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Focus Italia

‘L’infinito’ – Il film d’esordio di Contarello, scritto con Sorrentino

Uscirà nelle sale il 15 maggio l'opera prima del regista presentata in anteprima al Bif&st 2025

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L'infinito di Umberto Contarello

Sarà distribuito da Piper Film, L’Infinito, il primo lungometraggio Umberto Contarello scritto a quattro mani con Paolo Sorrentino.

La poesia, il ponte verso l’inquietudine

L’infinito è una meditazione visiva che esplora la tensione tra il finito e l’eterno, tra la piccolezza dell’umano e la vastità del tempo e dello spazio. La recitazione misurata, il ritmo lento, la fotografia elegante rendono il film contemplativo. Si muove tra realtà e astrazione, spesso con un uso lirico delle immagini e una colonna sonora rarefatta che dà voce al silenzio. L’infinito è anche una riflessione sul presente, sul bisogno di profondità e sulla poesia come strumento per comprendere l’inquietudine del vivere.

 

Le dichiarazioni e la nascita dell’idea

Io non ho più niente da dare, solo qualcosa da dire, forse

Inoltre Contarello ha aggiunto:

Questa avventura a quattro mani è avvenuta in modo sintetico, questa sorpresa è venuta da Paolo che in – una telefonata lamentosa – mi ha detto: questa volta il film lo fai tu.  Sì, ciclicamente ci lamentiamo, forse più lui con me: decide che il mondo ce l’abbia con lui – sono momenti che passiamo tutti – e lì mi sono detto: cerchiamo di capovolgere questa cosa e renderla proficua.

Mentre Sorrentino dichiara:

Così ecco l’idea di questo progetto con lui protagonista, attore capace e dotato: con tutti gli scarti narrativi del caso, è una storia sul periodo che lui stava passando, con riferimenti a Kaurismäki e Jarmush, che tanto abbiamo amato negli Anni ’90, un periodo d’oro con cose formidabili, libere e sgraziate del cinema americano. Non so se sia finito veramente quel periodo o se siamo invecchiati noi ma, da spettatore, faccio fatica a rintracciare la scoppiettante disinibizione, anche di certo cinema europeo.

Infine, Contarello conclude:

volendo fare un film intimo, piccolo, tutte le scelte sono servite per riuscire a costruire il senso di un vuoto che ha una sua densità. Per me un film è qualcosa che mi dà due ore di oblio, caratteristiche del neofita, quale io sono, e così ho cercato di fare. La risata, poi, fa denudarsi da sé e crea un tono danzante, siamo diventati vecchi e con noi il cinema che ci piace.

Umberto Contarello

Umberto Contarello è uno sceneggiatore e scrittore italiano, noto per il suo lavoro nel cinema e nella televisione. È stato coinvolto in numerosi progetti di grande successo, lavorando spesso in collaborazione con registi e produttori italiani di rilievo.

Tra i suoi lavori più noti c’è la sceneggiatura per il film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero nel 2014. Contarello ha collaborato con Sorrentino anche per altri progetti cinematografici e televisivi. È anche conosciuto per la sua scrittura raffinata e la capacità di trattare temi complessi e profondi attraverso le storie che crea.

Oltre alla sua carriera cinematografica, Umberto Contarello è stato anche coinvolto in lavori per la televisione e in progetti teatrali. La sua capacità di coniugare il linguaggio cinematografico con una visione critica e originale della società lo ha reso uno degli sceneggiatori più rispettati del panorama italiano.