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‘Il pesce e il fiume’: la lezione nascosta dell’equilibrio naturale

Ispirato ai mondi di Studio Ghibli, come 'Principessa Mononoke', 'Il pesce e il fiume' apre un varco verso una dimensione sospesa, ideale, dove natura e magia si fondono. Un omaggio speciale per celebrare i 19 anni di attività di Taxi Drivers

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Principessa Mononoke

Quando ti svegli, a darti il buongiorno è soltanto un’eco sospesa nell’aria. Non vedi nulla. Senti solo delle gocce di pioggia che cadono a terra, lente, in slow-motion. Sembra quasi che il Creatore abbia dimenticato il rubinetto aperto.

Ma tu decidi di camminare. Non sai bene dove stai andando, ma è meglio che restare fermi, in quel buio minaccioso.
Una voce gentile — quella di una bambina, una lontana compagna di marachelle che avevi dimenticato — intona una melodia:

«Imprimi nella memoria.
Ogni istante, misuralo con la tua sensibilità.
Dalla punta dei capelli fino agli alluci, ricordando, va’.
Cammina. Avanza.
Osserva le gocce che cadono. Ascoltale ticchettare.»

Prima una, poi l’altra. Sempre più lente, scandiscono un attimo: quello che hai appena sfiorato con le dita e che è già finito. Ora, le gocce si scontrano contro la superficie di un lungo fiume, uno di quelli che scorrono veloci e che ti passano sotto il naso senza che te ne accorga.

Lui è vita. E tu, respiri come se fosse la prima volta.

Ti guardi attorno per un istante. Il maestoso bosco che ti circonda sembra colorarsi di tonalità più vive, più luminose.
O forse è sempre stato così. Non ne hai la certezza: l’hai appena notato.

Un ricordo lontano ti sfiora la mente: anni fa, tu e quella bambina dalla voce gentile guardavate insieme Principessa Mononoke, sognando un giorno di poter toccare quegli alberi solenni, testimoni silenziosi di ogni cosa.

Cautamente, la tua mano si posa sulla corteccia di quello più alto, più saggio, più rassicurante.
Forse si è mossa da sola, trascinata da una connessione invisibile.
O forse sei stato tu a muoverla, ma poco importa: ormai, l’immensa conoscenza ti ha avvolto nella sua onnipotenza.
E tu non puoi fare altro che incassare il colpo e cercare di assorbirla, poco a poco.

Il suo effetto, diretto e sconvolgente, lo senti fin dentro le ossa.
L’ossigeno ti trapassa la pelle e gonfia i polmoni. Si fanno sempre più grandi, sempre più forti.
Gli occhi diventano più vispi. La voce si fa più dolce, l’ascolto si affina.
Il fiume continua a scorrere.

Un pesce rossissimo sbuca fuori dall’acqua con la testa, curioso di scoprire chi ha appena invaso la sua casa. Dopo averti studiato a sufficienza, salta in alto, ma solo per un attimo.
È impossibile catturarlo, persino con lo sguardo.
Il pesce si è adagiato nell’aria. È successo. Eppure, è passato inosservato.
Hai osato sbattere le palpebre e te lo sei lasciato sfuggire.

Non l’hai visto, ma quel quadro di colori e libertà c’è stato.
Ora, nessuno può testimoniarlo.

Il pesce riappare col muso fuori dall’acqua.
Annaspa, quasi offeso.
Ti guarda. Tu, ignaro, sorridi, con un’espressione da beota.
L’essere, gentile, vedendo la tua spensieratezza, ti grazia.
Decide che puoi meritarti un piccolo assaggio del suo potere.
Scocca un bacio nell’aria, come un fendente. Una freccia che ti colpisce in pieno petto e ti lascia senza fiato.

La tua pelle lentamente si allunga, elastica come una gomma.
Si estende verso l’orizzonte, all’infinito.
«Io sono tutto. Io sono niente», voci lontane rimbombano nella tua mente.
Gli occhi cominciano a vedere la verità.
La conoscenza si espande e illumina le menti degli altri esseri umani.
Visibili e invisibili, presenti e passati.
Generazioni di uomini e donne che, finalmente, sanno.

Poi, il buio. Il freddo. L’inquinamento.

Ciò che prima davi per scontato ora si dissipa. Non esiste più.
Il sentire diviene non sentire. Il provare, non provare.
Il respiro si fa più corto. La pelle si ritrae fino a rivoltarsi su se stessa, verso l’oblio.
Il suono diventa silenzio.
Resta solo Lui, con il potere di dettare il destino.
Il tempo, ora, è relativo. Il buio torna.

Ti riaddormenti.

La storia finisce.
Il fiume continua a scorrere.

Ciao! Sono Eleonora, qui puoi trovare tutti i miei articoli.