Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Per questa occasione, è stato reso disponibile il cortometraggio animato BusLine35A, realizzato dalla regista e animatrice Elena Felici (Love, Death & Robots) in collaborazione con la scuola di animazione danese The Animation Workshop.
Questo piccolo gioiello d’animazione racconta, in sei minuti, le dinamiche dell’Effetto spettatore, fenomeno psicologico per cui le persone decidono di non intervenire in aiuto di un’altra.
La trama è molto semplice: un autobus, tre personaggi, ognuno alle prese con i propri problemi personali. Sullo sfondo, la conversazione tra un uomo e una giovane ragazzina delle medie (Hannibal Glaser e Anna Czeszejko).
La particolarità del corto, e la sua forza, risiede nel fatto che il focus della narrazione è incentrato sulle microstorie dei tre personaggi. Solo successivamente, emerge con maggiore forza il dialogo sullo sfondo, facendosi largo tra le parole della narratrice Michelle Nardone.
Un dialogo importante e infido, che tuttavia non riuscirà a scalfire l’immobilità dei tre personaggi, protagonisti del corto ma non dell’azione.

Le dinamiche psicologiche dell’Effetto spettatore sono ovviamente più complesse, ma BusLine35A ne racconta perfettamente l’essenza, servendosi di un registro apparentemente leggero e invitante che in questo modo consolida e potenzia il tema. Ricordiamo che, nella storia, numerose sono state le vittime del fenomeno, da Kitty Genovese alla piccola Wang Yue, di soli due anni.
Il corto si ispira allo stile dei cineasti Don Hertzfeldt (Rejected) e Roy Andersson (Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza) e amalgama tecniche miste di animazione, dalla stop-motion agli schizzi animati bidimensionali.
La regia e il team di animatori curano inoltre con attenzione i piccoli dettagli che guidano lo spettatore a focalizzarsi sulle “storie sbagliate”.
Il risultato è che BusLine35A non solo funziona, ma ha ricevuto premi e consensi in numerosi festival internazionali.
Un’opera assolutamente da recuperare all’interno di un percorso di sensibilizzazione verso un tema scottante e davvero troppo poco trattato.
Il trailer
BusLine35A è disponibile su Vimeo, YouTube, Shortverse e sulla pagina web dell’autrice.