fbpx
Connect with us

Disney+ SerieTv

‘Uncle Samsik’ di Shin Yeon-shik, la recensione dei primi cinque episodi

La prima serie di Song Kang-ho è un k-drama storico e di spionaggio ambientato a Seoul sul finire degli anni 50

Pubblicato

il

Uncle Samsik di Shin Yeon-shik (sceneggiatore di Cobweb con Kim Jee-won) è una serie di spionaggio prodotta da Disney+ e distribuita in 16 episodi dal 15 maggio a metà giugno. La serie è interpretata dal famoso Song Kang-ho (Broker, Parasite, A Taxi Driver), qui al suo esordio seriale, il co-protagonista di Mr. Sunshine, Byun Yo-han e Lee Kyu-Hyung (Big bet, Non siamo più vivi) nel ruolo del villain.

La nascita della Corea moderna dalle ceneri della guerra in una serie noir con personaggi di talento e un piglio avvincente.

Song Kang ho e Byun Yo-han

Song Kang-ho è Samsik e Byun Yo-han è Kim San nella serie ‘Uncle Samsik’ di Shin Yeon-shik

Uncle Samsik di Shin Yeon-shik, la trama

Uncle Samsik è un soprannome: Park Doo-chil (Song Kang-ho) se l’è guadagnato durante la guerra in Corea perché si preoccupava di nutrire i suoi protetti con tre pasti al giorno (삼식, sam-sik, tre pasti), in un paese dove la popolazione faticava ad averne uno.

Il suo prodigarsi per gli altri, non senza interesse, lo ha reso un burattinaio popolare e temuto, i cui giochi dietro le quinte sono inafferrabili in principio. Fortunatamente, Samsik è in cuor suo anche un idealista che coltiva la volontà di rendere la Corea un paese nuovo e indipendente. Colpito dall’idealismo, questo quasi utopico, del giovane ed energico Kim San (Byun Yo-han), decide di vincere la sua fiducia e investire su di lui. È quello l’uomo giusto per riavviare l’economia coreana e sgombrare la politica dalle vecchie facce filogiapponesi.

Il suo piano è un vero complotto intessuto con dovizia, a cui si aggiungono nuovi componenti via via che la storia prosegue, pur rimanendo una fruizione agile e ritmata, dalle tinte noir, e sinceramente rispettosa nei confronti di chi è sopravvissuto a quegli anni difficili.

jin-ki-joo-uncle-samsik

Jin Ki-joo nella serie ‘Uncle Samsik’ di Shin Yeon-shik

Il Mr. Wolf del dopoguerra coreano

Samsik è quello che arriva con l’accendino quando non lo trovi; quello che ti offre il fazzoletto se sei stato schizzato da una pozzanghera; ma soprattutto, è colui che ti sfama quando la fame è diventata la tua compagna quotidiana. La grana del personaggio di Song Kang-ho è raffinata e viene rilasciata gradualmente (e per questo magistralmente), puntata dopo puntata, con effetto assuefacente. E ciò avviene tramite i racconti e lo sguardo della sua cerchia, per cui fino all’ultimo non ci ha dato intendere quanto questi siano contesi tra la riconoscenza e l’invidia di questa mente geniale.

Che la serie sia scritta in funzione della solidità di Song Kang-ho è chiaro sin dalle prime mosse: tutto si regge su di un lungo flashback in cui attraverso un interrogatorio segretissimo, nei bassifondi di un bunker dimenticato, alcuni personaggi chiave della storia si trovano a ricostruire i due anni precedenti. Ed è così che si snoda la storia di Uncle Samsik, uno zio “magnanimo” con mire progressiste e di potere, la cui vicenda è un fittissimo intreccio di spionaggio altamente elaborato, e ricorda le peripezie narrative di L’impero delle ombre di Kim Jee-won.

Perdersi nell’intreccio è un attimo. Tanto quanto lo è farsi trasportare nella sua impresa utopica.

Byun Yo-han - Uncle Samsik

Byun Yo-han è Kim San nella serie ‘Uncle Samsik’

Il noir e le luci

L’ambientazione e la temperatura colore ricordano nuovamente la fotografia preferita del collega Kim Jee-won, con cui il regista Shin Yeon-shik ha avuto collaborazioni precedenti fruttuose e che non s’intimidisce a citare. Allo stesso modo, la tradizione delle serie storiche coreane ritorna nella somiglianza dei colori, per cui ci si accomoda in un universo conosciuto e confortevole.

Lo spunto riflessivo

Quello che fa lo zio Samsik, Song Kang-ho, che non per niente, è il veterano per definizione tra gli attori coreani, è talent scouting: recluta la gioventù promettente di Seoul e con i suoi infiniti tentacoli mette in piedi una vera forza della natura di ideali e cervelli brillanti. E, probabilmente, così lasciano intendere i primi episodi, getta le basi per il fenomeno tutto coreano delle chaebol: i conglomerati industriali che in una fitta e dichiarata rete di relazioni con la politica hanno risollevato l’economia coreana. Rendendosi però, attualmente, oligopoli insormontabili e inamovibili.

Solo il proseguire delle puntate ci farà capire se questo spunto di lettura rimane tale o diventa una riflessione strutturata che ruota attorno alle magie e al talento dello zio dei tre pasti.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

Uncle Samsik

  • Anno: 2024
  • Durata: 16 episodi
  • Distribuzione: Disney+
  • Genere: Storico, noir, spionaggio
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Shin Yeon-shik
  • Data di uscita: 15-May-2024