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Il tunnel dell’orrore di Hooper e l’esordio horror di Coppola in blu-ray

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Già diverso tempo fa, sempre all’interno di questa rubrica, abbiamo avuto modo di parlare di The funhouse: Il tunnel dell’orrore (1981) di Tobe Hooper, in quanto reso disponibile su supporto dvd tricolore da Pulp Video con una sezione extra costituita da trailer originale, galleria fotografica e filmografia del regista.
A distanza di tempo, però, ci vediamo costretti a tornare sullo slasher in questione, uscito nello stesso anno di Halloween 2 – Il signore della morte e del secondo Venerdì 13 e sicuramente debitore nei confronti del precedente Horror puppet (1979) di David Schmoeller, a sua volta derivato in maniera evidente dal capolavoro hooperiano Non aprite quella porta (1974).
Già, perché, in edizione integrale – con momenti inedito sottotitolati in italiano – e corredato non solo di quattro trailer originali e altrettanti spot radio, ma anche di galleria fotografica, commento audio del regista e del Tim Sullivan autore di 2001 maniacs (2005) e, soprattutto, cinque minuti di scene aggiunte nella sua versione televisiva, rivive anche in blu-ray; consentendo ai seguaci dell’alta definizione di riassistere alla vicenda dei quattro amici – tra cui la Elizabeth Berridge poi vista in Amadeus (1984) – che, in cerca di una serata all’insegna del divertimento, rimangono di nascosto all’interno del tunnel dell’orrore di un luna park durante l’orario di chiusura.
Senza immaginare, ovviamente, di doversela vedere con il sanguinario, deforme figlio del padrone del posto; nel corso di circa novantacinque minuti di visione che, caratterizzati da un inizio volto a citare esplicitamente sia quello di Halloween-La notte delle streghe (1978) che la mitica sequenza della doccia di Psycho (1960), relegano alla sua ultima mezz’ora gli omicidi, rappresentando una horror metafora riguardante la crescita.

Terrore alla 13 ora
E le sorprese in alta definizione targate Pulp non sono finite, perché, dopo decenni di latitanza, grazie alla label tira fuori – in versione originale sottotitolata in italiano – dal dimenticatoio Terrore alla 13ª ora (1963), ovvero quel Dementia 13 che, prodotto dal re dei b-movie Roger Corman, segnò l’esordio dietro la macchina da presa per Francis Ford Coppola, in precedenza occupatosi soltanto di co-regie e del mediometraggio Tonight for sure (1962).
Una pellicola girata in bianco e nero che, con JackFoxy BrownHill alla regia della seconda unità, parte da una situazione alla Agatha Christie, tirando in ballo una famiglia riunitasi nel proprio castello irlandese al fine di commemorare la prematura scomparsa della piccola Kathleen, per poi rivelarsi non poco anticipatrice sia del cinema di Dario Argento che della succitata saga Venerdì 13.
Del resto, mentre la presenza di inquietanti pupazzetti e bambole non possa fare a meno di richiamare alla memoria alcune successive immagini di Profondo rosso (1975), è impossibile non pensare alle imprese dello squarta-teen-ager Jason Voorhees (tanto più che annegato da bambino) dal momento in cui un misterioso individuo armato di ascia comincia a mietere vittime.
Aspetto che, complice l’ambientazione con lago, precedono anche il Reazione a catena (1971) di Mario Bava, sebbene sia addirittura la colonna sonora a ricordare da vicino quella poi composta da Harry Manfredini per accompagnare le sanguinarie gesta del serial killer dalla maschera da hockey.
Un cult sommerso da riscoprire, qui arricchito di trailer e lobby cards nella sezione del disco riservata ai contenuti speciali.

Francesco Lomuscio

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