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Biografilm – Celebration of Lives Award: conversazione con Jeremy Thomas

Premiato dal Biografilm con il Celebration of Lives Award, a Jeremy Thomas abbiamo chiesto della sua visione del cinema

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jeremy thomas

Premiato dal Biografilm con il Celebration of Lives Award, Jeremy Thomas è una delle grandi personalità del cinema contemporaneo per aver prodotto capolavori come L’Ultimo Imperatore, Il pasto nudo, Crash. In occasione della presentazione di The Storm of Jeremy Thomas – in arrivo su IWonderfull dal 17 luglio -, abbiamo avuto modo di parlare con lui della sua visione del cinema.

 

Il cinema di Jeremy Thomas

Ogni uomo è figlio della propria cultura. In questo senso mi sembra che Jeremy Thomas alla pari dei grandi esploratori britannici ha fatto la stessa cosa nel cinema, addentrandosi in territori inesplorati per dichiararne l’esistenza. È così?

Sono un esploratore che continua a fare viaggi iniziati da altri seguendo però una mia destinazione. Non ritengo di aver fatto nulla di strano, semplicemente ho svolto il mio lavoro senza preconcetti cercando di scegliere progetti e temi che più di altri mi hanno interessato. Rispetto ai film da me sostenuti ho cercato sempre di assecondare i miei gusti.

Se dovessi scegliere un’immagine emblematica del tuo cinema opterei per quella che apre Il the nel deserto di Bernardo Bertolucci, con i protagonisti pronti a sbarcare a terra per intraprendere il  viaggio in una terra sconosciuta. La voce narrante ci dice che sono viaggiatori e non turisti. Come i personaggi di Port e Kit, anche Jeremy Thomas è stato un viaggiatore.

Mi riconosco in quello che hai detto e in particolare nell’immagine del film di Bertolucci perché riesce a riassumere il sentimento con cui mi metto in viaggio anche nella vita. Nei fatti sono un viaggiatore mentre il turismo è qualcosa che mi rovina l’esistenza.

jeremy thomas

Gli inizi e le grandi produzioni

Di tutti i viaggi che hai fatto mi sembra che quello effettuato per realizzare L’Ultimo Imperatore abbia segnato una svolta personale e lavorativa perché con la vittoria degli Oscar sei riuscito a far convivere arte e commercio.

In realtà tutto è iniziato un attimo prima con un film che in italiano si chiamava Furyo, (Merry Christmas, Mr Lawrence, ndr). Parliamo di una pellicola capace di annoverare tra le sue fila artisti come David Bowie, autore di una performance straordinaria, e Ryuichi Sakamoto, artefice della colonna sonora. È stato il grande successo di quel film che spinse Bernardo Bertolucci a venire da me dicendomi: «sei riuscito ad avere un successo incredibile con un film realizzato in un luogo così particolare per cui ti propongo di farne uno ambientato in Cina». Grazie a Furyo ero riuscito ad avere dei soldi e quindi ho potuto incarnare per davvero la figura del produttore cinematografico. Il denaro guadagnato mi ha permesso di realizzare quel film con Bernardo. Furyo ha sancito l’inizio dell’età adulta, quella del mio interesse per la produzione. Realizzare un’opera di così grande consenso, capace di piacere alla maggior parte delle persone mi ha fatto capire qual era la mia strada.

Temi e tabù di Jeremy Thomas

Sesso e morte sono i due grandi tabù messi in scena nei tuoi lungometraggi. In queste storie il corpo li include entrambi diventando il mezzo attraverso il quale illustrare il viaggio della vita.

Non ho molte esperienze di nascita, ma sicuramente nascita, sesso e morte assieme alla politica e all’amore sono i grandi temi della vita, quindi lo sono anche del cinema Nel raccontare gli esseri umani le storie più interessanti sono quelle in cui si parla di questi archetipi. Da qui la ragione per cui sono presenti in tutti i miei film.

Hai portato sullo schermo opere in apparenza intraducibili. Una su tutte Il pasto nudo che David Cronenberg ha tratto dall’omonimo libro di William S. Burroughs. Erano in molti a volerlo fare ma nessuno c’era mai riuscito. Sappiamo che la produzione è stata molto avventurosa costringendovi a ricostruire in studio la Tangeri degli anni cinquanta. Come sei stato capace di venirne a capo?

La risposta è una sola: Cronenberg.

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The Storm of Jeremy Thomas

  • Anno: 2022
  • Durata: 94
  • Distribuzione: IWonderfull
  • Genere: documentario
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Mark Cousins,
  • Data di uscita: 17-July-2022