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FilmMaker Festival

Filmmaker Festival 2024 a Milano: i titoli del Concorso Internazionale

Ecco alcuni film del Concorso Internazionale da scoprire insieme

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Milano si prepara ad accogliere, dal 16 al 24 novembre, la 44ª edizione del FilmMaker Festival, il celebre festival dedicato al cinema documentario e sperimentale. Conosciuto per il suo spirito innovativo, il FilmMaker festival si conferma un laboratorio creativo per nuovi talenti, dando spazio a giovani registi e a progetti cinematografici inediti.

L’apertura di quest’anno prevede una doppia proiezione: Allégorie Citadine di Alice Rohrwacher e JR e C’est pas moi di Leos Carax. Entrambi i film, già presentati rispettivamente a Venezia e Cannes, partecipano nella sezione Concorso Internazionale ed esplorano temi di fantasia e memoria con approcci artistici distintivi. Inoltre, in concorso ci saranno tanti titoli italiani e internazionali, documentari e lungometraggi.

Abbiamo avuto modo di visionare alcuni titoli in anteprima, tutti contraddistinti da un filo conduttore: l’esplorazione di sé, di alcune condizioni umane e soprattutto dei sentimenti.

Allégorie Citadine: una fuga immaginaria nella Parigi di JR

Una delle registe italiane che sta segnando una grande pagina della nostra cinematografia è sicuramente Alice Rohrwacher: con il suo lavoro, infatti, sta dimostrando di avere un coraggio senza precedenti nel raccontare storie vere, profonde, inserite in mondi folkloristici che caratterizzano la sua poetica.

Insieme a JR, la regista firma Allegorie Citadine, un cortometraggio poetico che intreccia realtà e immaginazione, ispirandosi al mito della caverna di Platone. La storia ruota attorno a un bambino che evade dai limiti del mondo reale per perdersi in una Parigi fantastica, animata dai murales di JR e dalla visione onirica della regista.

Presentato al Festival di Venezia e ora in programma al FilmMakerFest nella giornata d’apertura, il film è un invito a riscoprire una percezione più aperta e libera del mondo, dove l’arte trasforma la quotidianità in una dimensione nuova e affascinante.

Being John Smith: l’identità ironica di un nome comune

Diretto dal regista britannico John Smith, Being John Smith è un documentario autobiografico che esplora, con ironia e minimalismo, il peso di un nome “anonimo” come quello del nostro protagonista. In soli 27 minuti, Smith alterna immagini d’archivio e foto personali per raccontare il paradosso di un’identità comune, confrontandosi con l’invecchiamento e la propria eredità artistica. Il risultato è un’autoanalisi leggera e profonda, che riflette sul significato della propria identità e sulla comicità dell’esistenza.

Being John Smith | Viennale

Via Campegna 58, Scala I, Interno 8, 80421, Napoli: la memoria come elaborazione del lutto

Via Campegna 58, Scala I, Interno 8, 80421, Napoli, della regista Donatella Di Cicco, è un toccante documentario autobiografico ambientato nella casa d’infanzia della regista a Napoli.

Tutti noi abbiamo vissuto una perdita importante nella nostra vita e il film analizza proprio questo momento particolare dell’esistenza: l’elaborazione del lutto. La regista decide di farlo in maniera diversa dal solito, grazie a un linguaggio che colpisce l’anima e genera riflessioni importanti. L’opera racconta il ritorno della regista nella casa dei genitori dopo la loro scomparsa, con l’intento di svuotarla per l’ultima volta da quegli oggetti che hanno segnato una vita intera di ricordi ed emozioni.

Con uno stile visivo essenziale e silenzioso, Via Campegna 58, Scala I, Interno 8, 80421, Napoli esplora il senso della memoria e dell’identità, offrendo un ritratto intimo e universale della sfida di confrontarsi con il passato e il dolore.

Apprendre di Claire Simon: la missione dell’insegnamento oggi

Il documentario Apprendre, diretto da Claire Simon, è anch’esso presente nella sezione Concorso Internazionale.

La regista francese decide di immergersi nella vita quotidiana di una scuola di periferia parigina, esplorando il delicato e complesso rapporto tra istruzione, diversità culturale e sfide sociali. Simon, con il suo occhio attento e partecipe, segue insegnanti e studenti in un viaggio che rivela le dinamiche e le pressioni di un sistema educativo in continua evoluzione nel mondo contemporaneo.

Il film osserva in profondità la crescita dei ragazzi, la passione e le difficoltà del personale scolastico, e le tensioni sociali che trapelano nella vita scolastica. Attraverso una narrazione priva di giudizio e un approccio di osservazione puro, Apprendre evita ogni sensazionalismo e offre una riflessione intensa sulla missione dell’educazione oggi. Anche qui, troviamo un’opera che invita a riflettere, dando voce ai protagonisti della scuola e facendo emergere un lato della vita pubblica che merita ascolto e comprensione profonda.

Questi sono solo alcuni dei corti e dei film selezionati per il FilmMaker Festival 2024, che si conferma ancora una volta come una vetrina di opere innovative, capaci di riflettere sul cinema e sulla vita con sensibilità e audacia.

Apprendre di Claire Simon, documentario sulle scuole in Francia: la nostra  opinione - Sortiraparis.com

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