuro migliore: un esordio potente che si rivela
un’autentica sorpresa.
Le Petit Piaf di Gérard Jugnot
In un villaggio sull’isola della Riunione, Nelson (Soan Arhimann), 10 anni, sogna di diventare un grande cantante e di rendere orgogliosa la madre che lo sta crescendo da sola. Dopo aver mandato la candidatura al talent Star Kids, decide di trovare un coach per prepararsi alla gara. Quasi per caso e con un po’ di fortuna, Nelson riesce a convincere Pierre Leroy (Marc Lavoine), celebre chanteur ormai a fine carriera in tournée nell’isola. Una commedia vitale di buoni sentimenti, che celebra l’amicizia e l’empatia, il riscatto e l’importanza della trasmissione del sapere.
Viens je t’emmène di Alain Guiraudie
A Clermont-Ferrand, il 35enne Médéric (Jean-Charles Clichet) si innamora di Isadora (Noémie Lvovsky), una prostituta di mezza età sposata con un uomo geloso e possessivo. Quando un attacco terroristico colpisce la città, il giovane senzatetto Selim (Iliès Kadri) si rifugia nel palazzo dove vive Médéric, generando una psicosi collettiva. Tutto si complica per Médéric, perché, a differenza degli altri, prova simpatia per il ragazzo e, in più, è alle prese con l’amor fou per Isadora.
Una commedia potente e provocatoria che esplora le nevrosi della società contemporanea, tra complottismo, poliamore e desiderio.
Le Nouveau Jouet di James Huth
Sami (Jamel Debbouze) vive felicemente con la moglie Alice (Alice Belaïdi), incinta del loro primo figlio. Costretto dalla necessità, accetta il posto di guardiano notturno in un grande magazzino di Philippe Etienne (Daniel Auteuil), l’imprenditore più ricco di Francia. Rimasto vedovo, Etienne deve occuparsi del figlio Alexandre (Simon Faliu) e per il compleanno del bambino, decide di regalargli un giocattolo speciale. Peccato che Alex scelga proprio Sami…
Rendez-Vous 2023: 4 ulteriori titoli
Jacky Caillou di Lucas Delangle
Jacky Caillou (Thomas Parigi) vive in un villaggio di montagna sulle Alpi con la nonna Gisèle (Edwige Blondiau), una guaritrice magnetista apprezzata da tutti. Quando l’anziana comincia a trasmettere al nipote il suo dono, Elsa (Lou Lampros), una ragazza di città, arriva in paese per un consulto: una strana macchia è comparsa sul suo corpo. Jacky è certo di poterla curare.
Storia di un’iniziazione, cronaca di una passione e rivelazione di un amour fou, l’esordio di Lucas Delangle è un sensazionale fantasy pastorale che riesce nell’impresa di rendere tangibile l’invisibile.
La Syndicaliste di Jean-Paul Salomé
Maureen Kearney (Isabelle Huppert) è la rappresentante sindacale del colosso nucleare Areva e si sta battendo per evitare l’accordo commerciale tra la multinazionale francese e il governo cinese che mette a rischio 50.000 posti di lavoro. La sua vita quotidiana viene sconvolta quando è assalita brutalmente in casa sua. Tra segreti di Stato e forti pressioni di politica e industria, da vittima Maureen diventa sospettata.
Dal libro della giornalista Caroline Michel-Aguirre, l’affaire Kearney diventa un thriller d’attualità con al centro un’informatrice “colpevole perché donna”.
Les Cyclades di Marc Fitoussi
Da adolescenti, Blandine (Olivia Côte) e Magalie (Laure Calamy) erano inseparabili. Con il passare degli anni, però, si sono perse di vista. Quando le strade delle due vecchie amiche tornano a incrociarsi, decidono di fare insieme il viaggio che hanno sempre sognato: dalla Francia alle isole della Grecia. Peccato che col tempo abbiano maturato un approccio molto diverso alle vacanze… e alla vita.
Revoir Paris di Alice Winocour
In un bistrot di Parigi, Mia (Virginie Efira, César 2023 come miglior attrice) si ritrova coinvolta in un attentato. Tre mesi dopo, ancora incapace di riprendersi e ricordare con esattezza quanto accaduto, decide di indagare, incontrando gli altri sopravvissuti. Tra questi, un uomo (Benoît Magimel) la aiuterà a ritrovare se stessa e i pezzi mancanti della sua memoria.
Ispirato alla tragedia del Bataclan, dov’era presente suo fratello, Alice Winocour mescola azione e giallo dell’identità in una storia catartica e toccante sulla fragilità dell’esistenza e i legami invisibili che ci tengono uniti.
Gli ultimi due titoli della rassegna
Maryland (Disorder – La guardia del corpo) di Alice Winocour
Vincent (Matthias Schoenaerts), un soldato tornato dall’Afghanistan e affetto dalla sindrome da stress post-traumatico, viene assunto da un ricco uomo d’affari libanese per garantire la sicurezza della moglie Jessie (Diane Kruger) e del figlio. Nella loro villa di lusso, immerso nella vita privata della famiglia, Vincent sviluppa una strana attrazione per la donna e diventa sempre più paranoico.
Ancora lei, Alice Winocour: il suo secondo lungometraggio è un serrato ed emozionante thriller per riaffermare che oggi alle donne registe “tutto è permesso”.
Pour la France di Rachid Hami
Aïssa (Shaïn Boumedine) è un giovane ufficiale di origini algerine alla prestigiosa accademia militare di Saint-Cyr. Durante un crudele rituale di iniziazione delle matricole, perde tragicamente la vita. Quando l’esercito rifiuta di assumersi la responsabilità per l’accaduto, il fratello maggiore Ismaël (Karim Leklou), pecora nera della famiglia, si rivela l’unico disposto ad occuparsi del funerale e a lottare per ottenere giustizia. Ispirato dalla storia vera di suo fratello, Rachid Hami sradica i luoghi comuni sull’immigrazione e compone un’epopea familiare intima e commovente.