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Biennale del Cinema di Venezia

‘Ammazzare stanca’, i fantasmi di un assassino

Presentato nella sezione Spotlight dell'82 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia "Ammazzare Stanca" è l'ultimo film di Daniele Vicari, tratto dall'autobiografia di Antonio Zagari

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Ammazzare stanca

Come si fa a uccidere un fantasma? Chiede Angela (Selene Caramazza) ad Antonio Zagari (Gabriel Montesi) durante un incontro in prigione, nel momento in cui la donna diventa consapevole di essersi innamorata di un assassino. Lui le risponderà che ne ha tanti di fantasmi con cui fare i conti.

Daniele Vicari torna a Venezia per la quarta volta dopo Velocità massima (2002), Il mio paese (2006) e La nave dolce (2012) con il suo film Ammazzare Stanca, autobiografia di un assassino in concorso nella sezione Venezia Spotlight.

Gabriel Montesi, un fragile cowboy lombardo

Antonio Zagari è interpretato da Gabriel Montesi, che dopo una serie di riusciti ruoli secondari (Favolacce, Speravo de mori prima, Dostoevskij, Il primo re, L’abisso), prende tutta la scena, giganteggia fisicamente sugli altri personaggi, cambia volto più volte. Ha il look di un cowboy del Varesotto che nasconde una grande fragilità dietro i suoi baffoni scuri, che sorride quando il vento gli porta via il suo cappello bianco. Antonio è il figlio di Giacomo Zagari, boss della n’drangheta, interpretato da Vinicio Marchioni.

Nel 1990 diventa un pentito e scrive la sua autobiografia, a cui Vicari, che l’ ha letta appassionatamente, si è ispirato. Si tratta di un testo in cui non manca l’aspetto ironico come suggerito dal titolo che fa il verso a Pavese, forse inaspettato per la materia trattata. Nel film di Vicari l’ironia è un elemento vincente e spezza una narrazione che a tratti sembra girare su se stessa, omicidio dopo omicidio. La Jena del Giambellino (Thomas Trabacchi) è sicuramente il personaggio che strappa più sorrisi con la sua caratterizzazione variopinta e ondeggiante, lasciando questa volta a Rocco Papaleo un ruolo più drammatico e velenoso, quello del boss Don Peppino Pesce.

Ammazzare stanca: una storia familiare

Giacomo è un padre che alle logiche sentimentali antepone quelle del potere. Padre e figli sono lontani. Antonio e suo fratello minore Enzo parlano in italiano con un forte accento del nord che si scontra con la durezza della lingua calabrese paterna. Antonio sa sparare e uccidere ma non vuole più farlo. Da neonato, ha ricevuto il battesimo della Santa, che suo padre ripeterà con suo nipote. Il bambino ha toccato il coltello, l’assassino è battezzato.

Anche il destino di Enzo è segnato, ma a differenza del fratello lui vi soccomberà. Andrea Fuorto, co-protagonista nello struggente e incendiario Patagonia, è molto bravo nel mostrare il cambiamento che avviene in Enzo dopo essere diventato affiliato alla n’drina di famiglia. Da ragazzo spensierato che ama andare in moto con il suo amico Riboli a vampiro cocainomane che avrà sulla coscienza la morte dell’amico.

Ammazzare è un lavoro che ti fa fare carriera ma non puoi dirlo a nessuno.

Antonio Zagari: il rivoluzionario

Sono gli anni ’70 e intorno a lui altri giovani si ribellano. Chi lavora nelle fabbriche si scaglia contro i padroni, gli studenti nelle università preparano striscioni rossi. Il movimento di ribellione giovanile degli anni ’70 resta sullo sfondo, solo accennato in poche inquadrature e battute di dialogo, mentre la rivoluzione personale di Antonio è in primo piano.

Vicari riesce a dare la sua chiave di lettura al genere tanto abusato in Italia del gangster movie e lo si capisce già dalla prima scena in cui Antonio deve svolgere il suo lavoro sanguinoso. La sensazione fisica di nausea e ribrezzo alla vista del sangue, il rifiuto di un piatto sanguinolento di carne. Dopo aver visto serie tv e film in cui l’uccisione di altri esseri umani si svolge in modo meccanico, l’introspezione del personaggio di Antonio è incredibilmente autentica e necessaria.

Angela (Selene Caramazza) perdona l’assassino e decide di amare l’uomo. Antonio affida ad Angela la sua autobiografia, pagine e pagine di confessioni, nomi, accuse che porteranno all’avvio dell’operazione Isola Felice. È così che Antonio Zagari ha ucciso i suoi fantasmi, con una penna e un quaderno di pagine bianche.

 

Ammazzare stanca

  • Anno: 2025
  • Durata: 129
  • Distribuzione: 01 distribution
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Daniele Vicari
  • Data di uscita: 04-December-2025