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In Sala

‘Firestarter’ Stephen King rifatto dalla Blumhouse

Per la seconda volta l'omonimo romanzo di Stephen King è adattato al cinema, e anche questa volta non convince.

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Firestarter

In attesa della miniserie televisiva Later, prodotta dalla Blumhouse e tratta dall’omonimo romanzo sul soprannaturale di Stephen King, pubblicato nel 2021, ecco Firestarter (2022) di Keith Thomas, prima “collaborazione” tra la Blumhouse e King.

Il romanzo fu pubblicato nel 1980, e tradotto in Italia nel 1982 come L’incendiaria. Firestarter ebbe già un adattamento cinematografico con Fenomeni paranormali incontrollabili (Firestarter, 1984) di Mark L. Lester e con la piccola Drew Barrymore, ma non fu ben accolto da critica e pubblico.

Questa seconda rielaborazione, filtrata dallo sceneggiatore Scott Teems, non si discosta molto, qualitativamente, dalla prima, e anch’essa si affianca agli altri deludenti  rifacimenti cinematografici dei romanzi di King: il dittico It (2017-2019) di Andy Muschietti e Pet Sematary (2019) di Kevin Kölsch e Dennis Widmyer; oltre al sequel Doctor Sleep (2019) di Mike Flanagan.

Firestarter

Firestarter, la trama

Charlie (Ryan Kiera Armstrong) è una bambina con poteri incendiari, che erompono soprattutto quando lei è arrabbiata o quando ha paura. Nonostante i genitori, Andy (Zac Efron) e Vicky (Sydney Lemmon), abbiano insegnato a Charlie a controllare il suo potere, un’agenzia federale ne è a conoscenza e vuole usarla a proprio favore. Per questo, la famiglia è spesso  in fuga.

Quando Charlie compie 11 anni, il suo potere cresce e quel fuoco sembra più difficile da controllare, tanto da causare un incidente che rivela alla misteriosa agenzia la posizione della famiglia. È così che un agente (Michael Greyeyes) si mette subito in viaggio per rintracciarla  e catturare Charlie.

Firestarter

Stephen King e il cinema

Scorrendo la lista stilata su IMDB, i film tratti dai romanzi o dai racconti di Stephen King sarebbero oltre trecento: vengono conteggiati anche i – probabili – futuri progetti in cantiere. Una cifra stratosferica, ma questa enorme quantità non è sempre sinonimo di qualità.

Bisogna anche sottolineare che lo scrittore di Portland non sempre ha partorito capolavori, ma anche opere mediocri (benché al loro interno si possono rinvenire dei guizzi inventivi).

Andando a scandagliare bene, poche trasposizioni sono veramente buone e, anzi, superano gli scritti di King: Carrie – Lo sguardo di Satana (Carrie, 1976) di Brian De Palma, Shining (The Shining, 1980) di Stanley Kubrick, La zona morta (The Dead Zone, 1983) di David Cronenberg; Stand By Me – Ricordo di un’estate (Stand By Me, 1986) di Rob Reiner, Misery non deve morire (Misery, 1990) di Reiner.

Ci sono poi alcune trasposizioni con poco nerbo ma efficaci, come ad esempio Creepshow (1982) di George A. Romero o Christine – La macchina infernale (Christine, 1983) di John Carpenter, mentre tutti i restanti adattamenti si assestano sulla mediocrità. Trasposizioni che cercano soltanto di bissare cinematograficamente il successo editoriale di King.

Fenomeni paranormali incontrollabili ne è un chiaro esempio, proprio perché fa parte di quella sfornata di pellicole (1983-1986) prodotte in corsa sull’abbrivio dei recenti successi dei film di De Palma, Kubrick e Cronenberg.

Non importa il regista, lo sceneggiatore o il testo da cui è tratto il film; l’unica cosa fondamentale è che il nome di Stephen King sia bene in vista sul cartellone.

Il film di Lester, che inizialmente doveva essere diretto da Carpenter, mette semplicemente in scena, sfoltendo il denso romanzo, quanto aveva immaginato lo scrittore, aggiungendovi l’infante Drew Barrymore, resa famosa nella precedente favola E.T. l’extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial, 1982) di Steven Spielberg,  qualche scena alla Rambo (la caccia nel bosco) e gli effetti speciali per dare corpo a quei fenomeni paranormali incontrollabili.

Firestarter

Ryan Kiera Armstrong as Charlie in Firestarter, directed by Keith Thomas.

Firestarter versione 2022

I giudizi critici sul romanzo non sono del tutto concordi. C’è chi ritiene che questo sesto romanzo partorito da King sia il primo segnale di quel cedimento creativo-visionario che lo accompagnerà per molti anni, e chi invece lo ritiene tra i migliori, probabilmente perché avvicinabile, tramite le facoltà incendiarie, ai particolari poteri di Carrie e Danny (oltre a Johnny Smith de La zona morta).

Il confronto tra la versione di Keith Thomas e quella di Mark L. Lester si risolve in un pareggio, perché ambedue fanno una trasposizione tendente all’action del romanzo di King, lasciando in superficie i dilemmi esistenziali della piccola Charlie.

E se da un lato la versione 2022 può far leva su effetti speciali più infuocati (nei limiti del budget), dall’altra è inferiore poiché la protagonista Ryan Kiera Amstrong è molto meno graffiante della ex dolce bambina Barrymore.

L’unico elemento che funziona veramente è la colonna sonora composta da John Carpenter. Un sound insinuante e teso, che dà un tocco vintage alla pellicola. E in un certo qual modo chiude il cerchio, poiché Carpenter doveva essere il regista della prima trasposizione.

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Firestarter

  • Anno: 2022
  • Durata: 94 minuti
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Regia: Keith Thomas
  • Data di uscita: 12-May-2022