Presentato in anteprima assoluta alla XIX edizione di Alice nella città, in concorso nella sezione Panorama Italia, Come prima di Tommy Weber è un road movie classico, contornato da una serie di spunti assolutamente significativi. Il Film è al Cinema distribuito da Istituto Luce.
Come prima | La trama
Fabio (Francesco Di Leva) e André (Antonio Folletto) non si vedono da diciassette anni, quando il primo ha indossato la camicia nera dei fascisti e il secondo è rimasto a Procida a riempire il vuoto lasciato dal fratello. La morte del genitore e la conseguente divisione dei beni spingono André ad andare a cercare Fabio a Dieppe, nella speranza di riportarlo a casa.
I giorni di prigione sono sempre meritati.
L’apertura nel carcere, nel bel mezzo di quella che sembra una violenta rissa, e invece altro non è se non un incontro di boxe meticolosamente organizzato, dà subito l’idea di chi sia Fabio. Un uomo che ha scelto di schierarsi, di combattere, idealmente per la sua patria, e che ha abbandonato gli affetti per farlo.
Le ferite del passato e gli interrogativi del presente
Le ferite che si porta dietro non sono solo quelle della guerra, ma riguardano il passato prima che diventasse un soldato. Il rapporto con il padre, sempre molto contrastato, quello con la donna con cui sognava di mettere su famiglia, e, infine, quello col fratello minore.
Fabio è ormai pieno di rabbia, di aggressività, frutto di anni al fronte e di anni in carcere. La violenza la si evince da ogni suo gesto, ma anche dalle parole. Eppure dentro di sé ha un animo estremamente sensibile – salva un cane zoppo che sta annegando – e profondo.
Lo sa bene André, perché ricorda il tempo trascorso insieme a lui, e ne rimpiange ogni attimo. Il fratello che conosceva non esiste più, e non potrebbe essere altrimenti. Gli interrogativi si affastellano nella sua mente: perché ha preferito partire? Perché non è mai tornato indietro? Perché non ha mai scritto?
Un road movie a raccontare una generazione
Troppa acqua è passata sotto i ponti, rivelando due persone diverse, quasi estranee tra loro. Risentimento, rancore, solitudine e una particolare forma di “odio” compongono il loro tessuto sentimentale.
Ecco perché il viaggio serve a far ritrovare una confidenza, una sintonia, un affetto a lungo dimenticati. Nel corso dei chilometri si spiano, si studiano, si sfiorano, ancora lontani però da quel perdono così necessario e liberatorio.
Come prima mette in scena una storia universale e i due fratelli diventano rappresentanti di tutta una generazione spezzata, nel vero senso della parola. I giovani dell’epoca furono gravati dal peso della Storia, costretti a crescere più in fretta del previsto, a subire perdite inimmaginabili e a fare poi i conti con il lascito della guerra.
Tratto dall’omonima (e nota in Francia) graphic novel di Alfred, il film è una produzione Mad Entertainment con Rai Cinema, e sarà distribuito in sala da Cinecittà Luce.
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