Con il poster del film incluso nella custodia amaray, High Show riscopre su supporto dvd uno dei titoli horror meno conosciuti degli anni Ottanta: Obitorium. Datato 1988, un bizzarro prodotto a basso costo che, mai visto nelle sale cinematografiche, negli anni Novanta veniva anche proposto dalle emittenti regionali in qualsiasi orario. Un prodotto in cui i cinefili maggiormente accaniti potevano a suo tempo scovare in videocassetta all’interno delle videoteche più fornite. Il periodo analogico in cui, per intenderci, i polverosi scaffali dei negozi in questione venivano valorizzati dalla varietà di splendide fascette colorate.
Proprio come quella della circa ora e mezza in questione, destinata ad aprire con mani dai guanti neri fruganti tra le viscere di una ragazza.
La cameriera Nora interpretata da Elizabeth Mannino, semplicemente alle prese con un brutto sogno. Cameriera che conosce nel diner in cui lavora l’affascinante John Henry Cox alias David Gregory. Quest’ultimo ricco proprietario di un’impresa di pompe funebri in un paese dagli abitanti che sembrano tutt’altro che normali persone. E il mistero è presto svelato: lui stesso guida una popolazione di necrofili e tra i suoi perversi progetti vi è anche l’uccisione della consorte.

Perché, in fin dei conti, il plot alla base di Obitorium si rifà chiaramente a quello del più noto Morti e sepolti di Gary Sherman. Un plot che il qui esordiente dietro la macchina da presa Straw Weisman immerge in una funerea atmosfera di paranoia, quasi onirica. Lo Straw Weisman che, tra l’altro, sarebbe in seguito stato supervisore alla post-produzione nello slasher Hatchet e in Identikit di un delitto con Richard Gere.
Lo Straw Weisman che non manca di infarcire di forte venatura grottesca l’operazione, qui presentata con alcuni momenti in versione originale sottotitolati in italiano.
Un’operazione che individua senza alcun dubbio nella suggestiva sequenza ambientata di notte al cimitero con zombi in agguato una delle sue migliori. Sebbene quella che rimane maggiormente impressa nella memoria dello spettatore è sicuramente la decomposizione del morto vivente sulla motocicletta in corsa. Un’immagine che s’incastona alla grande nel cinematograficamente folle e splatter decennio in cui, lontano dall’effettistica digitale e con basso budget, Obitorium venne concepito. Il trailer originale della pellicola completa il disco nella sezione extra.