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Figari international short film festival

‘Comunque bene’, storia di un doloroso incontro tra padre e figlia

Al Figari International Short Film Fest 2025, in programma dal 13 al 18 giugno, 'Comunque bene', interessante cortometraggio firmato da Beatrice Baldacci

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Comunque bene, shortfilm

A 29 anni, la vita di Lisa (Anna Manuelli) scorre nella precarietà. Alle sue spalle, una famiglia ormai disgregata; innanzi a lei, soltanto incertezze. È in questa scarna quotidianità che, improvvisa, giunge una telefonata da un numero ignoto. Dall’altro capo, la voce di un uomo; conosciuta ma inattesa, forse soltanto sperata. Sono passati quindici anni da quando lui è andato via, fuggito dinanzi alle proprie responsabilità per rifarsi una vita altrove. Altri affetti, altri figli. Ora quell’uomo (Claudio Corinaldesi) le chiede un incontro proprio lì, in quell’assurdo American Diner dove andavano quando lei era piccola. Quando tutto sembrava essere a posto.

Lui è suo padre. E per Lisa è forse giunto il momento di riallacciare i fili di un rapporto lontano.

Il racconto di una solitudine

Il cestello della lavatrice gira incessantemente, mentre Lisa è indaffarata nelle faccende di casa. Si apre così Comunque bene (2024), cortometraggio di Beatrice Baldacci in concorso al Figari International Short Film Fest 2025.

Ed è un’immagine che già evoca il sentimento dell’intero racconto. Perché, proprio come quel cestello, la vita della protagonista gira intorno a se stessa, chiusa nelle incertezze affettive ed economiche, ristretta in una malinconia dal sapore amaro.

Eppure tutto va “comunque bene”. Come a dire che tutto deve per forza andare bene. Specie se bisogna contare solo su di sé; se occorre fare a meno di chi avrebbe dovuto prendersi cura di noi, e invece ci ha abbandonati.

Potrebbe essere questo uno dei significati da dare al titolo di questo intenso, struggente cortometraggio che, in soli 17 minuti, riesce con assoluta credibilità ed efficacia a calare lo spettatore nell’universo emotivo di Lisa: paura e solitudine, rabbia e orgoglio, bisogno d’affetto e speranza. Tutto per un passato che torna con le sue promesse o illusioni. Forse mosso da un sincero afflato, forse spinto soltanto dai sensi di colpa.

Un’opera realizzata con grande delicatezza e sensibilità

La giovane, talentuosa regista Beatrice Baldacci – già autrice dell’interessante, pluripremiato lungometraggio La Tana (2021), presentato in anteprima alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia – affronta con delicatezza e sensibilità non comuni il tema spinoso delle famiglie disfunzionali e dei vuoti affettivi ad esse conseguenti. Imbastisce una storia priva di orpelli e ridotta all’essenziale, puntando sul legame empatico tra la protagonista e chi si trova dall’altra parte dello schermo. Opta per un’ambientazione notturna e una location straniante in grado di dare la giusta amplificazione al disagio della sua Lisa. E soprattutto ricorre all’utilizzo della camera a mano e dei primissimi piani della stessa ragazza per catturarne le emozioni più profonde. Ed è questa la scelta vincente. Perché Anna Manuelli offre un’interpretazione ai limiti della perfezione. Espressioni modulate nei minimi dettagli, sguardo sempre in bilico tra implosione ed esplosione. Viene così a crearsi una tensione emotiva che coinvolge immediatamente lo spettatore e lo accompagna per tutta la durata del racconto. Insomma, per la giovane attrice fiorentina si tratta di una prova eccezionale. Una prova che ha trovato il giusto coronamento nei molteplici riconoscimenti ottenuti (tra cui, la menzione speciale al festival ‘Visioni Italiane’ 2024 e il premio come miglior attrice al ‘Sulmona International Film Festival’ 2024 e al ‘​Cortinametraggio’ 2025) e che incornicia un’opera intensa e vibrante, ispirata dalle vicende personali dell’ottima Baldacci.

Un’opera – presentata in anteprima mondiale al festival ‘Alice nella Città’ 2024 – in cui presa di coscienza e accettazione potrebbero costituire un nuovo orizzonte al termine di una lunga notte.

Beatrice Baldacci presenta il suo La Tana a Città di Castello

Comunque bene

  • Anno: 2024
  • Durata: 17 minuti
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Beatrice Baldacci