Connect with us

Reviews

Berlin Calling

“Nel contesto della Berlino dei nostri giorni, capitale europea della cultura “elettronica” e delle notti a base di techno ed electro-house, tra nightclub e viaggi a base di droghe sintetiche…

Pubblicato

il

Berlin-Calling-Paul-Kalkbrenner-Rita-Lengyel-Immagini-dal-film-10_mid

Nel contesto della Berlino dei nostri giorni, capitale europea della cultura “elettronica” e delle notti a base di techno ed electro-house, tra nightclub e viaggi a base di droghe sintetiche, la vita di Dj Ickarus sembra in una fase di stallo, il suo equilibrio pare sul punto di crollare, ossessionato dall’idea di portar a termine il suo ultimo album, unica via per rimediare ai debiti e a quella carenza di serenità indotta dai ritmi frenetici della vita notturna.Sarà una pasticca sbagliata, presa alla fine d’un concerto, a fargli iniziare quella drammatica odissea dalla quale riuscirà ad uscire solo dopo aver rischiato di perder tutto.

Paul Kalbrenner mette a disposizione il suo corpo – la misurata rotondità del suo volto e il procedere vagabondo e legnoso dei suoi passi – per raccontare e ri-vivere la sua stessa storia, quella di un figlio di un pastore protestante e di una madre che l’ha lasciato orfano già in adolescenza, quella di uno spirito troppo irrequieto per studiare, e modellato piuttosto dalla musica da dancefloor, dagli stati alterati della droga, dalla passione per il calcio (o forse solo per le t-shirt delle squadre di calcio), nella difficoltà, superata solo con il successo, di smarcarsi dall’accusa, e dal senso di colpa conseguente, d’esser indicato come un immaturo e mai cresciuto “Peter Pan”.

Berlin Calling, indubbiamente costruito intorno alla soundtrack dello stesso  è dotato di un plot che si muove abilmente, ma forse troppo linearmente e senza variazioni, a partire da quella griglia di partenza d’ogni narrazione, ovvero la parabola bel oliata del “viaggio dell’eroe”, che solo superando varie prove (le tentazioni: tradimento amoroso, droga, solitudine; gli antagonisti: sé stesso, la dottoressa, la produttrice) e una fase traumatica (la rottura di un circolo vizioso e ripetitivo), può poi raggiunger, grazie al supporto degli aiutanti (la ragazza, la famiglia), l’oggetto della ricerca (il nuovo disco e l’equilibrio interiore) e l’accesso ad un orizzonte inesplorato (l’aereo in partenza verso l’ignoto).

Salvatore Insana