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‘Il rapimento di Arabella’: l’arte di ricominciare dai propri rimpianti

Dal 4 dicembre arriva al cinema 'Il rapimento di Arabella', il film di Carolina Cavalli presentato in anteprima alla Biennale di Venezia

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Direttamente dalla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sezione Orizzonti, arriva finalmente al cinema Il rapimento di Arabella. Vincitore del premio per la migliore attrice a Benedetta Porcaroli, il film è scritto e diretto da Carolina Cavalli. Sul grande schermo, lo vedremo dal 4 dicembre, distribuito da PiperFilm.

Il rapimento di Arabella: si può sempre ricominciare?

Holly, 28 anni, ha sempre pensato di essere la versione sbagliata di sé stessa e che la sua vita non sia andata nel modo giusto. Quando incontra una bambina di nome Arabella, si convince di aver trovato sé stessa da piccola. Decisa a scappare di casa, la bambina nasconde la sua identità e asseconda il desiderio di Holly: tornare indietro e diventare qualcuno di speciale.

Il rapimento di Arabella esplora, attraverso la commedia nera, il dolore dei rimpianti e indaga temi quali la solitudine e l’imperfezione.

Dietro l’occhio di Carolina Cavalli

Il rapimento di Arabella, seconda opera della regista Carolina Cavalli, è una produzione PiperFilm, Elsinore Film e The Apartment, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Tenderstories. Scritto e diretto dalla stessa Cavalli, il film è prodotto da Antonio Celsi e Annamaria Morelli, e per PiperFilm da Massimiliano Orfei, Luisa Borella e Davide Novelli.

A guidare il cast troviamo Benedetta Porcaroli, Lucrezia Guglielmino e Chris Pine, affiancati da Marco Bonadei ed Eva Robin’s.

Il film è realizzato con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura. Ha inoltre beneficiato del contributo della Regione Veneto – PR FESR del Veneto 2021-2027 e del sostegno della Fondazione Veneto Film Commission e della Regione Emilia-Romagna, attraverso la Emilia-Romagna Film Commission.