L’ultima volta che siamo stati bambini, film che vede l’esordio di Claudio Bisio dietro la macchina da presa, è stato visionato da Liliana Segre. La senatrice, sopravvissuta all’Olocausto, ha avuto modo di parlare delle sue impressioni sulla pellicola.
L’ultima volta che siamo stati bambini – Liliana Segre commenta il film
Liliana Segre ha avuto parole di elogio per il primo film da regista di Claudio Bisio. La senatrice a vita ha infatti dichiarato:
Caro Claudio, ho molto apprezzato il tuo film perché hai saputo rendere la freschezza e l’innocenza dei bambini con un tratto talmente sensibile da offuscare la tragedia che c’è sullo sfondo.
Un abbraccio. Liliana
Tale messaggio, come rivelato dal sito Ansa, è stato letto da Antonella Di Castro, vicepresidente assessora alla cultura della comunità ebraica di Roma. Il film, di cui recentemente è stato condiviso un nuovo trailer, debutterà nelle sale italiane il 12 ottobre.
Le altre informazioni sulla pellicola
Il film è tratto dall’omonimo libro di Fabio Bartolomei. Nel cast troviamo Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini, Marianna Fontana, Federico Cesari, Claudio Bisio e Antonello Fassari.
L’ultima volta che siamo stati bambini è una coproduzione Solea e Bartlebyfilm, in associazione con Medusa Film e in collaborazione con Prime Video. È prodotto da Sandra Bonzi, Claudio Bisio, Massimo Di Rocco e Luigi Napoleone. Le edizioni musicali sono a cura di Edizioni Curci – Bartlebyfilm.

La storia del film
Le vicende di L’ultima volta che siamo stati bambini hanno luogo a Roma nel 1943 e vedono come protagonisti quattro bambini dalle origini totalmente diverse. Italo è il ricco figlio del Federale, Cosimo ha il papà al confino e una fame atavica, Vanda è orfana e credente, Riccardo viene da un’agiata famiglia ebrea.
I quattro ragazzini giocano alla guerra mentre quella vera è intorno a loro. Tutto diventa un gioco per questi bambini e decidono di suggellare la loro amicizia con un patto “di sputo” e non “di sangue” per paura di tagliarsi.
Quando il 16 ottobre Riccardo viene portato via dai tedeschi per la sua discendenza ebrea, i tre amici rimasti credono di sapere dov’è e, per onorare il “patto di sputo”, decidono di partire in segreto per convincere i tedeschi a liberare il loro amico.