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Alice nella città

‘Niente di speciale’ le sfaccettature dell’animo umano

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Niente di speciale

Niente di speciale, cortometraggio scritto e diretto dal regista emergente Giovanni Conte, è presentato nella sezione Onde Corte- Fuori Concorso Panorama, all’interno della programmazione del Festival Alice nella città.

La promozione dei giovani talenti e la scoperta di nuove forme cinematografiche, compresa la valorizzazione dei cortometraggi, è alla base del Festival che si svolge quest’anno dal 15 al 26 ottobre a Roma.

Niente di speciale e la fragilità dell’animo umano

In Niente di speciale , uno dei protagonisti è Giacomo che, dopo una brutta rottura con l’ormai ex fidanzata, esce di notte e si imbatte in una donna, Valentina, seminuda che lo intima di accompagnarla all’hotel in cui alloggia. Giacomo, abbastanza stranito dalla situazione e ancora scosso, decide di darle una mano.

La situazione inizia via via a diventare surreale, quando diversi personaggi, con vissuti e storie di vita diverse, entrano prepotentemente nella scena.

Una coppia di futuri sposi, seguita da un uomo che riconosce subito Valentina, una coppia di donne apparentemente molto arrabbiate e un altro uomo, che si suppone essere anch’esso legato a Valentina.

In soli 19 minuti, Giovanni Conte, riesce attraverso il suo Niente di speciale, ad indagare le diverse sfaccettature dell’animo umano. Ognuno con le sue fragilità e debolezze. Paura del futuro e con esso paura del matrimonio, rotture dolorose relazionali, come quella che prova Giacomo, dissapori per comportamenti legati al presente o al passato.

Questo e molto altro è l’essere umano. La sua forza risiede spesso nella sua fragilità. Niente di speciale  ci fa immergere a pieno nei vissuti dei protagonisti, seppur appena accennati. Questo è possibile anche grazie ad un buon uso della colonna sonora, composta dalla musica di Giovanni de Cataldo, che scandisce i silenzi e i pensieri dei protagonisti.

Una strana odissea urbana

Niente di speciale è una strana odissea urbana in cui i protagonisti si ritrovano loro malgrado. Questa odissea è lo specchio dei nostri tempi. Alla fine della serata, ogni personaggio si trova indirettamente o direttamente cambiato dall’esperienza.

Forse è proprio questo il senso del cortometraggio, che si apre con una citazione dello scrittore e medico francese L.F Celine in cui capiamo che nella vita le più grandi sofferenze e il dolore sono necessarie per raggiungere, prima di morire, la completezza di sé stessi e l’autenticità che ci fa sentire vivi e completi.

Niente di speciale

  • Anno: 2025
  • Durata: 19 minuti
  • Distribuzione: Mia Film
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italiana
  • Regia: Giovanni Conte