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Film da Vedere

Bugie rosse e Cattive inclinazioni, ovvero il cinema thriller di Pierfrancesco Campanella, in home video

Due lungometraggi irregolari, non allineati, diversi, in cui si può ritrovare lo spirito di un cinema animato dalla volontà di raccontare storie capaci di restituire il clima e l’atmosfera del periodo in cui furono realizzati

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Dopo Strepitosamente… flop (1991), commedia gradevolmente ironica, gli anni Novanta per Pierfrancesco Campanella, regista atipico nel panorama cinematografico italiano, furono contrassegnati dal thriller, laddove diresse ben due film che risentivano della lezione del primo Dario Argento, sebbene le ambientazioni e, più in generale, le atmosfere erano sensibilmente mutate, riadattate al nuovo momento storico e al gusto personale di chi li aveva scritti e messi in scena.

Se Bugie rosse (1993) ha un andamento più classico nello svolgimento dell’intreccio narrativo, con un’attenzione particolare all’erotismo e ad alcuni dettagli sanguinolenti – in questo senso, si potrebbe dire che Campanella abbia preceduto tanto cinema successivo -, con una vicenda in cui, a fronte di una serie di omicidi, si cerca un colpevole, Cattive inclinazioni (2003), invece, si inserisce all’interno del genere in maniera metaforica, nella misura in cui la dimensione aleatoria della storia raccontata diviene il pretesto per segnalare la deriva di una società sempre più spietata e drammaticamente incline a utilizzare qualsiasi mezzo pur di perseguire i propri interessi.

Piace, in particolare, del cinema di Campanella, l’accuratezza nella scelta del cast: il regista ha spesso scoperto nuovi talenti che poi avrebbero avuto una fulgida carriera, come nel caso di Bugie rosse in cui, accanto alla brava e suggestiva Gioia Scola e Tomas Arana (attore che ha lavorato con Martin Scorsese, Ridely Scott, Christopher Nolan e James Gunn, solo per citarne alcuni), troviamo un carismatico Gianfranco Jannuzzo, interprete dalla solida estrazione teatrale, la straordinaria Alida Valli, indimenticabile diva del panorama cinematografico internazionale (Hitchcock, Visconti, Bertolucci, Argento, etc.), Natasha Hovey, all’epoca inarrestabile stella in ascesa (Verdone, Lamberto Bava), e un giovanissimo, ma già efficace, Lorenzo Flaherty, tutt’ora assai attivo sul grande schermo e in televisione.

Stessa considerazione può essere fatta per Cattive inclinazioni. In quell’occasione Campanella riuscì ad “arruolare” due grandissimi attori, quali Florinda Bolkan e Franco Nero; a impreziosire ulteriormente il film concorrono le convincenti prestazioni della brava Eva Robin’s e della sensuale Elisabetta Cavallotti, oltre a quelle di Elisabetta Rocchetti e Mirca Viola.

L’atteggiamento più opportuno per avvicinarsi a questi due preziosi film, finalmente ripubblicati in home video grazie a CG Entertainment, è quello di inquadrarli innanzitutto nel genere di cui fanno parte, con le suggestive varianti apportate da Campanella e, soprattutto, nell’epoca in cui furono realizzati. Questo cinema risente di un’artigianalità a cui oggi siamo disabituati, laddove il digitale e, più in generale, le moderne tecnologie consentono di fornire una patinatura che se da un lato abbellisce dall’altro standardizza. Ma ciò che potrebbe far storcere il naso a qualche sprovveduto, in realtà costituisce un incalcolabile valore aggiunto, che rende Bugie rosse e Cattive inclinazioni due opere assai affascinanti e meritevoli della più viva attenzione. Due lungometraggi irregolari, non allineati, diversi, in cui si può ritrovare lo spirito di un cinema animato dalla volontà di raccontare storie capaci di restituire il clima e l’atmosfera del periodo in cui furono realizzati. E ciò non può non essere colto da chi abbia ancora uno sguardo lucido e attento.

Distribuiti da CG Entertainment, Bugie rosse e Cattive inclinazioni sono disponibili in dvd, corredati da ricche sezioni di contenuti speciali, con interviste a Pierfrancesco Campanella e introduzione ai film.

Trova Bugie rosse e Cattive inclinazioni su CG Entertainment

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