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‘Bangla la serie’ presentata al Torino Film Festival

Il film David di Donatello per miglior regista esordiente è diventato ora una serie, composta da otto episodi. Prossimamente su Rai Play

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bangla la serie

In anteprima al Torino Film Festival nella sezione Fuori Concorso sono stati presentati i primi due episodi di Bangla – La serie diretta da Emanuele Scaringi e Phaim Bhuiyan prodotta da Fandango in collaborazione con Rai Fiction.

Un’educazione sentimentale che prosegue le avventure del protagonista del film Bangla del 2019, miglior commedia ai Nastri d’Argento 2019 e migliore esordio ai David di Donatello 2020 per Phaim Bhuiyan.

La trama di Bangla

Phaim è un ragazzo italiano di seconda generazione di origini bengalesi, musulmano praticante. Vive con la famiglia nel quartiere di Torpignattara, periferia multietnica di Roma, ha un gruppo musicale fondato coi suoi migliori amici, anche loro italiani di seconda generazione, e una fidanzata, Asia (Carlotta Antonelli), che è il suo esatto opposto. Asia viene da Roma nord, è senza regole e ha una famiglia bislacca e di ampie vedute. Riuscirà Phaim a vivere l’amore per Asia e insieme rispettare la regola più rigida dell’Islam, ovvero la castità prima del matrimonio?

Dichiarazioni

Bangla – La serie è diretta dallo stesso Bhuiyan e da Emanuele Scaringi  con un soggetto firmato da Vanessa Picciarelli, Bhuiyan e Scaringi sceneggiature scritte da Picciarelli e Scaringi assieme a Dario D’Amato, Giulia Gianni e Giulio Carrieri.
“In realtà l’idea originale di Bangla era stata proprio quella di farne una serie, poi per questioni produttive è venuto prima il film, realizzato in fretta, in piccolo, un po’ cotto e mangiato. Alla serie abbiamo cominciato a lavorare quasi subito dopo aver finito il film, e siamo stati molti contenti di poter tornare a quel mondo e a quei personaggi, per poter dare loro più spazio, per poter andare un po’ più in profondità. E siamo stati felicissimi che tutti i protagonisti del film abbiano accettato di tornare nella serie, anche nei casi in cui i loro ruoli si erano ridimensionati invece di crescere.
 Bangla – la serie richiama un accostamento con Strappare lungo i bordi di Zerocalcare. Scaringi era stato infatti il regista di La profezia dell’armadillo, il film tratto dal fumetto di Zerocalcare.

Quella che viene raccontata è infatti una periferia universale. I quartieri  della working class mancata. Quartieri popolati da ragazzi che sono figli di immigrati italiani e non che a Roma erano venuti in cerca di lavoro.”

Rai Cinema al 33° Film Festival di Torino

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