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‘Kleo La seconda stagione’ su Netflix

Missioni e intrighi internazionali restano in primo piano in un nuovo thriller mozzafiato

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È sbarcata su Netflix Kleo La seconda stagione, la mini serie tedesca composta da 6 episodi della durata di circa un’ora ciascuno, scritta da Hanno Hackfort, Richard Kropf e Bob Knorad, che sono anche showrunner insieme a Elena Senft. Kleo La seconda stagione ha come protagonista la sempre brava Jella Haase, affiancata da Dimitrij Schaad.

Il ritorno di Kleo nella seconda stagione

Alla Stasi le hanno insegnato le tecniche. Ma ora la killer tradita Kleo usa le abilità che ha imparato contro di loro e affronta i nemici con una malizia letale.

“Gli elefanti vengono uccisi per l’avorio, gli uccelli per le piume e lei per una valigia”.

Kleo La seconda stagione inizia nel preciso punto dove avevamo lasciato i protagonisti di un thriller spettacolare, quasi perfetto. Il muro di Berlino è ormai crollato, l’Unione Sovietica, con Gorbaciov e la Perestroika, vive i suoi ultimi momenti e la valigia rossa continua a mietere vittime.

Una vera maledizione che colpisce chiunque entri in possesso dei documenti che dimostrano le magagne dei servizi segreti dei due blocchi contrapposti durante la guerra fredda. Il socialismo è ormai sull’orlo dell’estinzione e il capitalismo statunitense mette ormai radice anche nell’Europa dell’est, governata, fino a poco fa, dalla politica sovietica del Cremlino. In mezzo a questo caos si trova la nostra Kleo, un’eroina con tutte le carte in regola per competere con i suoi colleghi maschili, protagonisti di tanti film di spionaggio del decennio tra gli anni Ottanta e Novanta.

KLEO - Netflix conferma la seconda stagione - HEIMKINOWELTEN.DE

Jella Haase in Kleo, un ibrido tra Pippi Calzelunghe e La Sposa di Kill Bill

Come nella precedente stagione, anche questa volta è la protagonista a dettare il ritmo dell’intera serie. Jella Haase dà vita a un personaggio più unico che raro. Simpatica, coraggiosa, brillante e ovviamente vendicativa, sembra un originale ibrido tra Pippi Calzelunghe e La Sposa di Kill Bill.

Kleo è spietata, ha il grilletto facile e affronta il pericolo senza nessuna remora. La celebre e giovane attrice tedesca, che si è fatta valere sia al cinema che in televisione, è l’interprete ideale di un antieroe al femminile estremamente contemporaneo.

Il protagonista senza macchia e peccato ormai è stato archiviato da tempo e la serialità, soprattutto quella diffusa negli ultimi anni dalle piattaforme come Netflix, è diventata il trampolino di lancio di un nuovo eroe, in cui il bene si confonde con il male. Questo nuovo eroe, poi, per essere ancora più appetibile, per un pubblico sempre più spregiudicato, non può che essere al femminile e Kleo incarna alla perfezione l’antieroe del nuovo millennio; non ha nessuna importanza che il tutto si svolga  nell’ultimo decennio del secolo scorso.

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Kleo La seconda stagione nella Top Ten di Netflix

La guerra fredda ormai è nelle sue ultime fasi, la Stasi non esiste più e la Germania sta per essere unificata sotto una sola bandiera. Per la protagonista della miniserie di successo, entrata immediatamente nella Top Ten di Netflix, è cambiato poco. Il mondo intero vive un mutamento senza precedenti, lei, invece, non riesce a cambiare natura, implicandosi sempre in intrighi internazionali dove il pericolo è dietro l’angolo.

Se in passato, però, il tutto avveniva con leggerezza, e spesso e volentieri il comico prendeva il sopravvento sul drammatico, in Kleo La seconda stagione i due registri si ribaltano. Non mancano certo momenti esilaranti anche questa volta, ma attraverso l’eccellente interpretazione della sua protagonista la serie viene avvolta da un alone di malinconia, in parte assente nella stagione precedente, dove qualcosa era comunque stata preannunciata (come il non proprio felice incontro tra Kleo e sua madre).

Quest’ultima, che nella precedente stagione ha avuto poco spazio, nei nuovi episodi non solo rivela a sua figlia una notizia sconvolgente, ma diventa anche  lo strumento principale per trovare le giuste risposte al tormento interiore della protagonista.

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Kleo dimentica il suo passato

Le missioni e gli intrighi internazionali restano in primo piano in Kleo La seconda stagione, ma la protagonista è straziata da un passato perso per sempre. La sua memoria ha perduto l’infanzia, l’età spensierata per eccellenza. Nel suo intimo Kleo avverte un vuoto incolmabile, abitato da fantasmi onirici che la trascinano verso l’ignoto.

Un malessere che vuole sconfiggere con lo stesso coraggio che dimostra di possedere quando lotta con i nemici in carne e ossa, ma facendo così, non fa altro che allontanare le persone a lei care e il vuoto interiore prende il sopravvento.

Il ricordo perso dell’infanzia per Kleo diventa sempre più un’ossessione e prende forma in un ciondolo di un cavalluccio marino, un chiaro riferimento all’infanzia. Come suggerisce Thilo (Julius Feldmeier), il suo miglior amico, però, il cavalluccio marino in latino è l’ippocampo, un animale, ma anche la parte del cervello preposta al ricordare. Dunque, Kleo non deve fare altro che ritrovare la sua infanzia per risolvere l’ennesimo intrigo internazionale, tra la CIA e gli ultimi difensori del Socialismo.

Kleo: Netflix rinnova lo spy thriller tedesco per una seconda stagione

La sete di potere e denaro

Il profilo interiore, intimo, che riguarda la sfera personale della protagonista, offre la possibilità di entrare ulteriormente in simbiosi con l’eroe femminile. Lo spettatore non può fare a meno di tifare per lei, anche quando tutto crolla. Kleo è ormai affrancata dai comandi della Stasi. invita tutti gli altri ad agire in maniera autonoma senza ascoltare gli ordini dei piani alti. Non conta se questi siano emanati dal socialismo o capitalismo, perché dietro alla lotta di classe e alla libertà si nasconde sempre la sete di denaro e potere.

Un discorso rivolto al passato, per essere precisi agli anni Novanta del Novecento, che trova un ideale risvolto nella situazione internazionale attuale, a cui gli autori non fanno esplicitamente riferimento, ma che viene evocata con sottili allusioni. Il tutto accompagnato da una regia e una messa in scena accurata che strizza l’occhio alla cinematografia e  probabilmente più equilibrata della prima stagione.

L’accoppiata, poi, tra Kleo e Sven, interpretato da Dimitrij Schaad, rasenta la perfezione, capovolgendo gli ormai vecchi stereotipi tra uomo e donna. Kleo La seconda stagione, convince ed entusiasma, meno, però, della passata stagione. Se in precedenza tutto filava liscio come l’olio, in questo caso la trama, in alcuni momenti, si incespica e il passaggio tra il comico e il drammatico non avviene in modo spontaneo.

Questo è dovuto ad una sceneggiatura che riesce ad essere profonda e appropriata solo per quanto riguarda la protagonista. Gli altri personaggi, che hanno comunque molto spazio, appaiono solo abbozzati e le microstorie, sviluppate intorno alla trama principale,  sono posticce ed estranee, sia per il pazzoide e violento Uwe (Vincent Redetzki), che per il simpatico e strafatto Thilo.

‘Kleo’, la recensione della serie di spionaggio sulla Repubblica federale tedesca – Taxidrivers.it

Kleo La seconda stagione

  • Anno: 2024
  • Durata: 6 episodi
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Thriller
  • Nazionalita: Germania
  • Regia: Hanno Hackfort, Richard Kropf, Bob Knorad e Elena Senft (showrunner)
  • Data di uscita: 25-July-2024