Il secondo lungometraggio della regista finlandese, tratto da un evento reale, è una commedia drammatica che indaga il timore di una guerra imminente, includendo una riflessione sui rapporti interpersonali
Presentato per la prima volta in Italia, in occasione del Linea d’Ombra Film Festival, The Missile è il secondo lungometraggio diretto da Miia Tervo. Molto apprezzato dalla critica, il film ha ricevuto il premio come miglior progetto di finzione all’Helsinki International Film Festival nel 2023.
Chi è Miia Tervo, regista di ‘The Missile’
Miia Tervo nasce in Finlandia nel 1980. Prima di entrare nel mondo cinematografico, Miia lavora presso un impianto di lavorazione del pesce a Båtsfjord, nel nord della Norvegia. Successivamente, decide di dedicarsi alla scrittura creativa e alla regia, frequentando l’Orivesi College e l’Università di Aalto.
Negli anni vince numerosi premi per i suoi cortometraggi: Little Snow Animal (Lumikko), ad esempio, ha conquistato il Grand Prix per il miglior cortometraggio al Tampere Film Festival. L’opera è stata anche nominata presso la 23esima edizione degli European Film Awards.
Il primo lungometraggio di Miia Tervo è Aurora ed è incentrato sulla storia di una giovane donna dalla vita difficile che vive nel nord della Finlandia. Il film affronta la problematica delle molestie sessuali, utilizzando però un certo umorismo. Nel 2020 il film è stato nominato al Nordic Council Film Prize e ha vinto ben sette Jussi Awards.
Un missile caduto in Finlandia
Inverno del 1984. La giovane Niina (Oona Airola), madre single di due bambini e vittima di abusi domestici da parte dell’ex marito, inizia a lavorare per il giornale di una piccola città. La sua vita appare abbastanza normale, fino a quando un evento svolta la sua esistenza: lo schianto di un missile sovietico in Finlandia. La donna, quindi, intraprenderà un’indagine per scoprire la natura dell’accaduto, appassionandosi a tal punto da farne quasi l’unico scopo della propria vita. Nel frattempo, Niina conoscerà realmente sé stessa e incontrerà il vero amore.
Outsider
Il personaggio di Niina è sicuramente un outsider. Da subito emerge la sua incapacità di rientrare nella sfera della normalità e più volte si sente inadeguata. In varie occasioni, poi, la donna appare goffa e un po’ svampita, costituendo così una vera e propria anti-eroina. A prova di ciò, in un’intervista su Variety la regista afferma:
Volevo scrivere di una donna fragile e insicura. Non volevo avere questa superdonna. È molto forte. Trova la forza dentro di sé, ma queste cose sono anche davvero spaventose.
Nella sua atipicità, l’unico che sembra comprenderla all’interno della famiglia è un giovane punk, il cui aspetto contrasta con quello del resto dei famigliari. Impossibile, quindi, non associare i due personaggi, accomunati dalla loro incapacità di rientrare negli standard della società. Spesso, poi, sono presentati insieme, soprattutto nella prima metà del film, e le loro conversazioni avvengono in forma isolata rispetto a ciò che li circonda. La diversità dei due, però, non deve intendersi necessariamente in modo negativo: infatti, essa è ciò che permette loro di non omologarsi e di preservare la propria unicità.
La minaccia del nucleare: tra commedia e critica sociale
Come già accennato, The Missile si basa su un fatto realmente accaduto. Nel 1984 un missile sovietico è caduto nella Lapponia finlandese, suscitando non pochi sospetti. Difatti, come viene mostrato nel film, ben presto il fatto genera il caos tra i cittadini: essi si chiedono se una guerra nucleare sia alle porte o se, invece, si tratti puramente di uno sbaglio. La regista decide di dare enorme spazio alla tematica, attorno alla quale ruota tutto il film, illustrando i vari giochi di potere tra le autorità, rappresentate da soli uomini.
Nonostante l’argomento sia estremamente serio e, sfortunatamente, risulti attuale a causa della guerra in Ucraina, Miia Tervo decide di affrontare il tema con una certa ironia. Numerose, infatti, sono le gag che rimandano al missile appena caduto, così come sono frequenti le sue spettacolarizzazioni. La regista, quindi, non solo ci presenta una problematica in modo più sopportabile tramite la sua sdrammatizzazione e denuncia un mondo fortemente maschilista, ma pungola anche lo spettatore con una critica nei confronti della società. Numerosi sono gli sfruttamenti di situazioni critiche per poterne trarre profitto, rendendole veri e propri oggetti turistici. In questo modo, la caduta del missile si rivela un ottimo pretesto per creare ciambelle a tema, ma anche sfavillanti piatti da servire ai giornalisti arrivati sul posto per documentare l’accaduto.
Resilienza femminile
Nonostante la propria fragilità e le molteplici insicurezze, Niina possiede dentro di sé un’enorme forza. Innanzitutto, è una madre single con un passato di abusi domestici. La donna è costretta a crescere in modo indipendente i propri figli e, contemporaneamente, a cimentarsi in un nuovo lavoro. E non è tutto: Niina si ritrova a vivere in un contesto fortemente maschilista, dove le donne vengono viste come puri oggetti sessuali e considerate esseri inferiori rispetto alla controparte maschile.
The Missile, però, non rappresenta solo questo: infatti, nel corso della vicenda Niina affronta un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé stessa, il proprio valore e i propri bisogni. Al termine del suo percorso introspettivo si riconoscerà come una donna degna di rispetto e di amore.
Niina, quindi, darà prova agli altri, ma soprattutto a sé stessa, del suo vero valore e dimostrerà come gli stereotipi di genere possano (e debbano) essere abbattuti.
L’attrice protagonista ha particolarmente apprezzato questa evoluzione del personaggio:
Quello che mi piace di Niina è che è abbastanza coraggiosa da affrontare la cosa più difficile possibile: tracciare le linee e mettere finalmente sé stessa al primo posto. Non è facile per lei, ma è necessario.
La capacità di Niina di affrontare con leggerezza e umorismo gli ostacoli che le si presentano è proprio anche di Miia, mettendo così in scena un suo alter ego. La regista, infatti, ha dichiarato che:
Quando mi trovo di fronte a qualche tipo di minaccia o paura della violenza, tendo a fare battute o a scappare in un modo che mi protegge.
Violenza domestica
Tra le numerose tematiche, The Missile affronta anche quella dell’abuso domestico. L’ex marito della protagonista, infatti, all’inizio del film si trova in carcere a causa dei maltrattamenti inferti alla moglie.
In seguito, il fatto non sembra più preoccupare lo spettatore, poiché immerso nella nuova storia d’amore tra Niina e un giovane aviatore. Ad un certo punto, però, l’ex compagno si ripresenta a casa della protagonista. La famiglia di Niina decide di accoglierlo nuovamente a casa e la donna cerca di dimenticare il passato, convincendosi di essergli legata indissolubilmente (essendo pur sempre il padre dei suoi figli!). Poco alla volta, però, si avvieranno delle dinamiche nocive, che culmineranno nel brutale episodio finale.
Quest’ultimo è rappresentato con una spietata crudeltà, utilizzando un climax ascendente per accrescere l’intensità dell’evento. Esso comincia con alcune domande che diventano sempre più ossessive; la voce maschile accresce man mano la sua potenza e, infine, si conclude con gravi aggressioni fisiche. Queste vengono mostrate allo spettatore in tutta la loro violenza, colpendolo nel profondo: difficile non pensare alle numerose donne vittime di violenza e ai troppi femminicidi che accadono quasi ogni giorno.
Attraverso il suo lungometraggio, quindi, Miia ci sprona a reagire ai maltrattamenti fisici e psicologici, ricordandoci che essi non costituiscono la normalità di una coppia: l’amore, infatti, non dovrebbe mai comprendere il sentimento del dolore e della paura.
Di grande impatto è l’immagine conclusiva del film, in cui la protagonista, con il volto visibilmente tumefatto, abbraccia l’amato aviatore. Quest’ultimo le accarezza affettuosamente il viso, costituendo una situazione antitetica rispetto alle scene precedenti.
Con questa scelta finale, quindi, la regista suscita speranza nel pubblico: un futuro migliore è sempre possibile.
Conclusioni finali
The Missile si rivela una brillante commedia, attraversata però da toni cupi. Gli argomenti trattati non permettono a chi guarda il film di abbandonarsi al puro divertimento. Essi, piuttosto, dirigono verso una riflessione su questioni che fanno parte del nostro quotidiano. Oona Airola, attrice già affermata e che vanta la propria presenza in numerosi film, entra perfettamente nella pelle del personaggio e delinea sapientemente tutte le sue sfumature. Ciò le ha permesso di vincere il premio come miglior attrice al Göteborg film festival.
L’opera, però, possiede anche alcuni punti critici. Talvolta i ritmi della narrazione sono percepiti come un po’ lenti e si ha la sensazione che le tematiche secondarie non vengano affrontate in modo esaustivo. Ad esempio, la violenza domestica è trattata solo marginalmente rispetto al resto del film, che si concentra, invece, per lo più sulla presenza del missile e l’indagine che ne segue. Allo stesso tempo, però, è anche vero che un film deve incentrarsi necessariamente su alcuni aspetti, individuando così il proprio fulcro. Di conseguenza, si tralascia l’approfondimento di altri argomenti, a volte, però, correndo il rischio di farli apparire come puri accenni inseriti un po’ in maniera casuale.
In questo caso, il maggiore sviluppo di alcuni temi avrebbe sicuramente aumentato il valore di The Missil, che comunque costituisce una buona prova registica.
The Missile
Anno: 2023
Durata: 109
Genere: drammatico, commedia
Nazionalita: Finlandia
Regia: Miia Tervo
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