Il sempre più vasto catalogo home video di Plaion pictures si arricchisce ulteriormente con la Emmanuelle Film Collection. Un cofanetto inserito in slipcase cartonato e contenente cinque dischi per rivivere in alta definizione i primi quattro lungometraggi della popolare, bollente saga cinematografica. Saga il cui capostipite venne tratto dal romanzo che, pubblicato in Francia nel 965, divenne in breve tempo un vero e proprio caso letterario. Tanto da rendere l’autrice, che si firmava Emmanuelle Arsan, la nuova paladina del sesso libero. Autrice diciannovenne thailandese scomparsa nel 2005 e il cui nome di battesimo suonava Marayat Bibidh o Marayat Kasaesin. Sposata con il diplomatico francese Louis Jacques Rollet-Andriane, che pare oltretutto essere stato il vero autore di tutto quel pruriginoso materiale cartaceo. In quanto, al fine di non compromettere la propria carriera politica, preferì non comparire in prima persona. Il resto, dal momento in cui si è passati dalle pagine al grande schermo, è storia. Qui oltretutto accompagnata da un booklet e quattro cartoline da collezione.
Emmanuelle (1974)

Sotto la regia del fotografo Just Jaeckin, la ventiduenne olandese Sylvia Kristel diventa, appunto, Emmanuelle. Giovane e colta francese dell’alta borghesia che si reca in Thailandia per raggiungere il marito diplomatico. In un percorso che la porta in più occasioni a concedersi a tradimenti con uomini e donne. Perché, tra un amplesso in aereo e nudità integrali in piscina, non sono certo situazioni saffiche a risultare assenti nella oltre ora e mezza di visione. Una oltre ora e mezza che segnò la nascita del moderno cinema erotico d’oltralpe grazie alla sua rappresentazione elegante e patinata del sesso. Un’operazione che metteva in crisi il concetto di coppia, incitando ai rapporti di gruppo, a quelli omosessuali e alla masturbazione (anche dinanzi all’immagine di Paul Newman). Un’operazione che, tra l’altro, smitizzando il valore della fedeltà effettuò una distinzione netta tra sesso e amore. Il primo condivisibile con chiunque, il secondo con una sola persona. Un’operazione che, con scenari esotici allora poco conosciuti rientranti nel segreto del suo successo, è qui presente in versione director’s cut su due diversi supporti. Un 4K Ultra HD privo di extra e un blu-ray ricco, invece, di contenuti speciali. Dal documentario The Emmanuelle effect, di circa novantacinque minuti, ad un’intervista di mezz’ora al produttore Yves Rousset-Rouard e al regista. Più una scena eliminata, due trailer e la featurette An erotic success, di cinquantaquattro minuti.
Emmanuelle 2 – L’antivergine (1975)

È un altro fotografo, Francis Giacobetti, a dirigere la trasposizione del secondo romanzo della Arsan: L’antivergine. Quest’ultima oltretutto scorgibile nella iniziale sequenza lesbica a bordo di una nave. Mentre la Kristel torna ovviamente a vestire i panni (pochi) della protagonista che raggiunge ora ad Hong Kong il marito ingegnere Jean, ovvero Umberto Orsini. Stabilendo un patto di reciproca libertà sessuale, in quanto entrambi ritengono più importante la felicità rispetto alla fedeltà. E da qui il tutto si sviluppa sul racconto delle loro esperienze extramatrimoniali. Fino ad instaurare un rapporto a tre con la inesperta sedicenne francese Anne-Marie alias Catherine Rivet. Al servizio di un sequel che, forte dell’ottimo gusto per i cromatismi sfoggiato dal regista, risulta decisamente più coinvolgente del capostipite. Grazie anche alle malinconiche musiche a firma di Francis Lai e alla scelta di proporre momenti caldi più audaci del solito. Basterebbe pensare alla situazione in cui vengono tirati in ballo porno-disegni animati. Con Venantino Venantini in un piccolo ruolo e, in vesti di massaggiatrice, la Laura Gemser che sarebbe curiosamente diventata, poi, la Emanuelle nera nostrana. A completare il blu-ray spot radiofonici, due trailer, mezz’ora di rapporto sulle riprese e il documentario Le gioie di Emmanuelle: parte 1 + parte 2. Quest’ultimo della durata di ventisei minuti.
Goodbye Emmanuelle (1977)

Il timone di regia passa nelle mani di François Leterrier e l’ambientazione si sposta stavolta sulle isole tropicali delle Seychelles. Dove Jean ed Emmanuelle, ancora una volta con i volti di Orsini e della Kristel, si divertono a calarsi in esperienze erotiche coinvolgendo nuove persone. A cominciare dal ménage a trois tra i due e una cameriera di colore posto in apertura della quasi ora e quaranta di visione. Fino al momento in cui l’elemento scatenante della nuova sceneggiatura si rivela il giovane regista di sani principi Gregory, interpretato da Jean-Pierre Bouvier. Perché in questo terzo capitolo le cose cambiano in un cero senso tirando in ballo l’accentuazione del lato romantico della protagonista. Una Emmanuelle che si invaghisce dell’uomo rendendosi conto di essere nel tempo diventata, a causa delle sue teorie sull’amore libero, solo un oggetto sessuale. L’equivalente di una prostituta. Spingendosi all’abbandono del consorte e portandolo alla sua inevitabile gelosia… sebbene questi non impieghi molto tempo a trovare conforto in altre braccia. Mentre non manca un amplesso in mezzo alle onde del mare e in colonna sonora figura una canzone composta da Serge Geinsbourg. E anche nel caso di questo supporto blu-ray il materiale extra non è davvero assente. Dal documentario Le gioie di Emmanuelle: parte 3, di nove minuti di durata, a spot radiofonici. Più due trailer inglesi e uno francese.
Emmanuelle 4 (1984)

Dopo il secondo film della saga, Francis Giacobetti torna ad occuparsi di Emmanuelle, ma stavolta solo in qualità di produttore. In quanto sono Francis Leroi e Iris Letans a dirigere quello che rappresenta l’ingresso negli anni Ottanta per una delle più popolari icone erotiche. Una quarta avventura che, girata in 3D, non potendo però contare su un testo della Arsan si struttura su uno script totalmente originale. Script oltretutto destinato a fornire il congedo dal franchise originale – escludendo Emmanuelle 7 e derivazioni televisive assortite – a Sylvia Kristel. Che qui vediamo soltanto per poco nei panni della avvenente trentacinquenne Sylvia, reduce dalla rottura con il fidanzato Marc alias Patrick Bauchau. Tanto da decidere di tagliare con il proprio passato ricorrendo ad un intervento chirurgico mirato a renderla ancor più bella, giovane e completamente irriconoscibile. Intervento dopo cui, assunti i connotati della svedese Mia Nygren e cambiato il nome in Emmanuelle, si concede a svariati partner. Fino a spingersi in Brasile, dove il suo vecchio amore Marc la seduce, ignaro della sua reale identità, pensando proprio di tradire Sylvia. Mentre, se da un lato non manca una sequenza ai limiti dell’hard che coinvolge il divo del porno Christoph Clark, dall’altro, non accreditata, compare Brinke Stevens. La scream queen di innumerevoli b-movie e trash movie, da Tragica notte al bowling a Space sharks. E la versione 3D anaglifica del lungometraggio può essere visionata nella sezione extra del blu-ray. Accanto al trailer francese e al documentario Naked attraction: undressing Emmanuelle 4, della durata di dieci minuti.