Ieri prima di cena giunge la notizia della morte improvvisa di Michelle Trachtenberg a soli 39 anni. Un’attrice che per chi era teenager negli anni Duemila poteva significare due cose principali: Buffy l’ammazzavampiri e Gossip Girl. Ma mentre nel teen drama patinoso con Blake Lively assurgeva al ruolo manipolatorio dell’alta borghesia dell’ Upper East Side interpretando Georgina Sparks, è nel teen drama di una generazione, Buffy the Vampire Slayer,che paradossalmente ha il ruolo più importante per se stessa, ma soprattutto per la serie di Joss Whedon.
Il personaggio di Sarah Michelle Gellar, come tutti sappiamo, è la Cacciatrice, la prescelta, destinata a salvare l’umanità dalla moltitudine di vampiri, mostri ed entità crudeli che minacciano il suo mondo. Ma Buffy è incentrato anche su un solido viaggio dell’eroina, una delle prime scritture femminili per un personaggio televisivo : la Gellar si contorce al proprio interno dovendo far coesistere le difficoltà sentimentali e private con la missione eroica; essere quindi la sola in grado di salvaguardare Sunnydale.
Mentre molti prodotti seriali entrano in crisi nelle seconde e terze stagioni, Buffy sembra aver finito il proprio ciclo al termine della quarta stagione, quella del primo anno universitario della Cacciatrice. Dalla quinta stagione invece l’idea di Whedon è quella di inserire, con un vero e proprio plot twist, Dawn, la sorella che prima non c’era e che, come si vedrà nel corso della serie, non è mai esistita in modo naturale. Chiamata la Chiave, il personaggio di Michelle Trachtenberg è il tipico caso in cui una sterzata di scrittura non snatura un prodotto seriale ma lo aiuta ad andare avanti.
Dawn, la Chiave – Michelle Trachtenberg
Dawn, dopo un episodio sporadico nella quarta stagione, compare stabilmente nella quinta; Per Buffy, Willow e Xander il suo inserimento è qualcosa di naturale, un fatto ovvio che è sempre esistito. Molto meno per lo spettatore che si trova questa ragazzina interpretata da Michelle Trachtenberg come un oggetto sconosciuto con cui rapportarsi. Dawn è la Chiave creata dal villain della stagione, la dea dell’inferno Glory, un collegamento destinato ad aprire un portale tra le creature del male e il mondo terreno di Sunnydale. La sorella di Buffy inizia quindi il suo percorso come personaggio di prospettiva in un episodio, il secondo della quinta stagione, in cui la Trachtenberg col suo voice over narrante annota sul suo diario le azioni della gang buffyana, assumendo un occhio esterno sul Buffy Universe.

In questa prima fase, Dawn e la Cacciatrice passano dall’amore all’odio tra sorelle attraverso continui litigi e contrasti tipici del classico teen family drama. Nella quinta stagione, il rapporto tra la Gellar e Michelle Trachtenberg per Whedon è in linea con la costruzione di un nuovo carattere della serie che porta Buffy a mostrare un lato umano dentro la famiglia, un percorso che rigenera il viaggio femminile dell’eroina culminato nel fantastico episodio finale della quinta stagione, Il Dono.
La Cacciatrice, come tutti i the heroine’s journey, arriva al sacrificio per salvare la sorella, chiudendo la bocca dell’inferno, sostituendosi alla Chiave, e diventando davvero quell’eroina tragica creata per tutta la serie da Whedon. Già in questa parte Michelle Trachtenberg assurge al suo ruolo, quello di inconsapevole personaggio catalizzatore per l’evoluzione di un altro: la sorella che arriva all’epilogo del suo viaggio immolandosi per un bene superiore.
La ricerca della verità – Michelle Trachtenberg
Un episodio di Buffy l’ammazzavampiri sottovalutato è il tredicesimo, sempre della quinta stagione, Blood Ties. Qui Dawn scopre la verità su ciò che è. Un oggetto, un pericolo per il mondo buffyano, un’arma per la cessazione di quel mondo. Episodio che mette in luce tutte le abilità recitative di Michelle Trachtenberg. Dawn si distrugge dal dolore rendendosi conto di non essere umana, ma di essere stata creata per fare del male.
Ed è ancora il suo stato privilegiato di sorella-chiave che impone a Buffy un ennesimo cambiamento; è qui infatti che l’alterego di Sarah Michelle Gellar si rende conto del legame simbiotico con la sorella divenuta ai suoi occhi finalmente tale. Dawn, dopo la rivelazione di Spike, brucia i diari, i ricordi e rischia di andare incontro al suo destino scappando dalla crew per “donarsi” a Glory. Il recupero del rapporto umano tra le due sorelle fa di questo episodio un eccezionale peso emotivo da apripista per il finale di stagione e del sacrificio.

La potenziale cacciatrice e il lieto fine tra sorelle – Michelle Trachtenberg
Nel mezzo della stagione finale di Buffy, caratterizzata da una epicità che raramente è riscontrabile in serie tv così lunghe, Dawn e Buffy sono così vicine da cadere nell’omologazione dell’eroina. Forse ci sono due prescelte e Michelle Trachtenberg sembra davvero poter prendere le redini della Cacciatrice. Dawn, nell’episodio della settima stagione, Potential, ha l’arco narrativo più interessante: arriva a mettersi volutamente in pericolo per dimostrare di essere la nuova ammazzavampiri e la naturale erede di Buffy. Ovviamente non sarà così, e Dawn dovrà fare i conti con la realtà di essere solo la sorella di Sarah Michelle Gellar, non più la Chiave, ma solo un essere umano continuamente in pericolo.

Un episodio che accomuna i due viaggi dell’eroina, quello di Buffy costretta a salvare il mondo e quello di Dawn che con fatica cerca di ritagliarsi un posto accanto e non all’ombra della sorella. Il finale della sesta stagione sembra un epilogo narrativo e da character-driven perfetto; Buffy e Dawn guardano nel burrone ciò che rimane del liceo di Sunnydale, la sorella chiede alla Cacciatrice cosa farà, lei sorride con una felicità mai vista. Un epilogo perfetto che racchiude l’evoluzione di un rapporto tra Dawn e Buffy prima altalenante e alla fine inossidabile. Dando giustificazione a una serie rivitalizzata soprattutto grazie all’ex Chiave.
In qualche caso sono i personaggi laterali e comprimari che riescono in ciò che i protagonisti non possono fare più. E Michelle Trachtenberg, nelle tre stagioni di Buffy the Vampire Slayer, rappresenta la vera eroina della serie. La scossa necessaria per riattivare il mondo buffyano con un lascito importante: le avversità si risolvono grazie ad un’unione inaspettata e necessaria.