Nell’ultima giornata del 42º Fantafestival, la sezione cortometraggi, che erano visionabili gratutitamente su Festhometv, ha ospitato quattro opere d’animazione.
Brevissimi short movie – meno di 10 minuti l’uno – che hanno confermato la vivacità dell’animazione mondiale.
Fantafestival 2022
In serata, al Cinema Aquila di Roma, che ha ospitato anche quest’anno il Fantafestival, sono stati consegnati i premi ai migliori cortometraggi, di produzione italiana ed estera.
Miglior corto italiano: Pluto di Ivan Saudelli
Miglior corto internazionale: La inquilina di Lucas Paulino Ángel Torres
Clair de lune (Italia, 2022)
Regia: Fabio Bozzetto e Diego Zucchi
In una foresta in fase di abbattimento, strani esseri rimangono incantati dalla bellezza della luna.
Piccolo gioiello animato partorito dall’Italia. Non a caso, il supervisore creativo è Bruno Bozzetto, una delle eccellenze nostrane. Completamente senza dialoghi, e commentato soltanto dalla Sonata al chiaro di luna di Beethoven, questo cortometraggio notturno è un inno alla natura e alla sua bellezza. Clair de lune ha un raffinato tratto animato, ma allo stesso tempo è leggiadro come una breve poesia di pochi semplici versi. Un’opera degna dei capitoli del cartoon Fantasia (1940) di Walt Disney.
Loop (Spagna, 2021)
Regia: Pablo Polledri
In una metropoli, costruita intorno al simbolo infinito, tutti i cittadini ripetono quotidianamente le stesse azioni. Ma a un certo punto una coppia…
Altra preziosità animata offerta dal Fantafestival. Pablo Polledri sintetizza con l’animazione una società distopica del presente. Anch’esso senza dialoghi, e ritmato soltanto dai suoni/rumori delle azioni dei cittadini, è un cortometraggio degno della visionarietà di George Orwell o Terry Gilliam. Il tratto dell’animazione è semplice, con personaggi stilizzati.
Experience the World – The Train (USA, 2022)
Regia: Duro Howard Jr.
Un ragazzo confessa al pubblico le pessime esperienze che ha vissuto e subito sui vagoni del treno.
Simpatico cortometraggio in cui molti pendolari, di tutte le parti del mondo, potranno identificarsi nelle sventure del personaggio. Quest’opera andrebbe quasi considerata come un diario animato, poiché tutto il parlato è la voce fuori campo del giovane protagonista. Dal tratto semi fumettistico, quest’opera, come scritto poco sopra, è soprattutto gradevole.
Self-Actualization of the Werewolf Woman (Canada, 2021)
Regia: Conall Pendergast
Un lupo mannaro pensa di aver capito la sua vita fino a quando un incontro casuale a tarda notte gli fa cambiare idea.
Con una lontana citazione di Un lupo mannaro americano a Londra (An American Werewolf in London, 1981) di John Landis, un cortometraggio dal tratto animato debitore dei fumetti underground. Un bianco e nero molto marcato per confezionare questa ironica storia dark che vede per protagonista una tranquilla donna che si trasforma in lupo mannaro. Il corto è tutto giocato sul parlato: prima con la voce fuori campo della protagonista, e poi con lo scambio di battute con l’altro essere delle tenebre. Short movie piacevole.