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Alice nella città

‘Domani interrogo’: intervista a Anna Ferzetti e Umberto Carteni

L’attrice e il regista raccontano la storia dietro la commedia generazionale ambientata a Rebibbia.

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Domani interrogo è il nuovo lungometraggio di Umberto Carteni, tratto dall’omonimo romanzo di Gaja Cenciarelli.
Una commedia generazionale che parte dalle aule di un liceo di Rebibbia per raccontare molto più della quotidianità scolastica: un affresco corale sulle difficoltà, le contraddizioni e le speranze dei ragazzi di oggi – e, insieme, sulla fatica e la passione di chi cerca ancora di educarli.

Il film uscirà con Vision Distribution prossimamente nelle sale italiane.

Una donna ostinata e determinata per il bene dei ragazzi 

Protagonista è Anna Ferzetti, nei panni di un’insegnante di inglese delle superiori che, pur terrorizzata dagli studenti, continua a credere nel valore profondo della scuola come spazio di crescita e riscatto. Viene assegnata a una classe considerata “irrecuperabile”: un gruppo di adolescenti inquieti, diffidenti, provenienti da contesti familiari complessi e realtà sociali difficili. Tra fumo, cellulari, primi amori e sogni spezzati, i ragazzi sembrano destinati a perdersi in una quotidianità senza prospettive.

Dietro l’apparenza di una prof timorosa si nasconde però una donna determinata a non arrendersi. Tra tentazioni di fuga e momenti di sconforto, decide di restare, di mettersi in gioco e di provare davvero a capire i suoi studenti. In questo incontro – fragile, caotico e profondamente umano – troverà un nuovo senso al proprio ruolo e alla propria vita.

Con un’intensa interpretazione di Anna Ferzetti, Domani interrogo esplora il confine tra insegnamento e ascolto, restituendo un ritratto autentico e umano della scuola e delle sue sfide contemporanee.

Di tutto questo abbiamo parlato con Anna Ferzetti e Umberto Carteni, che ci hanno raccontato la genesi del progetto e cosa significhi oggi, più che mai, credere nel potere della parola e dell’educazione.

L’origine del film

Umberto, come è nato il progetto di Domani interrogo? Cosa ti ha spinto a portare sullo schermo il romanzo di Gaja Cenciarelli?

Il film nasce da Simone Paragnani, che è lo sceneggiatore insieme a Gaja Cenciarelli. È stato lui a propormi il libro: l’ho letto e me ne sono innamorato, soprattutto per quegli elementi quasi “sgrammaticati” che aveva – nel senso buono del termine – perché non seguiva un ritmo narrativo tradizionale. Proprio questa sua struttura mi ha convinto a farne un film.

Oltre al tema, che trovo bellissimo e attuale, ciò che mi ha colpito è il modo in cui il libro raccontava i destini dei ragazzi: ci ho sentito tanta verità, e questo mi ha fatto innamorare della storia.

Anna, in che modo ti sei avvicinata al personaggio di questa professoressa? Cosa ti ha colpito di più di questo ruolo e cosa ti ha convinto ad accettarlo?

Ho letto il libro e me ne sono innamorata, proprio come Umberto. Ci ho ritrovato anche degli aspetti molto personali e, rileggendolo, ho rivissuto il mio percorso scolastico e le sue difficoltà. Mi ha profondamente commosso il racconto di questa donna – perché poi Gaja è la protagonista del libro, è proprio la sua storia, lei è una professoressa – e da lì mi sono innamorata del personaggio. È un ruolo davvero ricco di tante sfumature: ha un passato particolare, è molto appassionata del suo lavoro, vuole conoscere davvero i ragazzi, capirli e aiutarli.

Allo stesso tempo, però, è lei stessa ad essere aiutata da loro, perché credo che quando si vivono certi incontri a scuola con gli studenti si tratti anche di una crescita personale.

Anna Ferzetti in una scena del film

L’insegnamento del set

Che tipo di rapporto si è instaurato tra te e i ragazzi sul set? 

Bellissimo. Io continuo a sentirli ancora adesso. Siamo diventati una classe, in qualche modo, perché loro continuano a chiamarmi “professoressa”. Ci sentiamo, ci diamo consigli. Si è creato esattamente quello che poi si vede nel film.

Qual è la lezione più importante avete appreso da questa esperienza? C’è qualcosa che questo film, il confronto con i ragazzi o il lavoro sul set vi ha insegnato, anche a livello personale o professionale?

Umberto Carteni:

Direi che la lezione più grande per me è stata quella di dimenticare tutta la conoscenza che avevo fino a quel momento e lasciarmi sorprendere dall’emozione che si era creata con questi ragazzi. Ho messo da parte il mestiere, le certezze, e ho cercato semplicemente di seguirli, insieme ad Anna, lasciandomi guidare dalle sensazioni e dall’autenticità del gruppo.

Anna Ferzetti:

Forse, al di là della tematica, c’è stato davvero un grande ascolto tra noi attori – cosa che dovrebbe essere sempre così, ma che in questo caso è stata particolarmente evidente. Mi sono fatta sorprendere da un insieme di cose, mi sono lasciata andare proprio perché era una scelta di Umberto quella di aspettare, di ricevere, di capire. Ci sono stati tanti momenti di improvvisazione, molto liberi, ed è stato davvero emozionante.

L’effetto sul pubblico

Quale riflessione sperate che il pubblico, soprattutto i ragazzi, possa trarre da Domani interrogo?

Umberto Carteni:

Speriamo di riuscire a intercettare davvero quelle che sono le loro storie, a ricostruire un’empatia tra i personaggi del film e chi lo guarda, in particolare i giovani. Ma anche i professori, perché spesso sono lasciati soli a combattere battaglie molto dure.

Anna Ferzetti:

Io spero, nel mio piccolo, di aver contribuito ad aiutare un settore che oggi è un po’ abbandonato e non tutelato, quello degli insegnanti. Ci sono tanti bravi professori che hanno voglia di dare tanto e di mettersi in gioco, ma manca una struttura e una società che riconoscano davvero il valore e l’importanza della scuola per le future generazioni.

Umberto Carteni:

Viviamo in una società che ha tralasciato un aspetto fondamentale: tutti hanno diritto allo studio, e tutti devono avere il diritto non solo di essere preparati, ma anche di essere formati come esseri umani. Perché è questo che fa la scuola: ti forma come persona e ti aiuta a capire chi vuoi diventare.

Domani interrogo

  • Anno: 2025
  • Durata: 95 min
  • Distribuzione: Vision Distribution
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Umberto Carteni