L’Asteroid Day, celebrato ogni 30 giugno in memoria dell’evento di Tunguska del 1908, è più di una semplice nota a margine cosmica. È un momento per riflettere sulla vulnerabilità del nostro pianeta e, diciamocelo, per abbandonarsi a uno degli scenari di fine del mondo preferiti dal cinema. Poche cose hanno ispirato più drammi apocalittici, eroismi dell’ultimo minuto o improbabili scoperte scientifiche di un enorme masso che precipita verso la Terra. Dai trivellatori sudati ai solitari filosofici, il genere degli asteroidi offre spazio a ogni tipo di panico.
Per commemorare la data, abbiamo curato un corso accelerato (gioco di parole voluto) sui film che hanno quasi avuto un impatto: 10 film incentrati sugli asteroidi, che spaziano da blockbuster spettacolari a bizzarrie di culto.
1998: L’anno in cui lo abbiamo fatto esplodere due volte
Se l’Asteroid Day avesse un anno cinematografico ufficiale, sarebbe il 1998. Quell’estate ci ha regalato Armageddon e Deep Impact, due interpretazioni molto diverse della formula del disastro imminente. Armageddon, l’esplosione massimalista di testosterone di Michael Bay e le strappalacrime ballate degli Aerosmith, ci ha regalato trivellatori di petrolio nello spazio e Bruce Willis che muore per permettere a Ben Affleck di piangere al rallentatore.
Nel frattempo, Deep Impact ha scelto diplomazia e realismo, ponendo Téa Leoni, Morgan Freeman e una mega-cometa al centro di un dramma di sopravvivenza globale. Laddove Armageddon urlava, Deep Impact meditava. Entrambi hanno plasmato il modo in cui immaginiamo l’estinzione planetaria fino a oggi.
Collisioni a basso budget e fascino cult
Hollywood non si è fermata negli anni ’90. Il boom degli asteroidi si è protratto fino agli anni 2000 e 2010 con titoli più piccoli e originali. Asteroid vs. Earth (2014) è gloriosamente terribile – uno speciale del canale Syfy pieno di gergo tecnico e lava – mentre Polar Storm (2009) vira verso il disastro climatico quando una cometa getta nel caos il campo magnetico terrestre.
Nessuno dei due film è sottile. Ma come un buon film di serie B, sono sinceri nella loro assurdità e sorprendentemente divertenti se guardati con le persone giuste (e magari con il drink giusto in mano).
Ansia moderna e il padre di famiglia
Più recentemente, Greenland (2020) si è distinto per aver rinunciato alla CGI e per essersi concentrato sul disperato viaggio di una singola famiglia attraverso un mondo al collasso. Gerard Butler dà corpo al film con un’inaspettata grinta, ricordandoci che a volte i film sugli asteroidi più terrificanti sono quelli che sembrano possibili.
Il panico globale, la burocrazia, il tessuto sociale sfilacciato: è un disastro raccontato dalla Terra, non dallo spazio. È anche la prova che i film sugli asteroidi possono essere intimi e crudi senza sacrificare l’urgenza.
Ripercussioni esistenziali ed emotive
Non tutti i film sugli asteroidi presentano scene d’azione. Cercasi un amico per la fine del mondo (2012) fonde l’inevitabile con il profondamente umano, con Steve Carell e Keira Knightley che trovano conforto e onestà negli ultimi giorni prima dell’impatto.
Allo stesso modo, l’australiano These Final Hours(2013) tralascia l’asteroide in sé e si concentra sul relitto emotivo lasciato dietro di sé: un ritratto inquietante di colpa, sopravvivenza e significato nelle ultime ore dell’umanità. Questi film più silenziosi attingono al vero terrore che si cela dietro lo spettacolo: cosa faremo del tempo che ci rimane?
Caos animato e incoerenze di genere
Giusto per dimostrare che nessun genere è immune all’estinzione, L’era glaciale: In rotta di collisione (2016) ha portato l’ansia degli asteroidi nella terra dei mammut parlanti. Con Scrat (l’eterno cacciatore di ghiande) che scatena il caos cosmico, questa commedia animata è assurda ma stranamente in linea con il marchio di fabbrica di una serie basata sulla sopravvivenza a eventi di estinzione.
E sebbene Gravity (2013) non parli di un asteroide in sé, la sua rappresentazione della catastrofe orbitale – innescata da schegge di satellite – è radicata nello stesso terrore esistenziale. La lotta di Sandra Bullock per sopravvivere nel silenzio dello spazio riecheggia la solitudine che immaginiamo in un mondo morente.
Dal passato all’apocalisse
Saremmo negligenti se non menzionassimo Meteor (1979), un thriller ambientato durante la Guerra Fredda che contrappone scienziati americani e sovietici a una letale roccia spaziale. Con Sean Connery e Natalie Wood sulle tracce, è un film catastrofico ambientato nell’era della disco music, avvolto nella tensione geopolitica – pensate alla paranoia nucleare con i detriti spaziali.
Forse non regge scientificamente, ma è un’affascinante istantanea di come decenni diversi proiettino le loro ansie sulle stelle.
Perché continuiamo a guardare in alto
I film sugli asteroidi non parlano solo della paura dell’impatto. Parlano di controllo, o della sua mancanza. Che siano interpretati per far ridere, piangere o scatenare l’adrenalina, queste storie ci offrono l’opportunità di immaginare l’inimmaginabile. Nel Giorno degli Asteroidi, ci ricordano anche qualcosa di essenziale: di fronte all’indifferenza cosmica, ciò che conta è ciò che facciamo del nostro tempo sulla Terra.
Quindi scegliete un film, versatevi un drink e godetevi la fine del mondo, ancora e ancora.