Albatross, il nuovo film di Giulio Base, con Francesco Centorame, Michele Favaro, Linda Pani, Tommaso Santini, Luca Predonzani, Paolo Massaria, Giovanni Vit, con Gianna Paola Scaffiddi e con la partecipazione di Giancarlo Giannini, uscirà in sala il 3 luglio distribuito da Eagle Pictures.
Il giornalismo e la guerra
Il film racconta la vera storia del triestino Almerigo Grilz, “inviato di guerra indipendente” (così amava definirsi), a cui il mondo stava stretto. Dopo gli anni giovanili di militanza politica, con i suoi amici Gian Micalessin e Fausto Biloslavo decide negli anni ’80 di fondare l’agenzia stampa “Albatross”. Armato della sua grande passione di conoscere il mondo e raccontarlo, convinto della necessità di documentare i conflitti ignorati, Grilz è sempre in giro con la sua telecamera, in Medio Oriente, Asia e Africa, dove nell’87 – in Mozambico – trova la morte a 34 anni.
Le dichiarazioni di Giulio Base
In merito alla realizzazione del progetto si è espresso il regista che ha dichiarato:
«Ci sono storie che non gridano, eppure lasciano un’eco. “Albatross” è una di queste. Ho incontrato la vicenda di Almerigo Grilz sei anni fa: un giornalista inviato di guerra caduto durante un reportage. Da subito ho sentito che raccontarla avrebbe significato addentrarsi in una materia complessa, stratificata. Ma è stata proprio quella complessità ad attrarmi. “Albatross” non vuole essere né un ritratto celebrativo né un atto d’accusa. È un tentativo di avvicinarsi alla vita di un giovane uomo attraversando i contrasti della sua epoca. Ho approcciato quegli avvenimenti senza tesi precostituite, lasciando spazio al dubbio».
Almerigo Grilz
Almerigo Grilz (1953–1987) è stato un giornalista e videoreporter italiano. Dopo un passato politico, si è dedicato al giornalismo internazionale, specializzandosi in reportage da zone di conflitto. Ha lavorato come freelance, firmando servizi per diverse testate, tra cui ABC, CBS, NBC, Sunday Times, Channel 4, RAI e Panorama. Grilz è morto in Mozambico nel 1987, colpito durante un reportage sulla guerra civile nel paese. Dal 2024, a suo nome è intitolato un Premio giornalistico per giovani reporter.
Il film è una produzione One More Pictures con Rai Cinema, con il contributo delFondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura, con il contributo di Apulia Film Commission eil contributo di Friuli Venezia Giulia Film Commission.
Scritto e diretto da Giulio Base, con la direzione della fotografia di Giuseppe Riccobene e il montaggio di Diego Capitani. La scenografia è firmata da Viviana Panfili, mentre i costumi sono curati da Laura Costantini.