Scanners trilogy è il cofanetto che Plaion pictures aggiunge alla sua sempre più ricca collana Midnight Gold. Un prestigioso cofanetto cartonato che, come il titolo suggerisce, racchiude i tre capitoli che costituiscono la trilogia fanta-horror Scanners, iniziata nel 1981 dal canadese David Cronenberg. Trilogia i cui altri due tasselli portano invece la firma del Christian Duguay poi autore, tra l’altro, de I dinamitardi e Screamers – Urla dallo spazio. Trilogia in questo caso distribuita su cinque dischi, dei quali quattro blu-ray e un 4K Ultra HD. Con uno dei blu-ray interamente dedicato a contenuti extra relativi al primo Scanners. A cominciare da galleria fotografica, trailer tedesco, tv spot, radio spot, trailer e teaser inglesi. Più interviste al musicista Howard Shore, al direttore della fotografia Mark Irwin e agli attori Stephen Lack, Michael Ironside e Lawrence Done. Senza contare quelle agli effettisti Chris Walas e Stephan Dupuis e al produttore esecutivo Pierre David. Oltretutto regista nel 1994 dello Scanner cop cui ha fatto seguito un anno più tardi Scanner cop 2 di Steve Barnett. Ma non finisce qui, in quanto abbiamo anche sessantotto minuti di conversazione tra il fumettista Stephen R. Bissette e il critico cinematografico Tim Lucas. E ancora, ventuno minuti di Q&A con Cronenberg e Shore e quasi nove di Inside scan: Scanners, in compagnia del giornalista esperto di horror Alan Jones. Più Trailers from hell, con il Mick Garris artefice della serie televisiva Masters of horror, e oltre un’ora di Ironside allo Slash Filmfestival. Il tutto corredato di uno special book e quattro cartoline da collezione.
Scanners (1981)

Incarnato da Stephen Lack, Cameron Vale scopre di essere uno scanner, individuo superiore dotato di particolari poteri. Gli stessi che gli consentono di prendere possesso della mente (e non solo) dei comuni mortali, trovandosi a dover fronteggiare il malvagio Darryl Revok. Fornito delle stesse facoltà ma intenzionato ad utilizzarle per conquistare il mondo sfruttando altri suoi simili appartenenti al proprio movimento segreto. Ed è Michael Ironside in una delle sue migliori interpretazioni da villain a concedere anima e corpo a quest’ultimo. Anche protagonista dell’impressionante momento in cui fa esplodere la testa di un tizio che lo convoca su un palco per dimostrare al pubblico tali capacità. Un’immagine non poco raccapricciante che non ha potuto fare a meno di rimanere incastonata nella storia del cinema dell’orrore. Forte degli ottimi effetti speciali di trucco realizzati da una squadra comprendente veri e propri maestri della prostetica quali Dick Smith e il citato Walas.
Rappresentando, insieme al coinvolgente scontro finale tra Vale e Revok (anch’esso ricco di memorabile effettistica), il punto visivamente più accattivante dell’operazione.
Autentica critica in fotogrammi all’industria farmaceutica (è sufficiente apprendere la maniera in cui sono stati generati gli scanner) in forte aria di allegoria socio-politica. Fino all’inaspettato colpo di scena conclusivo di uno dei primi esempi su celluloide di mix tra horror in salsa fantascientifica e film d’azione. Nonché pellicola che pose definitivamente all’attenzione del grande pubblico e della critica colui che ci avrebbe regalato, tra l’altro, Videodrome e La mosca. Già comunque dispensatore di orrori legati al corpo attraverso Il demone sotto la pelle, Rabid – Sete di sangue e Brood – La covata malefica. Qui alle prese con un plot da spy story disponibile sia in 4K Ultra HD che su supporto blu-ray. Entrambi provvisti di commento audio del dottor William Beard e di traccia musica ed effetti quali contenuti speciali.
Scanners 2 – Il nuovo ordine (1991)

Rifiutatosi Cronenberg di girarlo, a dieci anni dal primo arriva sul grande schermo il secondo Scanners. Ponendo al timone di regia il direttore della fotografia Christian Duguay, qui al suo primo lungometraggio cinematografico dopo un paio di esperienze televisive. Ne è stavolta protagonista David Hewlett nei panni del giovane David Kellum, dotato dei consueti poteri telepatici e che poi scopriamo essere legato a Cameron Vale. Giovane che finisce per dover fronteggiare insieme alla sorella il dottor Morse e l’ufficiale di polizia Forrester, ovvero Tom Butler e Yvan Ponton. Il primo impegnato ad assumere il controllo degli scanner da sfruttare per convincere l’amministrazione cittadina ad eleggere il secondo quale nuovo capo della polizia. Che li renderebbe poi il suo invincibile braccio armato.
E, a cominciare dall’apertura ambientata in un locale con videogiochi, risulta subito evidente che, rispetto al capostipite, qui si guardi maggiormente all’intrattenimento spettacolare.
Come testimonia ulteriormente la sequenza della rapina all’interno del minimarket. Del resto, al di là dell’evidente sottotesto relativo alla pericolosità del potere, dell’opera cronenberghiana rimane soltanto la tipologia di soggetti sovrannaturali su cui si costruì. Tanto che, tra immancabili crani pronti a deflagrare e corpi che si deformano, è il movimento da action movie ad essere privilegiato. Al servizio di un sequel il cui blu-ray offre anche diversi bonus. Dal trailer inglese a quello tedesco, passando per una galleria fotografica e Inside scan: The new order. Un approfondimento di otto minuti a cura del sopra menzionato Alan Jones.
Scanners 3 (1991)

Il terzo Scanners apre con un incidente durante una festa natalizia inavvertitamente provocato da Alex Monet, dal volto di Steve Parrish. È lui il nuovo scanner protagonista, che, giudicato non colpevole per l’accaduto, si ritira poi in un monastero orientale. Ovviamente nel tentativo di controllare le proprie facoltà attraverso le discipline locali. A differenza della sorella Helena alias Liliana Kamorowska, la quale, anch’ella scanner, ricorre al farmaco sperimentale F3 prodotto dal padre adottivo: il dottor Monet di Colin Fox. Farmaco i cui effetti collaterali portano però la donna a trasformarsi in una pericolosa assassina con progetti di dominio del genere umano. Donna sempre più sexy e spietata che soltanto Alex può contrastare, oltretutto impegnato in incontri di kickboxing thailandese.
Nel corso di quello che, nato dall’idea per una serie tv mai andata in porto, secondo il regista Duguay doveva essere l’episodio più brillante e selvaggio.
E, a proposito di tv, la metafora relativa alla pericolosità del potere sembra qui avvicinarsi anche allo sfruttamento del mezzo televisivo per diffonderlo. Mentre, tra un’esplosione di sangue in acqua e la sequenza della porta girevole, si avverte non poco un forte (retro)gusto ironico. Basterebbe pensare alla situazione con seducente infermiera o a quella del braccio mozzato che cade sul parabrezza. Man mano che, con omaggio ad Arancia meccanica quando Alex respinge i raggi laser attraverso la mente, il respiro è sempre più quello di un b-movie. Accompagnato nella sezione extra del blu-ray da galleria fotografica, trailer inglese e tedesco. Più i quasi sei minuti di Inside scan: The takeover con il solito Alan Jones.