The Queen of Pop è un cortometraggio spagnolo del 2023, in concorso al Linea d’Ombra Festival (qui il programma), nella sezione cortoeuropa. Diretto da David Goñi, esplora con delicatezza e ironia i temi della crescita e della delusione, il tutto intrecciato con la potenza evocativa della musica. Protagonista del film è Sara, interpretata da Aída Gómez, una donna che, seduta sulla tavoletta del water nel suo bagno, decide di raccontare la sua storia per motivare una decisione folle che ha appena preso.
Iria Sáez nei panni di Sara bambina in un estratto di The Queen of Pop (2023)
The Queen of Pop: La musica come rifugio e disillusione
Il cortometraggio inizia con una Sara impacciata, nervosa e imbarazzata per una sua decisione che pare essere stata estrema. Nel tentativo di giustificarsi con una persona che non vediamo, la ragazza si tuffa nel profondo della sua relazione speciale con la musica di La Oreja de Van Gogh, gruppo pop spagnolo che ha segnato la sua adolescenza.
A soli 12 anni, infatta, Sara riceve in regalo una cassetta della band fatta da sua cugina maggiore, dando inizio a una connessione intima e personale con le canzoni di Amaia Montero. Per Sara, la musica diventa un rifugio nelle tappe più significative della crescita, dalla scoperta del proprio corpo alla confusione dell’adolescenza, fino all’amore idealizzato. Le canzoni di Amaia sono una sorta di diario sonoro che l’accompagna, ma, a differenza dei suoi coetanei che tappezzano le pareti con poster dei propri idoli, Sara non sente il bisogno di esporre fisicamente il suo legame: la sua connessione è troppo profonda, troppo personale, per essere condivisa con il mondo.
Crescendo, il filo invisibile che le lega si assottiglia sempre di più, minacciato di venir tagliato per sempre da fattori esterni. Così, tra avversità e nuove rivelazioni, Sara compie una scelta che cambierà per sempre il suo rapporto con il gruppo, ma soprattutto, con Amaia.
I mille volti di Sara: Talenti giovanissimi
In The Queen of Pop, il cast è fondamentale per trasmettere le sfumature emotive della storia di Sara. Aída Gómez interpreta la versione adulta di Sara, offrendo una performance intensa e riflessiva che esplora il legame profondo della protagonista con la musica e la crescita personale. Adriana Rivera e Iria Sáez danno vita alla Sara adolescente e bambina, rispettivamente, interpretando con efficacia la transizione dalla spensieratezza dell’infanzia alla disillusione dell’adolescenza. In particolare, è importante enfatizzare il talento di queste ultime attrici, molto giovani, ma altamente professionali.
Fernando Rojo, nel ruolo di Fran, è un elemento centrale della trama, innescando un cambiamento emotivo significativo nella protagonista. Laura Contreras completa il cast nel ruolo della madre di Sara. Le interpretazioni, soprattutto quella di Gómez, riescono a rendere il film particolarmente toccante, risuonando con chiunque abbia vissuto il potere della musica e dei ricordi nell’arco della propria crescita.
Aída Gómez nei panni di Sara adulta in un estratto di The Queen of Pop (2023)
Un amore che arde… fino a spegnersi
Il cuore della trama di The Queen of Pop si sviluppa quando Sara, dopo una delusione amorosa con Fran, un uomo di cui si è innamorata e che ha lasciato, arriva a una dolorosa realizzazione: la visione romantica dell’amore che Amaia Montero cantava nelle sue canzoni era una bugia.
La disillusione amorosa spinge la ragazza a un gesto estremo: bruciare tutti i ricordi legati a La Oreja de Van Gogh, dai biglietti dei concerti alle cassette, un atto simbolico per liberarsi dalle illusioni di un amore perfetto che non esiste. Questo gesto radicale non è solo una risposta al dolore, ma una presa di coscienza sul fatto che la vita non è così bianca e nera, così ideale come le canzoni che tanto amava.
Una riflessione sulla crescita e sulla musica: Il nucleo di The Queen of Pop
The Queen of Pop affronta temi universali come la crescita, la delusione e la perdita dell’innocenza, ma lo fa attraverso una lente musicale e personale. La musica di La Oreja de Van Gogh diventa il filo conduttore della narrazione, non solo come colonna sonora, ma come elemento che aiuta Sara a fare i conti con se stessa e con la realtà. Il cortometraggio, pur nella sua brevità, riesce a catturare il senso di nostalgia e la sensazione di crescita che accompagna ogni giovane adulto. La musica non è più il mezzo per sognare, ma un ricordo che Sara è pronta a lasciarsi alle spalle.
Mescolando commedia, musica e dramma in un racconto che tocca le corde emotive del pubblico, The Queen of Pop non può che coinvolgere. La regia di David Goñi riesce a dosare con equilibrio il tono della storia, alternando momenti di leggerezza a riflessioni più profonde sulla vita e sull’amore. La protagonista, Aída Gómez, offre una performance che trasmette con sensibilità la solitudine e la vulnerabilità di Sara, dando vita a una storia che fa riflettere sulla forza della musica nel definire la nostra identità e nel segnare i momenti cruciali della crescita.