5 film anni ’80 da vedere su Netflix

Il cinema degli anni ’80 è un ricordo impresso nella mente di chi ha preso parte a quell’epoca, ma anche una scia entusiasmante per coloro che ne giovano ancora. Storie, emozioni, ritmo cardiaco accelerato e risate. Sono stati anni dai volti scolpiti nella storia e periodi di sperimentazione pura. In Italia, commedia e dramma sono due facce della stessa medaglia, la risposta ai cambiamenti globali che imperversavano nel Paese.

Qui di seguito una lista di 5 film usciti negli anni ’80 da vedere nel catalogo Netflix.

5 film anni ’80 da vedere su Netflix: direzione Italia

Bianco, rosso e verdone (1981)

Carlo Verdone in una scena del film.

Carlo Verdone non necessita di presentazioni, come non ne ha bisogno questa pellicola che ha da poco compiuto 43 anni. Secondo film del regista, lungometraggio iconico nel panorama della comicità italiana, il film si sviluppa in tre episodi, interpretati dallo stesso Verdone nelle diverse vesti di sua creazione: Furio Zaccano, Mimmo e Pasquale Amitrano. Si tratta di personaggi che ricalcano manie, peculiarità e idiosincrasie dell’italiano dell’epoca, caricaturali al punto da rappresentare un vero e proprio manifesto dell’Italia sociale, politica e comunitaria.

Il road movie all’italiana prodotto da Sergio Leone e musicato da Ennio Morricone è al contempo una satira intelligente e popolare, dal riso assicurato.

Celebre e apprezzata all’unanimità l’interpretazione di Sora Lella, sorella di Aldo Fabrizi, nel ruolo di una saggia donna romana a supporto di un nipote sempliciotto.

Qui per approfondire la storia sulla produzione del film.

Che ora è (1989)

Ettore Scola, Massimo Troisi e Marcello Mastroianni sul set del film.

Dalla commedia si passa al dramma. Ancora una volta, siamo di casa. Che ora è è un film diretto da Ettore Scola, in cui Massimo Troisi e Marcello Mastroianni si ritrovano per la seconda volta dopo Splendor (1989). Gli attori furono premiati a Venezia con una doppia Colpa Volpi.

Quando tre fuoriclasse si incontrano, non può che venir fuori un capolavoro. Attraverso la lente di Scola, un padre e un figlio solo il pretesto per raccontare i cambiamenti del nostro Paese, le storture capaci di generare al contempo tristezza e riso amaro. Il regista lo fa attraverso una storia antichissima e nuova, un rapporto familiare intricato e solido tra due che tentano di ri-costruire i pezzi di una relazione necessaria, ma dalla tenuta difficile. Ma è anche la possibilità di illustrare allo spettatore come si diventa a causa della storia, con una riflessione intima e sociale su come l’essere umano si trasforma insieme ad essa.

Una perla del cinema italiano dal valore inestimabile.

Qui per leggere la recensione.

5 film anni ’80 da vedere su Netflix: direzione Stati Uniti e Giappone

Stand by me (1986)

Wil Wheaton, Jerry O’Connell, River Phoenix e Corey Feldman in Stand by me.

Stand by me, il film cult di Rob Reiner, è entrato nella storia come una delle pellicole più rappresentative del passaggio all’età adulta.  Si basa sul racconto The body, scritto nel 1982 da Stephen King. Su assonanze e differenze tra opera letteraria e trasposizione cinematografica ne abbiamo parlato qui. Il film ha ricevuto una candidatura agli Oscar per la migliore sceneggiatura non originale e due ai Golden Globe per miglior film drammatico e miglior regista. É ritenuta da pubblico e critica una pellicola senza tempo, immortale.

Si tratta di un coming of age dal sapore lirico. Quattro ragazzini scoprono che c’è un cadavere in città e intendono recuperarlo per essere ricordati per sempre. La morte è il quinto elemento del quartetto e caratterizza l’intera narrazione fine alla fine, come un cerchio che si annoda su se stesso. Gli aspetti sorprendenti della pellicola riguardano la scrittura misteriosa e cupa, che fa da contrasto con le vicende fanciullesche che danno tono al racconto. A dispetto di quanto immaginano i bambini, il mondo sa essere un luogo ostile.

Nei panni dei protagonisti: il timido Gordie (Wil Wheaton), il caro amico Chris (River Phoenix), il tuttofare Teddy (Corey Feldman) e il paffutello Vern (Jerry O’Connell).

Qui per leggere la recensione.

Top Gun (1986)

Tom Cruise in Top Gun.

Film dai molteplici primati e riconoscimenti. Nel 2015 inserito all’interno del National Film Registry in quanto «culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo», Top Gun fu sin da subito record di incassi. Guadagnò al botteghino più di 355 milioni di dollari, dando inizio alla fortuna di un giovanissimo Tom Cruise, qui nei panni di Pete Mitchell-Maverick. Il protagonista è un marine aitante e impulsivo, divenuto simbolo di una generazione intera per comportamento e stile.

Top Gun è un’opera magistrale in termini di intrattenimento, che ha lasciato il segno anche nel suo capitolo successivo, Top Gun: Maverick, successo incommensurabile e recentissimo al botteghino.

Top Gun è un lungometraggio d’azione diretto da Tony Scott (fratello minore di Ridley Scott). La pellicola vinse un Oscar e un Golden Globe, entrambi per la miglior canzone originale prodotta da Giorgio Moroder per i Berlin.

Il mio vicino Totoro (1988)

Mei, Satsuki e Totoro in una scena del film.

Un’altra storia sull’infanzia, sullo stupore dell’età fanciullesca e sul senso della famiglia. Ci troviamo dall’altra parte del mondo, in un segmento di universo ricolmo di meraviglia targato Studio Ghibli. Il mio vicino Totoro (となりのトトロ in giapponese) è il quarto lungometraggio dell’inconfondibile Hayao Miyazaki, regista di fama internazionale. La pellicola affonda le radici nel passato dello stesso cineasta.

Mei e Satsuki sono due sorelle che si trasferiscono in una casa di campagna insieme al padre. La madre è ricoverata in un ospedale nei dintorni. La dimora in cui abitano è decadente e interessata da piccole creature chiamate susuwatari, spiriti visibili solo al buio. Uno di questi è Totoro, una presenza buffa e gentile che fa compagnia a Mei e Satsuki in questo passaggio doloroso di lontananza dalla figura materna.

Il film è un’elaborazione creativa di temi cari alla cultura giapponese e lo spirito guida delle due sorelle è da sempre mascotte dello Studio Ghibli. Il mio vicino Totoro ha ottenuto worldwide un successo di pubblico e critica. Un esempio di cinema d’animazione e non solo tra i più apprezzati di tutti i tempi.

Il film è di recente tornato in sala per festeggiare i suoi 35 anni, distribuito da Lucky Red.

Qui per leggere la recensione.

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