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In home video Ostia di Sergio Citti

Ostia, esordio registico di Sergio Citti, approda in dvd.

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Pier Paolo Pasolini presenta Ostia, ovvero l’esordio dietro alla macchina da presa per il suo storico compagno di sceneggiature Sergio Citti. Un esordio di cui l’autore di Accattone firma insieme al buon Sergio proprio lo script, oltre ad occuparsi della supervisione tecnica e artistica. Un esordio datato 1970 e di cui sono protagonisti due fratelli anarchici che vivono di espedienti nella periferia romana. Rabbino e Bandiera, il primo dal volto di Franco Citti, il secondo incarnato dal Laurent Terzieff de La notte brava, ma con voce del regista. Due fratelli che, trovando addormentata in un campo la bella giovane Monica alias Anita Sanders, decidono di ospitarla nella loro abitazione: una vecchia torretta.

E il titolo, con evidente riferimento alla località balneare laziale d’ambientazione, lascia di sicuro pensare che lo spettacolo a cui stiamo assistendo sia un film estivo.

Un prodotto leggero, magari una commedia vacanziera. Un’impressione suggerita anche dal simpatico motivetto fischiato presente all’interno della colonna sonora curata da Francesco De Masi. Invece Ostia è un lungometraggio decisamente cupo, al cui interno si possono oltretutto avvertire spunti di quella che sarebbe poi stata la filmografia cittiana. A cominciare proprio dalle diverse interpretazioni cui si presta il suo titolo. Perché è vero che, come già accennato, Ostia è la frazione litoranea facente parte del comune di Roma, ma è anche qualcos’altro. È il termine utilizzato per definire il corpo di Cristo, quindi la vittima sacrificale per eccellenza.

Ostia rappresenta allora, a suo modo, la sacralità. Un elemento, dunque, che accomuna l’operazione al citato maestro Pasolini, considerando che era solito utilizzare musica sacra su vicende riguardanti prostitute e magnaccia. Una oltre ora e mezza di visione destinata a proseguire con i due fratelli e la donna che si scambiano racconti sul loro passato. I primi figli di un padre anarchico e sempre ubriaco, che sono arrivati ad uccidere, e di una madre finita in manicomio. La seconda che subì dal proprio genitore violenze. Man mano che, con incluso nel mucchio uno stupro, la oltre ora e mezza di visione non fatica ad avvicinarsi ad una tragedia greca. Una cupa oltre ora e mezza di visione che arriva progressivamente a far entrare in contrasto i due uomini proprio per amore della ragazza.

Fino al triste epilogo di un insieme che, con inclusi nel cast Ninetto Davoli e il Lamberto Maggiorani di Ladri di biciclette, s’immerge in un mondo arcaico.

Una società pre-borghese, figlia del boom economico, in cui Rabbino e Bandiera altro non sono che due emarginati. Narrati da Citti ricorrendo ad un registro come di consueto poetico-anarchico, in questo caso oscillante tra l’allegoria e l’atmosfera onirica. Senza comunque dimenticare parentesi esilaranti come quella delle confessioni con un sacerdote. Affrontando inoltre sempre con una certa delicatezza e, addirittura, pudore i vari momenti di crudezza tirati in ballo in Ostia. Un titolo che, fino ad oggi grande assente nel mercato dell’home video tricolore, è ora finalmente disponibile su supporto dvd grazie a Mustang Entertainment. Con il trailer e venticinque minuti di intervista a Giancarlo Scarchilli – regista del documentario Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova – nella sezione extra.

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