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Cannes

‘Marcello mio’: il riflesso del doppio

La metamorfosi di Chiara Mastroianni, alla ricerca della propria identità tra cinema e vita

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Marcello Mio

Direttamente dal Concorso a Cannes, il 23 maggio arriva nella sale italiane Marcello mio, l’esperimento perfettamente riuscito di Christophe Honoré.

Questa è la storia di una donna di nome Chiara.
È un’attrice, figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un’estate che vede la sua realtà cadere nello scompiglio, Chiara decide di vivere come suo padre. Si veste come lui. Parla come lui. Respira come lui. L’imitazione di Chiara è così convincente che le persone intorno a lei iniziano a credere. La chiamano Marcello

Marcello mio è una forma ibrida di racconto, incentrato sulla figura dell’attore, alla base della genesi del film. Cosa è un attore quando non lavora, visto che l’inattività occupa una parte rilevante della sua vita. Di fatto, continua ad esserlo, anche nel rapporto con la realtà in cui è quotidianamente immerso. Il regista aveva scelto Chiara Mastroianni, la sua attrice francese preferita. Voleva seguirla nel ritmo della propria vita familiare, nell’ordinarietà. Ma Chiara ha una singolarità: il suo privato è inevitabilmente legato alla cinematografia, figlia delle due icone Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni.

Non si tratta di un film autobiografico: Marcello mio non vuole scavare nel privato di un rapporto, di una famiglia. Gioca sull’immaginazione, sulla doppia dimensione che Chiara inevitabilmente si porta dentro. La somiglianza impressionante con il padre Marcello è ciò che ha costruito questa esplorazione.

Chiara è un’attrice, da sempre incasellata come la figlia di… In cerca della sua vera identità. Dopo un provino frustrante e un sogno che la scuote nel sonno, decide di vivere la propria ‘maschera’, di diventare Marcello. Vaga per le vie di Parigi vestita da uomo, parlando in Italiano. Il nuovo Marcello susciterà non poche reazioni tra le persone che amano e conoscono Chiara: sua madre, Catherine Deneuve (meravigliosa nella sua spontaneità), inizialmente molto preoccupata. Il suo ex marito, il musicista Benjamin Biolay, il suo primo compagno Melvil Poupaud, il suo nuovo amico, l’attore Fabrice Luchini conosciuto al provino da cui è partito tutto. Sintonia ed empatia lo portano a cercare in Chiara un’amicizia sincera: Difficile trovare nei colleghi attori, veri amici. Un soldato inglese stanziato a Parigi che per primo la vede, nella metamorfosi in Marcello. Uno ‘straniero’ anche nel film, un fantasma d’amore, una fantasia notturna per Chiara.

Marcello Mio

Chiara!

Il titolo Marcello mio non deve trarre in inganno: Chiara è il centro, nel suo ritorno alle origini, la conosciamo meglio per la prima volta. Capiamo quanta Italia è dentro di lei, non solo nella lingua, ma nello sguardo non francese che rivolge al nostro Paese, carico di ricordi dell’infanzia, estati a Formia a mangiare pesce nel ristorante fisso di suo padre. Un pezzo di Italia è in lei, da sempre. Ce lo rende come un grande regalo ad occhi ed orecchie nostrane ormai assuefatte ad un’Italianità sbeffeggiata e stereotipata anche dai noi stessi.

Nel gioco delle parti a cui assistiamo, Christophe Honoré riesce a creare un romanticismo familiare, a trasformare il dolore della perdita, dell’assenza, in una reunion originale, malinconicamente allegra. Chiara viaggia con addosso la forma del padre attraversando i ricordi, ricomponendoli, ritrovandosi, capace finalmente di lasciarli andare senza abbandonarli.

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Marcello Mio

  • Anno: 2024
  • Durata: 121
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Genere: Drammatico, commedia
  • Nazionalita: Francia, Italia
  • Regia: Christophe Honoré
  • Data di uscita: 23-May-2024