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Outrage Beyond: il film di Takeshi Kitano

Takeshi Kitano firma il primo sequel della sua carriera: Outrage Beyond segue Outrage del 2010 e continua il suo personale discorso sul mondo Yakuza. Ancora una volta il regista ci mostra le dinamiche di questo microcosmo fatto di regole e rispetto, ma anche di violenza e tradimento

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 Outrage Beyond, il film diretto da Takeshi Kitano, sequel di Outrage del 2010. È stato in concorso per il Leone d’oro alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

«Credo che un regista abbia bisogno di essere obiettivo sulla materia trattata. Posso pensare a delle scene cruente e violente ma qualche volta bisogna limitarsi. Sebbene io non sopporti la banalità nei miei film, non è così facile concepire una scena con la giusta dose di pepe. Contemporaneamente, però, cerco di non fare cose eccentriche solo per il gusto di farle. Essere un regista richiede equilibrio e gusto estetico per trovare la giusta dose di crudeltà da mostrare».

Così il regista Takeshi Kitano si esprime sulle scene di violenza contenute in Outrage Beyond.

Sinossi

La guerra tra clan della yakuza per il controllo del potere preoccupa non poco le forze di polizia. La crisi economica ha portato i membri del Sanno, l’organizzazione più potente della regione di Kanto, a sfidare apertamente il pericoloso clan degli Hanabishi, coloro che dettano leggi e condizioni nella regione di Kansai. Non riuscendo a porre freno all’ondata di sangue generata, la polizia decide di rimettere in libertà Otomo (Takeshi Kitano), il vecchio scagnozzo che tutti credevano morto.

Outrage Beyond: la recensione di Taxi Drivers (Vittorio Zenardi)

Takeshi Kitano firma il primo sequel della sua carriera: Outrage Beyond segue, infatti, Outrage del 2010 e continua il suo personale discorso sul mondo Yakuza. Ancora una volta il regista giapponese ci mostra in modo concreto e realista le dinamiche di questo microcosmo fatto di regole e rispetto, ma anche di violenza e tradimento. Sviscera tic e contraddizioni di questa ‘istituzione’ formata da uomini d’onore, dove un patto vale più dei legami di sangue. Le scene di violenza sono intervallate da gag comiche, quella dell’interrogatorio è esilarante, in pieno stile Kitano. Ma almeno altre due sono da ricordare: quella delle palle da baseball e l’uccisione di Kato, (Tomokazu Miura), capo destituito, nella sala da gioco.

Outrage Beyond: la regia di Takeshi Kitano

La prima evidenzia come il regista, con due diverse inquadrature, passi facilmente a due registri differenti. In campo lungo, infatti, la scena della testa colpita a ripetizione dalla macchina che lancia le palle è comica, mentre quando la faccia è in primo piano, svelandone l’atroce tumefazione, la sensazione cambia notevolmente. La seconda pare “sospesa”, il sonoro si dissolve per farci sentire solo il coltello che affonda nelle viscere, mentre l’immagine viene rarefatta con l’uso del rallentì. L’epilogo con la paradossale uccisione di Kataoka (Fumiyo Kohinata) fa intuire come Kitano/Otomo si diverta come un bambino dispettoso che vuole sempre l’ultima parola.

Le inquadrature sono stilisticamente perfette, con un effetto glamour che si scontra con l’oggetto rappresentato, come i corpi a terra crivellati di colpi che assumono comunque un aspetto patinato. Se pur superiore a Outrage, il Outrage Beyond paga un certo appiattimento su tematiche ampiamente affrontate, senza dare quella svolta creativa che ci si aspetta da un maestro come lui. Il motivo pare darlo lui stesso in sala stampa: “Se mi mettessi a fare i film che vorrei fare, purtroppo le persone che mi sono intorno, ed io stesso, finiremmo per stancarci. Per questo ho deciso di fare film che possano essere fruiti più facilmente dallo spettatore”. Anche se ha dichiarato che ha già nel cassetto la sceneggiatura per un terzo episodio, e in attesa che ci ripensi, conserviamo la speranza di una sua nuova poetica.

Outrage Beyond

  • Anno: 2002
  • Durata: 119'
  • Distribuzione: 01 Distribution (Home Video)
  • Genere: Azione
  • Nazionalita: Giappone
  • Regia: Takeshi Kitano