Pochi registi ostentano il loro amore per il cinema con la stessa audacia di Quentin Tarantino. I suoi film sono un mix di storia del cinema: riferimenti, omaggi e reinvenzione. Quindi, quando il regista ha pubblicato una lista di 64 film che, a suo avviso, ogni amante del cinema dovrebbe vedere, non si è trattato solo di una lista, ma di una vera e propria scrittura cinematografica.
Queste selezioni riflettono il suo mix unico di gusto cult, profonda conoscenza e opinioni feroci, offrendo uno sguardo sui film che lo hanno plasmato sia come artista che come fan.
Oltre il canone: gemme inaspettate e capolavori di genere
Le scelte di Tarantino non si limitano ai capolavori universalmente acclamati: celebrano l’insolito, il rischioso e il decisamente bizzarro. Include Non aprite quella porta, un film che ha ridefinito l’horror attraverso un terrore puro e un realismo crudo. Proprio accanto? Showgirls, uno dei film più criticati della sua epoca, che Tarantino considera audace e incompreso. Questo contrasto è intenzionale. Per lui, il grande cinema non deve necessariamente significare “rispettabile”; deve solo essere indimenticabile.
C’è anche Venerdì (1995), una commedia ricca di cultura avvolta nel fumo d’erba e nelle atmosfere di quartiere, e Quasi buio, un western sui vampiri intriso di noir, tanto elegante quanto sanguinoso. Con Anything Else (2003), un film di Woody Allen meno noto, e Sisters, l’inquietante thriller psicologico di Brian De Palma, il messaggio di Tarantino è chiaro: scavare più a fondo dei grandi successi.
Visione essenziale attraverso la lente di Tarantino
Ciò che rende importanti queste scelte è il modo in cui hanno chiaramente influenzato l’opera di Tarantino stesso. Il ritmo e il tono di Die Hard riecheggiano nelle scene d’azione di Kill Bill o Bastardi Senza Gloria. L’eleganza contorta di Un Uomo Chiamato Cavallo si allinea al suo amore per i western revisionisti. La sua lista non riguarda solo il gusto, ma anche la narrazione, il tono e quanto un regista possa spingersi oltre i limiti del cinema.
Per i cinefili, la lista è sia una sfida che una caccia al tesoro. È un promemoria del fatto che amare veramente il cinema significa abbracciare lo strano, lo stilizzato e, a volte, il superficiale. Perché nel mondo di Quentin Tarantino, i difetti possono essere pregi, e i rischi sono il luogo in cui avviene la magia.
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Fonte: IndieWire