Prima pagina (The Front Page) è un film del 1974 diretto da Billy Wilder. Con Walter Matthau, Jack Lemmon, Susan Sarandon.
Un’altra commedia per Wilder con Prima pagina
Il film è una brillante commedia sul mondo del giornalismo, il suo cinismo e peso politico, sempre attuali.
Il soggetto è tratto dall’omonima opera teatrale scritta da Ben Hecht nel 1928. Della stessa sono state realizzate altre trasposizioni cinematografiche in precedenza: The Front Page di Lewis Milestone, uscito nel 1931, e La signora del venerdì di Howard Hawks, uscito nel 1940.
Prima pagina, la trama di un film da vedere
Chicago, 1929. I giornalisti dei principali quotidiani soggiornano nella sala stampa della Corte Criminale in attesa dell’esecuzione di Earl Williams, condannato all’impiccagione per la presunta uccisione di un poliziotto di colore e, in realtà, per il fatto di appartenere alla “Friends of American Liberty”, organizzazione a cavallo tra l’anarchico e il marxista.
Tra i giornalisti eccelle Hildy Johnson del Chicago Examiner, il quale, tuttavia, proprio all’indomani dell’esecuzione, decisosi a sposare Peggy Grant, programma di trasferirsi subito a Filadelfia dove si dedicherà alla pubblicità.
Il suo direttore, l’astuto e cinico Walter Burns, visti inutili i tentativi di fermare il suo brillante dipendente, cerca di stuzzicarne l’orgoglio sostituendolo con uno sprovveduto pivello.
Il condannato, dopo la sua ultima cena, approfittando dei grotteschi interrogatori dello psicanalista dr. Eggelhofer, sfugge allo sceriffo Peter Hartman ed evade. Cercato invano per tutta la città, era sempre rimasto nell’edificio. Non a caso trova rifugio nella sala stampa dove è rimasto il solo Hildy, di passaggio per dare l’addio ai colleghi. La straordinaria situazione induce il giornalista a “catturare” il “pericoloso” criminale e a trattenersi ancora un po’ per chiamare il suo direttore, che si precipita immediatamente per effettuare lo scoop.
Scoperti però dai colleghi e dallo sceriffo, Johnson e Burns vengono arrestati. Nella cella incontrano il malcapitato funzionario del governatore dell’Illinois che porta con sé una sospensione d’esecuzione. Sospensione che sindaco e sceriffo, per speculazione elettorale, avevano delinquenzialmente evitato di recepire potendo così portare a termine l’esecuzione. Sbugiardato, il sindaco libera immediatamente i due. E, su richiesta di Burns, blocca il treno in partenza per Filadelfia, per permettere a Hildy di raggiungere la promessa sposa ormai in lacrime. Burns saluta con affetto il suo miglior giornalista che se ne va, ma intanto ha già in atto un subdolo piano per riaverlo con sé.
Wilder accettò di dirigere un remake
Benché per principio, Wilder fosse contrario ai remake, in questo caso fece un’eccezione. Accettò di dirigere un film il cui soggetto era già stato utilizzato da due lungometraggi di grande successo. Inoltre, quando si era già alla seconda stesura della sceneggiatura, Wilder preferì ripartire da capo. Abbandonò l’idea di trasporre le vicende al presente, ritenendo di fondamentale importanza il peso che la carta stampata effettivamente aveva nel 1929 e non più negli anni settanta.
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