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‘Love’ e il rapporto intricato tra piacere e amore

'Love' (titolo originale 'Kjærlighet') di Dag Johan Haugerud indaga forme di intimità che vanno oltre i limiti delle relazioni convenzionali

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'Love' è il secondo capitolo della trilogia di 'SEX-LOVE-DREAMS' del regista norvegese Dag Johan Haugerud. In sala dal 17 aprile

Love (2024) rappresenta il secondo film della trilogia SEX-LOVE-DREAMS del regista Dan Johan Haugerud. Il lungometraggio, affronta diverse sfaccettature dei rapporti amorosi legati alla sfera intima della sessualità.

Scritto e diretto dal regista norvegese, Love è stato presentato durante l’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film arriva nella sale italiane il 17 aprile, distribuito da Wanted Cinema. Attraverso il suo stile di scrittura intimista e anticonformista, il regista riesce a indagare le dinamiche che si inseriscono nel dibattito inerente alla sfera emotiva dell’amore e quanto essa sia direttamente proporzionale a quella del piacere.

Il rapporto tra piacere e amore

Il film, segue le vicende di un’urologa di nome Marianne (Andrea Bræin Hovig) e del suo collega infermiere Tor (Tayo Cittadella Jacobsen). Marianne lavora nel reparto di oncologia e gran parte della sua routine la costringe a fare i conti con la morte e la malattia: dare sentenze del genere ai propri pazienti l’ha resa estremamente pragmatica, forse anche troppo razionale, come se la sua sfera emotiva si fosse assopita.

Il personaggio di Tor, al contrario, mostra un’estrema sensibilità, soprattutto nei confronti dei pazienti omosessuali, in quanto, essendo gay lui stesso, sa che un’intervento come la rimozione della prostata, dovuta a una malattia, possa venire considerata come una vera e propria amputazione al corpo maschile. e provocare in molti pazienti una forte depressione e senso di inadeguatezza.

Proprio attraverso queste sfortunate diagnosi il film indaga il rapporto tra piacere e amore. I due colleghi stringono un legame sempre più profondo, uniti nella sorte dalla loro professione, che li obbliga a volte a dover annunciare un esito medico anche tragico. Il film, attraverso questo solido rapporto indaga le diverse sfaccettature che la dimensione sentimentale può prendere, in base alle scelte e al percorso di vita individuale.

'Love' è il secondo capitolo della trilogia di 'SEX-LOVE-DREAMS' del regista norvegese Dag Johan Haugerud. In sala dal 17 aprile

Love è una storia innovativa sulla dimensione dell’amore

Oggigiorno si tende a fare una distinzione fra piacere e amore. Il piacere, qui più esplicitamente inteso come sessuale, viene spesso paragonato alla dimensione dell’eros.

Accade spesso che le due sfere percorrano due binari che non sempre si incrociano, ma che viaggiano in parallelo. Questo è dovuto, probabilmente, anche alla semantica che sta dietro alle parole che si usano nel linguaggio più comune. Spesso ci si dimentica che Amore, il dio romano protagonista della favola di Amore e Psiche, presente all’interno delle Metamorfosi di Apuleio, sia il corrispettivo di Eros, ovvero il dio greco dell’amore.

In Eros, per gli antichi greci, la sfera dell’amore e del piacere erano due facce della stessa medaglia, indistinguibili.

Questa simbiosi sembra essersi persa nella contemporaneità. Si parla spesso di amore platonico, o del piacere sessuale fine a se stesso. È consuetudine considerare amore e piacere due sfere dell’intimità che si uniscono solo per brevi periodi. Love si concentra proprio su questo punto: l’amore e il piacere sono più connessi di quanto si possa immaginare.

Ci possono esseri piaceri che durano una vita e amori fatui, o viceversa. Per i più fortunati invece queste due dimensioni vanno a braccetto.

Il rapporto medico-paziente esemplifica l’intimità tra corpi

La capacità di affrontare questa dimensione intima attraverso il rapporto medico tra paziente e curante, è una strategia narrativa estremamente interessante e fuori dagli schemi. Lo sguardo dello spettatore si focalizza sui sentimenti provati, e su cosa essi siano in grado di scatenare.

Nel film la scrittura di Dag Johan Haugerud pone dei quesiti interessanti: una notte di sesso con uno sconosciuto rispetto a quali termini di paragone vale meno di un rapporto monogamo e duraturo? Cosa determina l’intensità di quell’esperienza rispetto ad un’altra? E da quando abbiamo iniziato a classificare amore e piacere su due piani della realtà differenti?

Il piacere, deve essere per forza carnale, l’amore invece è qualcosa di più profondo che trascende la sessualità. Ogni quesito che il lungometraggio pone trova diverse risposte, tutte valide, tutte possibili. Perché Love racconta, attraverso le esperienze personali dei protagonisti, una storia più grande di loro. Ovvero ciò che è universale e intrinseco alla natura dell’uomo: l’attrazione e le affinità elettive che si instaurano nell’interazione con le persone che fanno parte della nostra quotidianità.

In Love il piacere e l’amore travolgono l’amicizia

Nonostante manchi la componente erotica fra i due protagonisti della storia, in Love di Dag Johan Haugerud viene messo in risalto anche quanto all’interno di un’amicizia ci siano delle componenti molto profonde legate all’amore.

Marianne e Tor si sostengono a vicenda, e sostenendosi si comprendono. Provano una reciproca compassione. Ma la compassione non è sinonimo di commiserazione. Bensì di simpatia, ovvero provare passione insieme per qualcosa che sta accadendo, che sia un evento tragico o felice.

La profonda amicizia fra i due viene rappresentata sullo schermo da diversi momenti. Il racconto dell’amico di Tor conosciuto sul traghetto per Oslo, anch’egli omosessuale, e che è in convalescenza a causa dell’operazione subita. Oppure Marianne che svela al collega e amico i suoi timori inerenti alla relazione amorosa che sta vivendo ultimamente.

Love è anche amicizia, fiducia. Le atmosfere del film sono ambientate sullo sfondo del fiordo di Oslo, del suo mare. Il traghetto che collega le diverse provincie della zona è un luogo di passaggio, di incontri fortunati oppure mancati. Una perfetta metafora sulla vita, e soprattutto sulla fugacità dell’amore.

editing Giulia Radice

Love

  • Anno: 2024
  • Durata: 119'
  • Distribuzione: Wanted Cinema
  • Genere: Drammatico, Sentimentale
  • Nazionalita: Norvegia
  • Regia: Dag Johan Haugerud