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Giochi di Potere: il cinema politico del danese Per Fly

Il regista danese Per Fly sembra sia rimasto schiacciato dalla fluidità didascalica di film politici che hanno preceduto la sua pellicola, tra cui Il caso Spotlight e The Post. Giochi di potere non possiede quel ritmo scandalistico che dovrebbe accompagnare lo spettatore nella comprensione del caso messo in scena

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Un possente relativismo morale fa da cornice alla storia di Michael (Theo James), un giovane idealista che entra a far parte della Big Squad delle Nazioni Unite come coordinatore del programma “Oil for Food”, “Petrolio in cambio di cibo”, un programma umanitario che puntava a permettere all’Iraq di vendere petrolio nel mercato mondiale in cambio di cibo, medicine, e altre necessità umanitarie destinate alla popolazione.

Giochi di Potere è un’eloquente filippica che mira a smascherare un colossale sistema di corruzione ai vertici dello stesso governo occidentale che appoggia le sanzioni, persone e organizzazioni pagate da Saddam per tenere in piedi il sistema. Alleanze spregiudicate, strette proprio all’interno del palazzo di vetro sporco di sangue innocente. La pellicola è basata sull’omonima autobiografia-inchiesta Soussan Backstabbing for Beginners: My Crash Course in International Diplomacy di Michael Soussan, un giornalista freelance del New York Times e del Wall Street Journal. Grazie al reiterato intervento di Soussan, vennero fuori informazioni che fecero vacillare la veridicità del progetto umanitario, portando all’emersione di prove concrete di un giro di corruzione che coinvolgeva nello scandalo il capo di Michael, il sottosegretario dell’ONU Pasha, e nomi prestigiosi della politica e della finanza mondiale.

Il regista danese Per Fly sembra sia rimasto schiacciato dalla fluidità didascalica di film politici che hanno preceduto la sua pellicola, tra cui Il caso Spotlight e The Post, opere in grado di sostenere un reportage dalla sua fase embrionale fino all’obiettivo complessivo: rendere pubblico lo scandalo con fierezza editoriale attraverso il processo visivo concesso dalla pellicola. Nel caso di Giochi di potere, invece, pare che ci sia una voragine tra un evento e l’altro; l’esser riduttivo dal punto di vista narrativo fa sgretolare l’intero film, nonostante la convincente interpretazione di Ben Kingsley, che sembra trovarsi a suo agio nel ruolo di Pasha, ma che non rappresenta in modo soddisfacente l’intrigo politico che dovrebbe essere il cuore pulsante del film. Giochi di potere non possiede quell’incalzante ritmo scandalistico che dovrebbe accompagnare lo spettatore nella completa comprensione del caso. È alquanto approssimativo dare per scontato che tutti sappiano tutto: partendo da questo imprescindibile presupposto, si aprono alcune falle, in mancanza di dialoghi possenti e flashback che avrebbero dovuto fare da prologo allo spettatore. In modo inspiegabile in Giochi di potere è stato reciso l’elemento che avrebbe potuto salvarlo dall’anonimato strutturale: il climax.

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  • Anno: 2018
  • Durata: 108'
  • Distribuzione: M2 Pictures
  • Genere: Thriller
  • Nazionalita: USA, Danimarca, Canada
  • Regia: Per Fly
  • Data di uscita: 11-July-2018